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“IL MIO MESSAGGIO ALLA CAMPIONESSA PIEMONTESE DAISY OSAKUE….”

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Redazione-Da un nostro affezionatissimo lettore riceviamo ed integralmente pubblichiamo la seguente lettera aperta alla Campionessa Piemontese Daisy Osakue:<<Cara Daisy, Io avrei rinunciato ad andare agli Europei… Li avrei mandati da soli a conquistare le loro stupide medaglie e avrei deciso di non gareggiare più per loro, facendo leva sulla mia rilevanza pubblica…

Ti spiego perché…Spesso rispondiamo opponendo la narrazione individuale ad un problema che invece nasce da una carenza di pedagogia sociale profonda e persiste perché purtroppo consapevole della sua forza.Quei Ragazzi come ben dici non hanno offeso te in quanto te ma una comunità, l’intera società, il loro paese e i valori su cui ha scelto di fondarsi.

A mio modo di vedere, quando i politici di un paese si trovano sempre più spesso a proferire parole come “L’Italia non è un paese razzista”, “Esagera chi parla di  emergenza xenofobia” vuol, solo dire una cosa. Il problema è reale (secondo me vecchio quanto l’Italia) e stanno semplicemente cercando di edulcorarlo. Quindi, sono colpevoli anche loro dello stato in cui versiamo, e i veri responsabili sono i politici.Effettivamente 12 attacchi con connotati razziali in men che 90 giorni possono essere un segnale d’allarme ma vista da un’altra prospettiva è solo triste normale amministrazione tranne il fatto che in termini geopolitici il momento è propizio per parlarne…

Salvini… Lo dico a te, ma non solo. Se tu sostieni idee razziste e un governo razzista, sei puramente e semplicemente razzista. Le 2 cose vanno insieme. Il Buon Dottor Conte che si vanta dell’amicizia con Trump e insinua che dovremmo lasciare le nostre occupazioni quotidiane per frequentare Salvini in modo da renderci conto di quanto non è razzista sbaglia e secondo me nasconde il suo di marcio.Non abbiamo bisogno di sederci a giocar a briscola con un leader politico per capire quanto può essere umano. In realtà in quanto elettori, ce ne possiamo fregare.

Lui, nella Sua posizione, deve mandare dei segnali che ci riconciliano con l’idea de la sua perfetta fede in ciò in cui il passe si riconosce. Se ci sono dei dubbi da parte dell’elettore e lui palesa dei tentennamenti oppure si illustra in dichiarazioni ambigue o discutibili, allora è indifendibile. Il razzista che lui dice di non essere parla proprio del razzismo che internamente coltiva.Il problemi dei razzisti/fascisti è proprio questo: Ci invitano ad indugiare su quanto sono umani e giusti pensando di distrarci da ciò che ci ferisce.

Sì, sono umani come tutti gli altri ci mancherebbe altro. Si alzano la mattina, si lavano i denti (almeno spero), si vestono, accompagnano i bambini a scuola, vanno a lavorare, la sera cenano in famiglia. Il week-end, guardano il calcio e gli capita anche di fare l’amore…Solo che… In più di questo, sono razzisti.Lo sono perché il paese glielo permette e chiude gli occhi sulla stratificazione sociale/razziale.

Continuano ad esserlo perché la nostra prima reazione è di circoscrivere il problema al colpevole e non trattarlo coinvolgendo i responsabili. Siamo molto avvezzi a scioglierci in dichiarazioni spontanee del tipo: “L’Italia è il mio paese. Non è un paese ostile. Io sono fiero di essere italiano” ma quando l’Italia protegge l’italiano che non è fiero di essere il mio connazionale, non è più una questione personale e qualcosa mi puzza.

Personalmente questa abitudine italiana di chiamare la gente Nera “gente di colore” mi fa S-CHI-FO!Quindi, cara Daisy, la tua risposta dovrebbe essere nel nome della Comunità e del passe FORTE, DECISA, CLAMOROSA e STRATEGICA…Ci vogliono inferiorizzare non perché io e te siamo colpevoli ma perché nella loro mente malata c’è la tranquillità di usufruire di un substrato culturale et di un percorso storico unilateraliSta che gli è favorevole…

Chi non è infastidito dai disastri dell’ingiustizia e non ci si interessa non può fare suggerimenti. Scordati i bei proclami che ti rassicurano della tua italianità et ti incoraggiano ad esporti pronunciando ancora di più “VIVA L’ITALIA!”…

Se Tommie Smith e John Carlos non avessero alzato il pugno al momento di ricevere la medaglia Olimpica a Città Di Messico nel nome del loro paese nel 1968, I razzisti di casa loro starebbero ancora ridendo apostrofando i Neri con quella sgradevole parola con la “G” in mezzo che in Italia si usa ancora tranquillissimamente anche nei circoli dotti.

