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LA DIPENDENZA PATOLOGICA E’ UNA SEQUELA DI AUTOMATISMI?-DOTT.SSA ANTONELLA FORTUNA

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Redazione-Il consumo è sensibile al prezzo, al contesto, varia a secondo della tolleranza, aumenta con lo stress e la depressione ed è una malattia che cessa spontaneamente con andamento recidivante.

Allora perche’ chi si cura dice di usare contro la propria volonta’?

Sembra che il dipendente viva l’ ACRASIA Aristotelica nel volersi liberare ma continuando ad usare.

Quasi a voler preferire ricompense PROSSIME e piu’ ELEVATE.

Negli anni 80 si tentò di ottenere l’astinenza (cocaina) con piccoli premi in denaro attraverso voucher per cinema o piscina.

Era il tentativo di sviluppare ALTERNATIVE ai COMPORTAMENTI STEREOTIPATI.

E’ la strategia della RISTRUTTURAZIONE COMPORTAMENTALE.

Quello che accade nel cervello quando si usa è la COMPETIZIONE dei sistemi.

  1. PROFONDO ( per la sopravvivenza) in cui avviene il rilascio di dopamina con l’azione immediata ed il piacere subitaneo.
  2. CORTECCIA PRE-FRONTALE ; spegne l’attività impulsiva attraverso l’apprendimento ed i valori, frenando la compulsione all’azione attraverso la ponderazione.

QUALI IPOTESI ?

Un METODO potrebbe essere quello di AUMENTARE le alternative di scelta, trasformando gli oggetti EMOTIVI in COGNITIVI ed uscendo fuori dalla parte arcaica della mente RAZIONALIZZANDO.

L’AUTOCONTROLLO si allena e si potenzia.

Ma  il nostro e’ il tempo del GODIMENTO MORTALE in cui scompare il SIMBOLICO.

Il nostro è il tempo della MENZOGNA antropologica:

  • Tutto è possibile ( non c’è limite, perdita, mancanza)
  • Iperindividualismo (senza storia di ieri e domani) con l’evitamento del legame con l’altro.

Nella dipendenza è possibile fare a meno dell’altro (esco dal mondo) perché l’unica illusione è il rapporto con la sostanza.

Il godimento è senza soddisfazione , è abbuffare, non avere rapporto con il desiderio ( non si crea perché il soddisfacimento è immediato e compulsivo). La dipendenza avviene nell’adolescenza e sempre sulle ceneri di un cattivo rapporto con l’altro.

E I RAGAZZI?

Dall’analisi dei consumatori che frequentano le feste RAVE risultano poche differenze di genere ed una tipologia di consumo trasversale.

Nei piu’ giovani si consuma IN BASE A CIO’ CHE SI TROVA e se esiste qualcosa che fa stare meglio, si prova.

Da una indagine sulle aspettative risulta che

30% va al rave per la musica

17% va per la gente

8% va per evadere

2% va per le sostanze.

La fascia a rischio è quella dei 16-19 anni, mentre dopo i 24 anni i consumi si stabilizzano e c’è una maggiore scelta.

Le politiche si muovono male in quanto o criminalizzano o normalizzano.

Bisogna tener conto:

  • Che il consumo puo’ essere un percorso di crescita
  • Il consumo ha delle fasi
  • I servizi sono percepiti dai ragazzi come problema e non come risorsa

Gli approcci dovrebbero orientare la ricerca verso una filiera di servizi con processi di accompagnamento personalizzato.

E POI C’E’ IL DOLORE…QUELLO FISICO E QUELLO ESISTENZIALE

Ci sono le nuove droghe dei mercati mobili che vengono introdotte molto velocemente.

Ci sono delle overdose da farmaci di prescrizione (oppioidi) che stanno creando nuove dipendenze.

C’è un aumento…

  • Dell’attenzione al dolore
  • Della disponibilità di analgesici
  • Dell’abuso.

Ci sono abusatori.

  • Anziani
  • Tossicomani
  • Comorbilità

I farmaci possono sollevare dal dolore, dalla sofferenza e dalla miseria esistenziale.

I farmaci abusati ( petidina, contramal,oxycolone)

Il metadone su tutti gli oppioidi è quello piu’ efficace nei dolori neuropatici.

Tra le nuove dipendenze si annovera quella da antidolorifici ; per silenziare il malessere, procrastinare il disfacimento, evitare di contattare il limite.

Il farmaco che seda e cancella che dimentica le memorie del dolore e diventa un propulsore avvenieristico in un copione di vita senza eta’ e senza storia,

senza malattia ne esperienza.

 

 

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