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” LUPOBIANCO ” – PROF.SSA GABRIELLA TORITTO

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Redazione- Un branco di lupi aveva eletto re del bosco Lupobianco. Austero, elegante e sempre in tiro, quando Lupobianco si inoltrava per il bosco gli animali si prostravano al suo cospetto, tributandogli onori e lodi.

Volevano tutti essere come lui: gagliardo e famelico, vittorioso e gaudente. Poco importava se fosse bugiardo e ingordo; se azzannasse agnelli innocenti ed inermi, lui sì che era potente!.

Un giorno accadde che mentre Lupobianco si intratteneva nella radura del bosco, Orsobruno passeggiasse con i suoi piccoli al calar del sole da quelle parti, insomma lì vicino.

A Lupobianco non parve vero di avere a così breve portata di zanna tanta carne tenera, tenera e così tanto giovane.

Così fra sé e sé esclamò:

  • “Oh, bocconcini delle mie brame, presto sazierete meglio di tutto il bestiame!”

Era dunque pronto a balzare avanti e a leccarsi i baffi, quando si ritrovò dinanzi il possente Orsobruno, il quale, prima ancora che Lupobianco potesse spalancare le rosse fauci, gli graffiò con i feroci artigli gli occhi che iniziarono a sanguinare.

Lupobianco non vedeva più. Barcollava, procedeva tentoni, ululava a più non posso: “Uhuuuuu …..Uhhhh …”.

Anche papà Orsobruno ringhiò ferocemente per richiamare l’attenzione dei compagni non lontani e ai confini del bosco.

Frattanto, uditi gli ululati di Lupobianco, il branco accorse nella radura ma, una volta arrivato, si vide circondato da tanti vigorosi e ruvidi orsi.

Fu così che i lupi se la diedero a zampe elevate e compresero che c’era qualcuno più forte e potente di loro.

Ubi maior minor cessat

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