INTERVISTA A GIANLUIGI PARAGONE SU QUESTIONI POLITICO-ECONOMICHE
Redazione- Ancora una volta, la Dott.ssa Marta Travaglini, con la sua solita abilità e dialettica, ci fa conoscere la complessità del mondo reale attraverso interviste a noti personaggi:
<<-Quale sarebbe, secondo lei, il ruolo che lo Stato dovrebbe ricoprire all’interno di un sistema economico globalizzato?
‘’Quello dello Stato (ride, ndr). Noi oggi abbiamo una sfida tra lo Stato, che conosciamo nella sua identità e che riconosciamo nella sua carta fondamentale che è la Costituzione che, nel contesto globale, deve fare i conti con un meta-stato che può essere l’Unione Europea, può essere lo Stato delle piattaforme social, lo Stato Facebook che, di fatto, ha sostituito i cittadini con gli utenti, con i consumatori. E’ l’effetto distorto di una globalizzazione che, come tutti i grandi progetti e processi, viene venduta come funzione per superare le diseguaglianze ma che, invece, aumenta le diseguaglianze stesse.
Il governo sta spingendo all’uso dei pagamenti elettronici, cercando di abbandonare l’uso del contante abbassando, in futuro, la soglia per l’uso di quest’ultimo da 3.000 a 2.000 euro.Quali sarebbero i possibili rischi economici di questa scelta?
‘’E’ una delle tante scelte illiberali compiute in nome di battaglie vendute come giuste. Si dice che bisogna superare il contante per fare la lotta all’evasione fiscale. Forse, costoro non sanno che il grosso dell’evasione fiscale viene fatta a norma di legge attraverso l’illusione fiscale che è composta di grandi processi di transazioni finanziarie. Il denaro è sinonimo di libertà. Se qualcuno pensa che con il denaro io possa fare o commettere reati me lo deve dimostrare ma, in sé, il denaro-contante non è un frutto avvelenato. Io mi tengo stretto il mio contante e vorrei continuare ad essere libero di utilizzarlo piuttosto che utilizzare le carte di credito o altre forme di pagamento, altrimenti finisce che i pochi grossi cartelli che hanno in mano le carte di credito (che poi sono carte di debito) dettano delle norme a svantaggio sia del consumatore che del cittadino.
Che ruolo dovrebbe assumere oggi, in relazione ai paesi membri, la Banca Centrale Europea?
Le banche centrali hanno un ruolo importante soprattutto nei momenti di crisi perché stampano moneta e non creano debito pubblico. Si chiama monetizzazione del debito. Esse si fanno carico delle spese che una comunità deve affrontare, quella comunità è protetta dallo Stato e uno degli strumenti dello stato è proprio la Banca Centrale che utilizza la leva monetaria per fare il bene dei cittadini, per ridurre le diseguaglianze. Le banche centrali oggi stanno stampando moneta: la creano dal nulla e la generano in funzione del benessere dei cittadini. Diverso è il contesto finanziario entro il quale si muove la BCE, centrale soltanto nominalmente ma nei fatti non ha nulla di banca centrale.
Platone in ‘’La Repubblica’’ descrive il politico (reggitore-governante) come un uomo dotato di un’anima razionale e dalla virtù della sapienza. Quali virtù mancano alla classe politica attuale?
L’incapacità di essere classe politica. Si sostituisce diventando il ventriloquo del tecnicismo, del burocrate o delle élite. La classe politica è tale quando si assume il coraggio di grandi sfide. Ecco, il coraggio è sicuramente una virtù che manca a questa classe politica.Quando io sento dire che una cosa non si può fare, beh, quello è l’opposto di una sfida politica. Oggi, infatti, i detentori dei grandi progetti non sono i politici ma sono le élite che si avvalgono dei tecnici sottoforma di burocrati.
Se in questo momento ricoprisse il ruolo di Ministro dell’Economia, quali sarebbero le sue prime scelte?
Sicuramente quella di andare a dire all’Unione Europea che non fa il bene della mia comunità di cittadini e quindi in tal caso, se l’Europa non mi serve, togliamo il disturbo. A quel punto riavvierei tuti i processi di sovranità monetaria che, specie in questo momento, servirebbero.
La sua ascesa in parlamento inizia tre anni fa con il Movimento 5 Stelle. Secondo lei, attualmente, il Movimento ha compreso quanto si sia discostato dai vecchi ideali e dalle loro prime battaglie? Una fra queste, quella di uscire dall’Euro.
Il Movimento sta mangiando se stesso, peggio di Crono che uccide i suoi figli. Lo fa perché non è politica, ha scelto la via più comoda. Il tradimento è duplice: intanto perché aveva generato il sogno di una riscossa e poi, perché, ha tradito il sogno stesso raffigurante la disarticolazione del sistema di potere. Il Movimento 5 Stelle (per questo lo definisco una fake) ha tradito completamente la battaglia anti-sistema che lo aveva caratterizzato. Quando la tua idea non è strutturata vuol dire che hai confuso il programma elettorale con la somma di varie suggestioni. Io avevo partecipato alla stesura di un programma che, se si andasse a rileggere, prevederebbe ben altro rispetto alla road map del Movimento di governo.
Si riferisce al recente voto di fiducia ad Ursula von der Leyen?
I tradimenti sono stati molteplici. Anche la conferma dell’imputato De Scalzi alla guida di Eni. Che, stando all’accusa della procura di Milano è imputato per la più grande tangente internazionale mai pagata da Eni. Laddove vi fosse una condanna in primo grado di questo manager, Eni che è una società partecipata dallo stato, si esporrebbe a delle intemperie.
’Il potere logora chi non ce l’ha’’. Forse, in questo caso, il potere ha logorato chi in questo momento ce l’ha e potrebbe agire in un certo modo?
Il Movimento 5 Stelle non l’ha neanche visto il potere, non sa nemmeno cosa sia. Il problema è proprio questo: Non sapendo cos’è, hanno confuso l’odore del potere con il potere stesso! Si sono traditi e lo hanno fatto per sentirne appena l’olezzo non accorgendosi di essere, a loro volta, schiavi di quell’odore e servi di quel sistema.
Tornando all’economia… cosa critica al sistema neo-liberista?
Il neo-liberismo è caratterizzato dal primato delle élite che trasformano tutti i soggetti in indebitati. Quando tu sei indebitato perdi progressivamente la tua libertà perché, ovviamente, devi rendere conto ad un creditore. Gli strumenti del credito sono sempre più malefici e tossici e, quindi, avviene il trionfo de paradigma neo-liberista