ROMA, MANIFESTAZIONE COMUNISTA DEL 5 OTTOBRE
Redazione- Con il voto favorevole degli iscritti al Movimento Cinque Stelle la nascita del nuovo governo Conte, è ormai questione di ore. Il Movimento Cinque Stelle insieme con il Partito Democratico e ciò che resta della “sinistra” in Parlamento (Liberi e Uguali e Sinistra Italiana) si apprestano a formare il nuovo esecutivo nel segno della piena continuità con i precedenti. Cambia il colore ma il quadro resta uguale.
Non sarà un governo di svolta, ma un governo che proseguirà le politiche antipopolari in favore della finanza e delle grandi imprese. Un governo dei poteri forti, delle banche, dei mercati, dell’Unione Europea, della Confindustria con il sostegno esplicito degli Stati Uniti, della Nato, del Vaticano. Le manifestazioni di sostegno di tutti questi settori e la valutazione positiva espressi dai mercati non lasciano alcuna ombra di dubbio. Noi comunisti vogliamo da subito denunciare il carattere antipopolare di questo governo, invitando i lavoratori e non cadere nella trappola dei “governi amici” e non riporre false speranze in questo esecutivo.
Non sarà questo governo a fermare la crescita della Lega e della destra, i cui provvedimenti reazionari, repressivi e razzisti hanno giustamente destato sdegno e grande preoccupazione in ampi settori delle classi popolari. Chi crede che l’alternativa a una destra nazionalista possa essere il governo diretto dall’Unione Europea si illude e fa il gioco della destra. Proprio questo governo, fatto passare mediaticamente come governo “di sinistra”, sarà un nuovo e potentissimo sponsor della crescita della destra nel nostro Paese, che già oggi appare agli occhi distratti di molti, come l’unica alternativa possibile.
In questo quadro, dominato dalla finta alternativa tra nazionalisti e europeisti è dovere dei comunisti promuovere una forte opposizione politica al governo nascente e lavorare per la formazione di un vasto fronte sociale capace di unire i lavoratori e le classi popolari, le organizzazioni sindacali di classe e le forze politiche e di movimento. Un fronte di lotta che dimostri che l’unica vera alternativa possibile è quella in cui il potere è nelle mani dei lavoratori e delle classi popolari, che ha come presupposti l’uscita dell’Unione Europea e dalla Nato, e la rottura con le politiche e gli interessi capitalistici.
A tutto ciò aggiungiamo il grave provvedimento varato dal Parlamento europeo che ha prodotto la vile equiparazione del nazifascismo al comunismo. Una distorsione della verità storica, sostituita con falsità e menzogne, professata con spudorata ipocrisia dai promotori che, criminalizzando l’URSS e l’Armata Rossa, omettono in modo ipocrita il fatto che questo paese ha pagato il più alto tributo di sangue alla sconfitta del nazifascismo, insieme con i movimenti partigiani di tutto il continente, guidati e composti in maggioranza proprio dalle forze comuniste. Nessun cenno invece alle profonde corresponsabilità delle “democrazie liberali” nell’affermazione del fascismo, dell’aperto sostegno in chiave anticomunista che allora ricevettero i movimenti nazi-fascisti, ai numerosi accordi e patti tra i paesi occidentali e la Germania nazista, anche a danno della sovranità di stati oggi membri della UE. Nessun riferimento allo spudorato utilizzo di personalità apertamente legate ai regimi nazi-fascisti in chiave anticomunista da parte degli apparati politici e militati all’indomani della fine della guerra. In un momento di profonda crisi economica, con l’acuirsi dell’attacco ai diritti e alle condizioni di vita dei lavoratori e delle classi popolari, l’anticomunismo di Bruxelles risponde alla strategia delle classi dominanti, di indebolire ogni capacità di resistenza e riorganizzazione della lotta di classe. Il voto favorevole del gruppo dei socialisti e democratici, tra i cui banchi siedono anche i deputati del PD, dimostrerà ancora una volta agli occhi di tutti la reale natura di questo partito che mentre tenta di recuperare per fini elettorali il legame con la propria storia pregressa, vota in Europa le peggiori leggi anticomuniste proposte dai settori più retrivi e reazionari delle forze politiche europee. L’ennesima prova del reale carattere del PD e dell’irreversibilità totale della scelta di campo operata a partire dalla Bolognina e che la distinzione con le forze della destra reazionaria è solo una mera questione di formalismo e non di sostanza.
Combatteremo questa ennesima provocazione in ogni luogo di lavoro e specialmente tra le nuove generazioni, verso le quali la propaganda anticomunista mira a criminalizzare la più grande esperienza di liberazione dei popoli del mondo. Il capitalismo non è e non sarà mai l’unico orizzonte possibile di costruzione della società umana.
Per queste ragioni il Partito Comunista convoca una grande manifestazione in piazza a Roma, sabato 5 ottobre, in Piazza Santi Apostoli lanciando contestualmente un appello a tutte le forze sindacali e politiche che con noi condividono la necessità di costruire un’opposizione sociale a questo governo a partecipare e organizzare insieme a noi questa manifestazione.
Dunque, Sabato 5 ottobre dall’Abruzzo partiranno i nostri autobus alle ore 9,00 dal Terminal di Vasto con fermata in tutti i caselli autostradali. Coloro che vorranno unirsi alla grande manifestazione nazionale, potranno inviare una e-mail:
pcomunista-abruzzo@virgilio.it o contattarci al 346.00.55.512