LE NOTE DEL SERVIZIO SOCIALE FLUENTE
Redazione-Le note del Servizio Sociale Fluente ha trovato la sua massima espressione attraverso il progetto della Peer Education e della Media Education ancora in corso di svolgimento sul territorio di Silvi. I ragazzi formati dal Servizio Sociale Consultoriale ha privilegiato il modello del welfare orizzontale raggiungendo esiti di grande livello con il target adolescenziale.
A distanza di cinque anni formativi, i Peer Educators, sono diventati piccoli formatori tra pari, portandosi con gli operatori del servizio sociale a contrastare fenomeni di violenza e di contrasto alle forme di dipendenza sociale e sanitaria.
Ai tirocinanti di Sevizio Sociale è affidato il compito di continuità della metodologia proposta attraverso la promozione di un welfare orizzontale.
A questo proposito la laureanda, ha potuto effettuare una rilevazione dettagliata sugli esiti della domanda del bisogno sociale in corso di svolgimento del progetto. E’ emerso subito evidente l’entusiasmo alla partecipazione del progetto “Peer EducatorSapienSapiens” con notevoli nuovi candidati della scuola.
Sabato undici marzo 2017, presso la Sala Convegni del Villaggio del Fanciullo, Silvi Marina (TE), dalle ore 15.00-19.00, è stato realizzato il Convegno : “Scuola ed educazione con la Nuova Paidea”, con la collaborazione delle associazioni Nuova Paidea, New Ananke, Croce Rossa Italiana, Cattedra di Pedagogia Generale, Associazione Nuova Civitas, Atletica Vomano Gran Sasso, il Consultorio Famigliare di Silvi, dove sono stati evidenziati i risultati dell’esperienza progettuale e annotate le valutazioni rispetto alle scelte del welfare State rispetto al Welfare Mix e ancora al Welfare Orizzontale. Quest’ultimo, infatti è apparso subito il più votato dagli adolescenti.
L’evento, ha coniato la teoria con la pratica ed organizzato dai Professori Gabriele Gaudieri, Massimo Mazzetti, e l’assistente sociale specialista del Consultorio famigliare di Silvi-Pineto, Dott.ssa Silvana Di Filippo.
Sono stati trattati argomenti riguardanti il cambiamento, mediante proposte sui metodi educativi e innovativi di approccio con la realtà scolastica, tecniche trasversali relativi all’integrazione.
Una particolare attenzione è stata veicolata verso un intervento indirizzato alla fascia adolescenziale e giovanile, partendo dai propositi che i cui i veri attori siano i ragazzi stessi.
I peer educators, inizialmente formati dagli operatori del consultorio familiare locale (formatori nazionali della metodologia) hanno proseguito in una seconda fase accompagnati dagli operatori e nella terza fase delegati alla conduzione dei gruppi.
Il programma ancora in corso di svolgimento, sta portando i peer educators sulle cattedre circolari della scuola con il coinvolgimento delle classi più piccole.
I ragazzi, sono stati accompagnati durante tutto il percorso formativo dalla prossima laureanda Filomena Ferrante in Servizio Sociale insieme alla storica assistente sociale del consultorio famigliare locale.
Tutti insieme hanno partecipato attivamente e con grande motivazione al compimento di un vero e proprio lavoro di rete che certamente non si esaurisce con l’attività teorica e pratica ma proseguirà nel tempo.
Sotto la guida della storica Dott.ssa Silvana Di Filippo, che ha reso il territorio un investimento per i giovani, come dimostra la grande affluenza degli adolescenti alle attività promosse dal servizio sociale consultoriale Silvi-Pineto nella sua piccola stanza 2X3, ma si osserva che non è lo spazio che conta ma la spazialità ( si puo’ andare anche su strada o negli spazi pubblici, purchè si possa raggiungere ed investire con l’accoglienza e la partecipazione dei ragazzi anche all’aperto), capostipite del Servizio Sociale nel comprensorio di Atri-Silvi e Pineto, la tirocinante è arrivata al compimento della tesi “Dalla relazione all’intervento sociale: Il Welfare Fluente” centrando l’argomento sulla fondamentale importanza del lavoro di rete, mettendo in rilievo la relazione, intesa non solo come colloquio operatore-utente, ma soprattutto tra gli stessi operatori, comparando, in questo modo, le possibili risorse del territorio e l’individuazione dei bisogni educativi con un fattivo lavoro di una grande equipe.
Inoltre, sollecitata dalla Tutor aziendale, ha coniato le competenze di base con quelle universitarie, mettendosi in gioco utilizzando tutte le sue capacità sonore, individuali e professionali, realizzando in questa occasione, semplici testi musicali, strumentalizzati per la rete sociale. Il primo “La rete influenteducativa” sotto le note di “Occidentali’s karma”, riportando gli argomenti della sua tesi; il secondo prende il titolo “Noi Ragazzi di oggi come risorsa di reteducativa” indirizzato nel lavoro che ha svolto durante le ore di tirocinio, dedicato al progetto della “Peer Education”. Si è proseguiti dunque con “le noteducative nella scala della resilienza”, con la collaborazione dei partecipanti.
Infatti nella rete solidale realizzata, hanno partecipato le concrete risorse umane della città di Silvi, genitori professionali, educatori sociali, laureandi, assistenti educativi, e i ragazzi formati dal Servizio Sociale Consultoriale con la metodologia della “Peer Education”, i quali si sono impegnati nella condivisione dei testi con la chitarra sociale capeggiata dalla laureanda, impiegando i mezzi e le risorse avviate nel progetto educativo, per la prevenzione e contrasto alle violenze di genere e alle ludopatie, con i partecipanti della Scuola Media “G.Pascoli” di Silvi.
Mediante quest’intervento e tutte le attività progettuali ancora in atto, si vuole trasmettere il messaggio di un servizio sociale fluente, un servizio dunque trasversale, capace di rinnovare il mondo del sociale. Appare evidente che esso è diverso da quello “didattico-tradizionale”, ma che abbraccia il metodo sinottico relazionale, in una metodologia produttiva, formativa nella quale si sceglie di lavorare con metodi e tecniche efficaci. Si tratta però di spostare la cultura del costruttivo modello sociale del non più “per”, ma “con” le persone, quindi non più “per” la rete, ma “con la rete”. La rete è sicuramente basata da tecniche relazionali “devianti” dal contesto tradizionale. Si è osservato che se praticato con costanza e continuità formativa con i giovani, sicuramente garantisce risultati proficui, come dimostrano i risultati della