INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE USR MARCHE DONATELLA D’AMICO
Redazione- Nel cuore della canicola estiva, ecco arrivare una notizia fresca e rassicurante: il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha nominato la Dott.ssa Donatella D’Amico quale nuovo Direttore Generale per l’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche.
Nata ad Avezzano nel 1965 e divenuta Direttrice Didattica a soli 25 anni, giovanissima vincitrice del Concorso Nazionale del 1990, la Dott.ssa D’Amico ha svolto con passione ed impegno il proprio compito in molte Istituzioni scolastiche d’Italia. Infine giunge, nel giugno 2020 e dopo ben 30 anni da Dirigente Scolastico, a vincere interpello pubblico ed essere quindi nominata Direttore Generale dell’Ente per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte, con sede a Torino.
Ma, come recita un vecchio detto popolare, “il primo amore non si scorda mai”: così la Dott.ssa D’Amico, dopo tre anni intensi e pieni di grande responsabilità dirigenziale, di soddisfazioni, di eventi nazionali ed internazionali, lascia il Piemonte per “tornare” nel mondo della scuola come Direttore Generale dell’ USR Marche.
Abbiamo avuto la possibilità di intervistarla in un fortuito incontro presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, mentre si apprestava a firmare il prestigioso incarico, e con piacere riportiamo le sue parole ricche di calore ed entusiasmo verso il mondo della scuola.
Dott.ssa D’Amico, apprendiamo con felicità della sua nomina a Direttore Generale dell’USR MARCHE. Ci racconti come sta avvenendo questo suo “rientro” nel mondo della scuola e soprattutto perché torna al Ministero dell’Istruzione.
E’ un risultato che mi vede profondamente emozionata e felice. Dopo un periodo di ben tre anni, meravigliosi e davvero impegnativi nell’universo del diritto allo Studio Universitario, oggi posso vedere realizzato il mio sogno di dirigere un Ufficio Scolastico Regionale.
Questi tre anni vissuti a Torino sono stati ricchi di soddisfazioni ma anche di grandi responsabilità, infatti l’EDISU è un Ente che rivolge i suoi servizi a ben 160.000 studenti delle Università piemontesi con un bilancio, nel 2020, di circa € 60.000.000 e nel 2023 di circa € 110.000.000. Adesso penso che sia arrivato per me il momento giusto per portare questa esperienza nel mondo della scuola, dove ho costruito il mio percorso professionale proprio nella dirigenza scolastica, affiancato inoltre a molteplici esperienze come docente nel mondo universitario e partecipazione a commissioni ed incarichi istituiti dal Ministero dell’Istruzione. Inoltre continuerò a portare avanti una tradizione di famiglia: infatti sono figlia e nipote di insegnanti che hanno vissuto l’universo scolastico in prima linea, fin dal periodo del dopoguerra. Del resto, come potevo dimenticare il profumo ed i colori del primo giorno di scuola? Avrò un ruolo ed una funzione apicale, ma proprio per questo sarà ancora più emozionante ascoltare la prima campanella di inizio anno scolastico, accanto ad alunni e famiglie, docenti, personale ATA.
Dott.ssa D’Amico, nel suo curriculum, leggiamo di numerose esperienze internazionali svolte nella scuola con il Programma ERASMUS PLUS e poi, ancora di più, nel suo ruolo di Direttore Generale dell’Edisu Piemonte. Cosa porterà di queste esperienze nel suo nuovo incarico?
Certamente quando si può lavorare in contesti internazionali, il pensiero va oltre la siepe e ci “…sovvien l’eterno”, come direbbe il sublime poeta Giacomo Leopardi. Si conosce un universo in cui intrecciare relazioni, collaborazioni professionali, comparazioni, alleanze educative… Credetemi: la scuola italiana ha un ruolo esemplare, da valorizzare in ogni contesto. Sarà mio impegno chiedere la collaborazione ed il supporto da parte del mondo scolastico delle Marche, regione già virtuosa anche in questo, per sviluppare ancora di più lo spirito del viaggiatore, che ama scoprire e confrontarsi con altre culture, per approdare infine ad una dimensione cosmopolita, più forte ed aperta alle novità.
Lei, Dott.ssa D’Amico, rappresenta per la scuola, abruzzese e non solo, l’esempio di un percorso che partendo dalla prima linea della scuola, come docente, è passata alla dirigenza, alla gestione di un ente regionale e poi, dulcis in fundo, alla direzione regionale di un ufficio scolastico. Ci lasci delle suggestioni per chi volesse seguire le sue orme per una crescita professionale.