Se Muhammad Alì Non avesse detto di aver buttato nel fiume Ohio la medaglia vinta alle Olimpiadi di Roma, la protesta contro il razzismo del suo paese sarebbe rimasta forse timida.

Da 2 anni, sempre negli States, Colin KAEPERNICK Star del Football Americano fa il broncio al momento dell’esecuzione dell’inno Nazionale inginocchiandosi e ha lanciato un movimento che continua a raccogliere consensi. Prima di Donald Trump, buona fetta dei Neri d’America forse non aveva capito quanto era per loro ingiurioso quell’inno scritto da uno psicopatico che aveva un odio viscerale nei confronto dei Neri confortato da una società maggiormente a suo agio con il razzismo…

Gli Sportivi hanno dunque un grande potere.Persino LILIAN THURAM, Recordman di presenze nella nazionale di calcio francese, Calciatore Molto Conosciuto in Italia sopratutto in Piemonte, Campione del Mondo con la Francia nel 1998 si è detto solidale con KAEPERNICK… La Situazione per lui non è migliore in Francia. Quella stessa Francia che si dice fiera di aver rivinto il Mondiale quest’anno con dei giocatori provenienti dall’Africa ma si tradisce perché applaude i Neri solo quando gli portano gloria o scalano a mani nude un edificio per salvare il figlio d’un bianco. Si fa vanto della sua diversità ma nel quotidiano c’è sempre quella tendenza all’esclusione.Non si può essere fieri della diversità del proprio paese solo quando piovono medaglie. A volte questa diversità parla semplicemente di un brutale passato coloniale.Malcolm X diceva: “Sii pacifico, sii cortese, rispetta la legge, rispetta tutti. Ma se la legge non ti rispetta, ribellati”…

Ora, siccome la Risposta ad un problema trascurabile secondo alcuni, diventa “ITALIA, ITALIA!” e cioè Il bel paese che amiamo tutti, proprio l’Italia ti deve dare delle risposte, e come le da a te, le deve dare al milione di persone (Nere) d’Italia che hanno insultato colpendo te…Quei ragazzi che ti hanno aggredita sanno dove si trovano le carenze della legge…Torna Squisitamente facile dire: “Non è razzismo”…

Come si fa a determinarlo?

Il razzismo ha molteplici sfaccettature: Oltre a queste (ignoranza, ingiustizia, discriminazione, segregazione, rifiuto, indifferenza, diffidenza, disgusto, rigetto, pregiudizio, offesa, derisione, esclusione, inferiorizzazione, violenza,  stereotipi, ideologia, retorica, giustificazioni) è un sentimento…

Come si fa a valutarlo?

In attesa che la scienza ci metta a disposizione strumenti con laser o raggi X con cui vedremo dentro le persone per scorgere il gene del razzismo, il razzismo si può frenare. Solo con il rispetto e il coinvolgimento di tutti si arriva a combatterlo.La battaglia al razzismo non può esulare dall’impegno per l’educazione e le sanzioni.Dobbiamo essere capaci di dire: “Tieniti il tuo razzismo dentro se vuoi. Ma alla minima manifestazione di esso, Verrai punito.”Non si cura il quella orrenda malattia che è il razzismo ma uno Stato forte e ferreo ne può e ne deve attutire le manifestazioni. In Italia non vedo progressi in questo senso. Si è sempre pronti alla giustificatoria impennata di scudi.Con un Osservatorio che raccoglie le segnalazioni e sanziona i colpevoli ci si arriva responsabilmente.In quanto a te Caro Berlusconi che inciti l’atleta a pensare solo a vincere per la Nazione, mi dispiace. Il suo conforto come Essere Umano e la Pace della sua Famiglia con piena possibilità di godere dei suoi Diritti Umani passano prima della Gloria della Nazione con una medaglia che mai sarà indispensabile mentre la sua dignità lo è.Daisy, se tutto questo

ti sembra assurdo, almeno pensa alla salute>>.

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