LA PREVENZIONE DEL BENESSERE VISIVO
Redazione-Le continue evoluzioni scientifiche in campo visivo richiamano ad un’importante concetto della salute e del benessere visivo attraverso la prevenzione.
Gli Ottici forniscono questo importante servizio: Il controllo gratuito della vista.
Esistono numerose forme di problematiche visive nell’infanzia e nell’adolescenza che fanno registrare alcune alterazioni provocandone seri disturbi psicomotori, che non vanno assolutamente sottovalutati. A tal fine, risulta molto importante non tanto curare le alterazioni visive, quanto garantire al nostro visus l’importantissima funzione di prevenire fenomeni di disagio. Questa garanzia, viene fornita in primis dal genitore che deve compiere un’attenta osservazione della prole non sottovalutando ad es: occhi arrossati, secrezione, fastidio a sorgenti luminose, lacrimazione, sguardo assente, eccessiva vicinanza a sussidi didattici ( libri-quaderni ecc.) durante la lettura/scrittura, tik, ecc.
Le osservazione attive portano il genitore ad individuare un disagio con risoluzioni adeguate, nella considerazione di un intervento tempestivo che tende, quindi, a prevenire ulteriori danni.
Altro canale di comunicazione è rappresentato dalla scuola.
In questa importante agenzia, possono essere compiute costanti attenzioni da parte dei docenti stessi, i quali rilevano attraverso osservazioni significative particolarità che a volte sfuggono in famiglia.
In ambito scolastico, risulta possibile l’attivazione di percorsi preventivi con controlli del visus dei vari studenti.
Scuola, famiglia, servizi del profit e del non profit, possono in forza di una significativa sinergia e integrazione, operare nell’interesse dei minori ad evitare fenomeni di rischio, nello specifico attraverso la prevenzione.
Si tratta di una prevenzione in rete, anche con gli Ottici del territorio che offrono la propria professionalità “ad sum” con altre professionalità.
Nello specifico, il benessere visivo, risulta avere un posto predominante nella vita bio-psichica delle persone. L’educazione alla visione risulta,perciò, un importante ambito nella proiezione del benessere fisico,psichico e sociale.
Nella promozione dei bisogni del cittadino,è necessario ( da parte di tutte le unità operative del profit/non profit), sapere chi siamo e dove stiamo andando nel monitoraggio e la prevenzione, per considerare la persona nella sua totalità e nelle sue capacità di autogestione efficace, intesa come risorsa.
Si tratta di una capacità che non può non partire dalla volontà di creare sinergie.
Nell’affrontare tematiche in rete, quale procedura informativa/formativa, si pone anche il settore dell’ottica, aderendo quale lembo operativo, in una costante attenzione dell’età evolutiva per la salute del benessere visivo.
L’ottico-optometrista è “l’operatore sanitario che esegue con autonomia professionale, l’esame soggettivo ed oggettivo, delle deficienze puramente ottiche della vista mediante attività dirette all’individuazione prevenzione ed educazione, correzione e compensazione dei difetti ottico-refrattivi della vista, prescrivendo occhiali, lenti a contatto, correttive ed estetiche, ausili visivi per ipovedenti nonché ulteriori futuri ausili ottici”. Ne consegue dal mansionario che l’Ottico-optometrista “ in nessun caso, svolge attività dirette all’accertamento di malattie, all’effettuazione di diagnosi e alla elaborazione ed esecuzione di terapie in caso di condizioni patologiche. (che sono di competenza dello specialista Oculista). Svolge la sua attività autonomamente o in collaborazione anche con professionisti di altre aree sanitarie. Esercita la sua attività professionale in regime di dipendenza o libero professionista sia in strutture sanitarie pubbliche o private sia all’interno di strutture convenzionate, sia all’interno di strutture imprenditoriali”.
Posso concludere sostenendo che le esigenze degli utenti, diventano la prima regola che si propone di rispettare un comunicazione socio-sanitaria funzionale. L’obiettivo è dunque quello di possedere una struttura professionale più flessibile possibile, tale da essere in grado di fornire risposte mirate, capaci di evitare la standardizzazione.