Riconosco che il mio percorso è stato abbastanza singolare, anche se impegnativo ed entusiasmante. Per propensione naturale, mi piace presentare le esperienze di vita professionale, soprattutto le più riuscite, come un percorso che ciascuno può intraprendere. L’impegno e lo studio, costanti ed intensi, rappresentano sicuramente la prima condizione da mettere in campo, e poi partire da un approccio curioso, che sa trasformare i momenti difficili in opportunità di crescita, senza aver mai paura del cambiamento. Avrebbe detto Seneca “la fortuna non esiste; esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”. Quali principi emergono dalla mia esperienza? Voglio sottolineare quelli che mi sembrano i più importanti, perchè utilissimi anche per i nostri alunni, oltre che per ciascuno di noi adulti: determinazione nell’impegno costante e continuo, apertura verso il confronto critico; attitudine al cambiamento e capacità nel lavoro di gruppo.
E’ un momento che si preannuncia molto complesso per il mondo della scuola. Solo per indicare alcuni segnali preoccupanti che già stanno girando nelle scuole: le preannunciate necessità di dimensionamento scolastico dal prossimo a.s.2024/2025 (chiusura di istituzioni scolastiche sottodimensionate) o le difficoltà che incontrano le segreterie scolastiche nel gestire progetti relativi ai fondi PNRR. Come pensa di porsi su tali problematiche nell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche?
Senza aver ancora conosciuto il territorio vi posso, per ora, rispondere che, a livello di indirizzo di politica scolastica, cercherò di contestualizzare le indicazioni del Ministero nei diversi ambiti delle Marche. Non dimentichiamo infatti che alcuni territori furono colpiti dallo sciame sismico, a partire dal 24 agosto 2016, per cui, rientrando nel cosiddetto “cratere sismico”, godono di particolari deroghe.
Comunque il dibattito sul dimensionamento scolastico è tuttora in corso, e si dovrà attendere un decreto che il Ministro Valditara dovrà emanare entro il 31 agosto 2023, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e previo accordo in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni. Il Ministro ha sempre precisato che l’obiettivo non è assolutamente la chiusura delle scuole, ma quello di eliminare le reggenze, affinché ogni dirigente gestisca una scuola. Del resto ben sappiamo che la scuola sta vivendo una progressiva diminuzione degli alunni, in parallelo con la generale diminuzione della popolazione italiana, che nel 2023 è inferiore a 59 milioni di persone.
Per quanto riguarda i fondi PNRR, ricordiamo che il mondo della scuola partecipa ad un Piano di interventi che prevede differenti riforme per sistema scolastico, inteso come cuore pulsante del nostro paese, pienamente in linea con la dimensione europea. Ovviamente si tratta di un impegno pluriennale, che dovrà basarsi su un’azione sinergica fra scuole, Ministero, USR, Enti Locali, Regioni, Enti del terzo settore e tutti gli attori che, di volta in volta, verranno coinvolti nei differenti progetti. Da sempre le Istituzioni Scolastiche hanno dato prova di saper rispondere a momenti di particolare emergenza, che ovviamente hanno visto in prima linea i Dirigenti Scolastici accanto alle loro Scuole (Organi Collegiali, Docenti, DSGA, Segreterie, Personale ATA). Proprio nel rispetto di ciò, mi prefiggo di garantire, nel territorio marchigiano, una grande attenzione verso la dotazione organica del personale delle segreterie, magari con particolari azioni di “rafforzo” nelle fasi maggiormente critiche della progettazione. La formazione tecnica del personale sarà un ulteriore impegno da condividere con le scuole, soprattutto sulla dimensione di co-progettazione e co-programmazione per la gestione dei fondi. Non ultimo, il mio impegno sarà volto ad avviare e/o rafforzare un sistema di supporto alle Scuole sui passaggi gestionali, amministrativi e di comunicazione informatica.
Dopo aver ascoltato le sue parole piene di entusiasmo e ricche di spunti di riflessione, la lasciamo ai suoi nuovi impegni, con la speranza di poter sempre contare sulla sua consulenza e collaborazione e le auguriamo i migliori successi.
Vi ringrazio e mi avvio verso la mia nuova avventura professionale con impegno, entusiasmo e curiosità.