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GLI ADOLESCENTI

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Redazione- Analizziamo qui, in maniera oggettiva, quali possono essere i meccanismi e gli atteggiamenti frequenti in adolescenza e come gli adolescenti rispondono alle ‘’imposizioni’’ degli adulti. Una mini guida sul saper riconoscere determinati comportamenti, come per esempio, la deriva della devianza:

  • ADOLESCENTI
  • ETICHETTAMENTO AUTORITARIO
    • Giustificazione morale si legittimano i danni arrecati ad altre persone facendo appello a scopi altamente morali;
    • Etichettamento eufemistico: espressioni che mitigano e banalizzano consente di ingentilire le offese,
    • Confronto vantaggioso il paragone tra azioni riprovevoli e azioni ancora più gravi legittima il proprio comportamento deviante;
    • Distorsione delle conseguenze: si banalizza e si minimizzano le conseguenze del proprio comportamento.
  • Distorsione della responsabilità individuale
    • Dislocazione della responsabilità: il rinvio della responsabilità delle propri azioni ad altro offusca il coinvolgimento personale;
    • Diffusione della responsabilità, l’estensione della responsabilità a un collettivo attenua
  • Distorsione del rapporto con la vittima:
    • Deumanizzazione della vittima: i destinatari dei gesti antisociali vengono spogliati della propria dignità umana e ridotti al rango di cose o di esseri subumani
    • Attribuzione di colpe alla vittima: si rovescia su quest’ultima la responsabilità dell’offesa

COMPRENDERE I SIGNIFICATI DELLE TRASGRESSIONI

Alcuni dei più comuni gesti trasgressivi degli adolescenti rimandano a chiari tentativi (disfunzionali) di risolvere blocchi nello sviluppo

  • Mentire patologico
  • Rubare
  • Distruggere
  • Drogarsi e spacciare

Mentire patologico

  • Mentire è un comportamento tipicamente umano
  • Non è un comportamento tipico dell’adolescenza, né necessariamente un indice di psicopatologia
  • Motivazioni diverse: alcune bugie servono a nascondere, altre a esibire.
    • Bisogno di nascondere parti di sé, opposto a quello di esibire; la bugia viene utilizzata in questo caso per proteggere un segreto, spesso un Sé ancora troppo insicuro per mostrarsi in pubblico.
  • È caratteristica dei maschi l’uso della bugia come esagerazione ed mentre per le femmine mentire può essere più facilmente connesso a un clima relazionale di confidenze e segreti giurati e poi traditi, a un gioco di rivelazioni e nascondimenti
  • Significato simbolico: difficoltà di integrazione dei diversi aspetti di sé, in una fase evolutiva in cui i mondi relazionali non sono ancora integrati tra loro. Saper mentire è, da questo punto di vista, un’espressione iniziale della capacità di tenere le cose per sé, di tollerare di avere uno spazio privato, segreto, non condiviso con altri.

Rubare

  • Non è un comportamento che ha inizio in adolescenza
  • In adolescenza è un comportamento trasgressivo molto più diffuso di quanto non risulti dalle statistiche del sistema penale
  • È particolarmente importante ascoltare come i ragazzi e le ragazze motivino soggettivamente queste azioni.
  • I ragazzi di solito negano che il furto sia suggerito dal bisogno
    • Desiderio di essere piuttosto che al bisogno di avere, legati al piacere e al narcisismo più che alla mancanza.
  • Furto in casa: segnale di dipendenza e contemporaneamente di sofferenza del nuovo Sé, prigioniero in questa relazione
    • Dover chiedere viene vissuto da loro come umiliante conferma della dipendenza infantile, che il furto magicamente nega e annulla. Contemporaneamente i genitori perdono lo statuto dei giganti onnipotenti e imbattibili dell’infanzia, e si trasformano in persone reali che possono perfino essere ingannate.
  • Furti d’auto e di motorini
    • incapacità di separarsi e il rifiuto di una dipendenza esterna matura,
    • desiderio di acquisire un’identità autonoma e virile
    • tentativo di raggiungerla attraverso un’appropriazione onnipotente
  • L’equivalente di ciò che per i maschi è il furto di motorino, per le femmine è il furto di capi d’abbigliamento
  • Furto commesso in gruppo.
    • furti commessi durante le gite scolastiche, ad esempio, si celebrano con la regolarità dei riti tramandati di generazione in gene-razione
    • In questi casi ciò che il gruppo porta a casa è un ricordo non del posto, come sarebbe per una cartolina o un souvenir, ma di sé in quel posto, una sorta di foto di gruppo delle proprie modalità di reazione a una situazione di autonomia fortemente eccitante

Distruggere

  • Comportamento tipico della prima parte dell’adolescenza
  • Desiderio di «lasciare il segno» del proprio passaggio con comportamenti tanto più aggressivi quanto più forte è il dubbio che la propria presenza abbia poco valore e significato per i destinatari della comunicazione.
  • L’autore del gesto vandalico è un adolescente che teme soprattutto di passare inosservato, insignificante e quasi trasparente al mondo, incapace di lasciar segno del proprio passaggio
  • La motivazione occasionale del danneggiamento è esibizionistica o aggressiva, più in profonda rimanda a:
    • mancanza di senso di appartenenza, a un vissuto di abbandono, alla frustrazione, alla rabbia, al desiderio di vendetta derivante dal vissuto di subire ingiustizie da parte del mondo adulto.

COMPORTAMENTI DELL’ADULTO  SU BASE EMOZIONALE

  • Punizione, controllo, minaccia
  • Tentativi di restaurare l’autorità del mondo adulti
  • Il problema è che funzionano nel breve periodo.
  • Sappiamo invece che sul lungo periodo le cose sono un po’ diverse.
  • I risultati delle punizioni sul lungo periodo
    • Risentimento (“non è giusto, non posso fidarmi dei grandi)
    • Vendetta (“questa volta hai vinto tu, ma te la farò vedere io”)
    • Ribellione (“farò esattamente il contrario di quello che mi dicono per non dargliela vinta”)
    • Ritiro: aumento della furbizia e/o riduzione dell’autostima (“sono una brutta persona”)

TENTARE DI COMPRENDERE I BISOGNI LATENTI

  • Importanza di una lettura simbolica del comportamento.
  • Le intenzioni per definizione sono positive in quanto in accordo con i bisogni evolutivi.
  • Le modalità possono essere negative.
  • L’interpretazione del bisogno è la base dell’alleanza di lavoro, in alternativa alla consapevolezza del disturbo e

alla formulazione della domanda

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