LE NUOVE FRONTIERE DELLA GIOVINEZZA FEMMINILE-PROF.RE ANTONIO LERA
RUOLO DELLA PSICOLOGIA RIGUARDO I TRATTAMENTI DI RINGIOVANIMENTO VAGINALE
Redazione-La ginnastica per il pavimento pelvico riconduce alla voglia di giovinezza e riguarda anche la sfera intima, per questo è importante allenare e rendere forte il pavimento pelvico, rafforzando i muscoli intorno alla vagina, attraverso esercizi che possono migliorare il tono muscolare e la sensibilità durante il rapporto sessuale, oltre che ridurre i casi di vulvodinia. Seduto o steso, il soggetto si mette comodo con le ginocchia leggermente divaricate e poi tende i muscoli del pavimento pelvico come ad evitare l’emissione d’urina, senza stringere la bocca dello stomaco, o contrarre i muscoli glutei o della coscia durante l’esercizio che consiste nel fare alcune contrazioni lente, mantenendole per pochi secondi, con a seguire alcune contrazioni veloci, ripetendo tale sequenza 2-3 volte al giorno. La riabilitazione della muscolatura del pavimento pelvico può essere fatta con o senza l’ausilio di biofeedback. Una volta che il soggetto ha imparato a fare gli esercizi, è necessario mantenere una disciplina di lavoro nel tempo per mantenere l’efficacia del trattamento. A volte però non basta la riabilitazione, prima fase di trattamento e per compensare i sintomi, senza utilizzare tecniche chirurgiche, le terapie laser recentemente vengono utilizzate per il ringiovanimento vaginale e la correzione di prolassi lievi genitali. Molte donne (15%) ricorrono ad interventi di chirurgia genitale, nonostante vi siano dei seri rischi di ustioni, cicatrici e dolore ricorrente a seguito di interventi di ringiovanimento vaginale qualora vengano eseguiti presso centri non idonei. La sempre più richiesta labioplastica, non è un intervento chirurgico in senso stretto ma una tecnica che si effettua ambulatorialmente in tempi rapidi, con il laser o la radiofrequenza e serve a correggere asimmetrie o eccessi di pelle nelle piccole labbra vaginali. Tuttavia occorre precisare che questi dispositivi laser e a radiofrequenza sono approvati solo per la distruzione delle cellule precancerose del tessuto cervicale o vaginale, o delle verruche genitali, ma non sono ancora approvati per le cosiddette terapie di ringiovanimento, nonostante siano molte le aziende che pubblicizzano i loro dispositivi come in grado di contrastare i sintomi legati alla menopausa, all’incontinenza urinaria ed alle disfunzioni sessuali. L’aumentato interesse per la salute delle donne ed il loro benessere sessuale, ha moltiplicato infatti nel tempo le iniziative educative e terapeutiche e gli interventi di ringiovanimento più richiesti sono: LABIOPLASTICA, CORREZIONE DELLE ASIMMETRIE DI PICCOLE E GRANDI LABBRA, RIMODELLAMENTO DEL MONTE DI VENERE. Il metodo di ringiovanimento vaginale senza intervento chirurgico, oggi sempre più richiesto, viene eseguito attraverso la tecnologia laser, un’alternativa veloce, indolore e meno costosa rispetto alla chirurgia tradizionale. Per tale procedura è importante rivolgersi però a degli specialisti urologi e/o ginecologi esperti, evitando al massimo i rischi che si evidenziano soprattutto quando si utilizzano apparecchiature non idonee di dolore persistente da infiammazione cronica, cicatrici ritraenti, ustioni. Il laser quando usato da esperti del settore, può produrre un controllato e preciso ritensionamento tissutale. L’energia laser viene depositata lungo la parete vaginale senza danneggiarla e riscalda il tessuto, stimolando la formazione di nuovo collagene nella fascia endopelvica. Radiofrequenza o altri EBD (energy based device)
hanno prevalentemente indicazioni nel miglioramento del trofismo dei tessuti endovaginali e divengono elettivi nelle donne oltre i 50 anni che vogliono ottenere il ringiovanimento interno della vagina. Tale ringiovanimento può migliorare non solo l’aspetto ma anche l’elasticità dei genitali femminili ed assume un’importanza anche da un punto di vista psicologico perché il problema, particolarmente condizionante, riguarda moltissime donne che lo vivono con pudore, anche se apparentemente aperte ed emancipate. Appaiono rassicuranti infine in chiave di risultati ottenibili, il LIPOFILLING DELLE GRANDI LABBRA e la NINFOMEIOSI DELLE PICCOLE LABBRA, sia per le donne mature laddove la richiesta di aiuto si estende pure al ringiovanimento esterno dell’organo genitale, soprattutto per l’atrofia delle grandi labbra con contestuale ipertrofia delle piccole labbra, sia per le donne giovani di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che manifestano richieste crescenti di questi tipi di interventi per una ipertrofia delle piccole labbra. La CARBOSSITERAPIA, mediante ossigenazione della mucosa zona trattata della mucosa vaginale e della pelle circostante, attraverso un effetto idratante e ricompattante dona un aspetto giovane e tonico all’organo genitale. Nei casi con disturbi funzionali e perdite d’urina, il trattamento laser può consentire in modo risolutivo a quelle donne con deterioramento del canale vaginale e perdita del normale tono vaginale (in seguito a trattamenti ormonali, menopausa o parti), o con indebolimento dei muscoli che sostengono la zona pelvica (area del pavimento pelvico e vescicale) una migliore qualità di vita, senza più manifestare perdita d’urina. Per concludere, il trattamento laser elettivo per le donne di età superiore ai 45 anni (poiché l’apparato genitale femminile inizia a modificarsi per la carenza degli estrogeni che progressivamente vanno riducendosi fino a scomparire), viene anche consigliato alle giovani donne (28-35 anni) da poco divenute madri, che hanno perso il tono del pavimento pelvico. L’attività sessuale può essere ripresa già dopo una settimana dopo il trattamento. Prima del trattamento laser, procedura indolore e rapida (circa 30-50 minuti) è necessaria l’applicazione d’una crema anestetica, con tempi di recupero minimi ed immediata ripresa dopo il trattamento delle normali attività. Tra i fattori psicologici determinanti quando si decide di ricorrere a tali trattamenti vi sono l’importanza del piacersi e l’autostima, che divengono più marcati nell’Aging della donna. L’AGING (invecchiamento somma di tutte le modificazioni biologiche e psicologiche che accompagnano ciascun individuo lungo il cammino della sua vita) è un fenomeno naturale che inizia già dopo i 35 anni e si manifesta come complessità di processi che porteranno a riduzione progressiva della riserva funzionale. La donna, biologicamente invecchia prima dell’uomo, sentendosi a rischio già dopo i 40 anni, inizia precocemente ad intervenire per rallentare i primi segnali del processo di invecchiamento ed evitare quello cui si assiste nel tempo: progressiva atrofia, secchezza, perdita di elasticità e fragilità generale della pelle; a ciò corrisponde a livello genitale: rarefazione dei peli pubici, riduzione della pigmentazione del contorno vulvare ed atrofia delle piccole labbra, secchezza vaginale, calo del desiderio dispareunia e a livello della vulva, atrofia, prurito intenso. Da qui l’aumentata richiesta di procedure di ringiovanimento genitale, anche se in genere funzionalità ed estetica dei genitali non sono presi in giusta considerazione per le difficoltà della donna a parlarne.
Durante l’invecchiamento l’identità sessuale della donna può subire periodi di crisi, perché mentre l’adolescenza e la maternità hanno un significato evolutivo e creativo, l’Aging è caratterizzato da vissuti ed elementi di perdita, per profondi mutamenti corporei, ormonali e di ruolo, per cui diviene naturale che una donna provi tristezza associata a sensazioni di perdita progressiva e manifesti una vulnerabilità psicologica sia associata alla perdita della giovinezza e della fertilità che alle alterazioni ormonali che insieme contribuiscono negativamente sulla regolazione dell’umore, laddove gli aspetti psicoemozionali si intrecciano continuamente verso un clima bioenergetico in grado di sviluppare sintomi. Appare dunque fuor d’ogni dubbio che al di là dei trattamenti farmacologici o chirurgici la medicina estetica possa rappresentare un valido ausilio per migliorare il benessere generale oltre che quello genitale non meno importante. Quindi la scelta, discussa insieme al medico, sarà sempre individuale e diversificata da donna a donna, al fine di cercare l’equilibrio terapeutico corretto per le esigenze della singola persona, volta sia a risolvere problemi, cancellare pregiudizi e paure ed insieme superare quegli stereotipi culturali per cui la donna deve apparire sempre nell’accezione di perfezione estetico-relazionale che sta anche alla base della maggior parte delle chiavi edonistiche del vivere e della cultura dell’apparire. IL TRATTAMENTO DI RINGIOVANIMENTO VAGINALE potrebbe corrispondere a questa particolare esigenza attuale del sentirsi ancora GIOVANE DENTRO. D’altra parte, la CANDIDATA IDEALE deve presentare una situazione di non psicopatologia evidente, d’insoddisfazione per un problema specifico, con aspettative realistiche e la giusta motivazione, poiché la corretta selezione dei soggetti è importante anche per i risultati, dal momento che la scelta di sottoporsi a trattamenti estetici è spesso della paziente e non del medico che tuttavia è sempre focale nel gestire e riconoscere la complessità delle relazioni tra psicologia e trattamenti estetici, al punto che anche solo un trattamento di ringiovanimento vaginale dovrebbe essere preceduto da un’attenta valutazione delle condizioni psicologiche ed assumere lo psicologo un ruolo significativo accanto al medico.