“BOLOGNA IN LETTERE 2021” : UN FESTIVAL LUNGO UN ANNO
Redazione- “Aprile è il più crudele di tutti i mesi. Genera /lillà dalla terra morta, mescola/memoria e desiderio, desta/radici sopite con pioggia di primavera”. Con questi versi inizia il poemetto “La terra desolata di Thomas Stearns Eliot. Una condanna inesorabile per il mese di aprile che dal 1923 ha una fama di crudeltà. Che qualche volta rispetta come per esempio in questo aprile del 2021, in piena seconda ondata di pandemia da Covid 19, con una media di 300 morti al giorno ( da marzo aprile 2020 circa 159 mila in totale ) e tutta una serie di restrizioni per la normalità della vita delle persone fino al pregiudizio per molte attività economiche.
Uno scenario quella de La terra desolata (The Waste Land, il titolo originale) che per tutto il poemetto diviso in cinque movimenti avvince, affascina il lettore .Fu pubblicato per la prima volta nell’ottobre 1922 sulla rivista “The Criterion” e soli due mesi dopo apparve in volume nelle librerie.
Si tratta di uno dei capolavori della moderna poesia ed è dedicata a Ezra Pound che ha avuto un ruolo fondamentale nella revisione finale del poemetto includendo ed escludendo varianti proposte da Eliot.
La crudeltà di quell’ aprile che ha dunque strettamente a che fare con la sua fertilità e vitalità sembra essere appunto una metafora del periodo che stiamo vivendo va incontro alla stagione buona anche se il mondo sembra raso al suolo. Nel caso di Eliot si trattava della guerra vera e propria combattuta con le armi; nel nostro caso si tratta di un altro tipo di guerra , ma sempre guerra è come è stata definita spesso la lotta alla pandemia. Salvare e preservare dunque
Memoria e desiderio mescolati per andare incontro al futuro , per andare incontro al cambiamento che è annuncio della buona stagione.
E questo annuncio, proprio in questo momento, sta tutto dentro il festival “Bologna in Lettere 2021” che si sta svolgendo dal 6 al 31 Maggio, con première sui canali Youtube e Vimeo dello stesso festival , con differite su Instagram tv, con notizie e articoli su tutte le pagine Facebook sempre del festival e con eventi in diretta su Youtube e sulla pagina facebook dedicata: “Bologna in Lettere 2021 Il Festival online” che fungerà da collante per tutte le presentazioni.
“Bologna in Lettere “ come si legge sulla pagina web del festival nasce nel 2013, facendo seguito alla precedente esperienza di Letteratura necessaria, dall’iniziativa di Enzo Campi e di un gruppo di poeti e non, di varie età e ancor più varie poetiche. È una rassegna sorta con l’intenzione di creare uno spazio condiviso di dialogo “in cui amalgamare classicità e sperimentazione attraverso la veicolazione di linguaggi multidisciplinari”.
Bologna in lettere . Un festival lungo un anno .Questo lo slogan che caratterizza Bologna in Lettere, perché gli eventi coprono l’arco temporale di un anno e culminano nelle sei giornate di maggio in cui la poesia, la scrittura, la video-arte, la fotografia, il teatro e la performance uniscono le proprie forze per un fine comune: la disseminazione della parola.
Bologna in Lettere è giunta dunque quest’anno alla nona edizione ; si avvale di un percorso che negli anni è riuscito ad affermare questa modalità di incontro attraverso un concorso diviso in più sezioni. Un incontro che ha trovato appunto una via di svolta nella terza edizione quella del 2015 quando il Festival Multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, “Bologna in Lettere”, ha registrato inaspettati cambiamenti e novità. Sempre su ideazione e concertazione di Enzo Campi, presidente del neonato Comitato “Bologna in Lettere” – B.I.L., il festival nel 2015 è stato suddiviso in tre fine settimana (ven.15/sab.16 – ven. 22/sab.23 – ven.29/sab.30 maggio) durante i quali sono stati proposti autori e artisti tra i più rappresentativi della scena contemporanea nazionale con approfondimenti e focus letterari incentrati su Elio Pagliarani e Patrizia Vicinelli.
Il festival, che nel 2015 ha avuto come tema “Sistemi d’Attrazione”, ovvero le linee di intercomunicazione tra i vari linguaggi artistici, è stato dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini, al quale, tra le varie iniziative, sono stati dedicati due concorsi letterari per adulti e ragazzi. Con queste iniziative “Bologna in Lettere” ha voluto cogliere l’occasione per approfondire in particolar modo il rapporto del poeta-cineasta con la città di Bologna, attraverso la collaborazione col Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini. Sono stati indagati così i “luoghi bolognesi” del cinema pasoliniano e con lo spirito della città, grazie alla produzione di un recital basato sulle lettere che Pasolini scambiò, dal suo soggiorno friulano, con quelli che sarebbero poi divenuti assieme a lui i redattori della storica rivista letteraria bolognese “Officina” (Leonetti e Roversi).
“Bologna in Lettere”,giunto alla nona edizione è un festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, quest’anno organizzato in collaborazione col Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini – Bologna e Marco Saya Edizioni, con il patrocinio del Comune di Bologna e, per le iniziative relative alle Scuole, di US – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia – Romagna – Direzione Generale. Anche quest’anno vedrà la consueta maratona letteraria tesa a invadere di poeti, critici e performing artists i locali, le librerie, le biblioteche dell’intero centro cittadino.
La definizione “multidisciplinare” rende giustizia allo spirito che anima il Festival. Fin dalla prima edizione infatti, forti dell’esperienza acquisita, sul campo, dai due anni del progetto di aggregazione “Letteratura Necessaria” (che ha realizzato più di 80 eventi su tutto l’arco del territorio nazionale) e dalla cui costola è nato il Festival, si è cercato di prendere la parola e di veicolarla attraverso svariate modalità espressive che vanno dai semplici reading ai recital con musiche, dalle performance multimediali alla video-arte, dagli approfondimenti critici alla realizzazione di volumi monografici (Paraboliche dell’ultimo giorno. Per Emilio Villa; Pasolini. La diversità consapevole; Il colpo di coda. Amelia Rosselli e la poetica del lutto; Artaud il supplizio della lingua) dalla video-poesia ai Premi Letterari, e via dicendo.
L’edizione del 2021 è suddivisa in 12 sezioni: Colpi di voce, a cura di Francesca Del Moro, dedicata alle semplici letture e a un paio di proposte di impostazione teatrale (tra i 24 autori proposti ricordiamo Lidia Riviello, Federico Federici, Alberto Bertoni, Francesca Marica, Nina Maroccolo); Double Bind, a cura di Martina Campi, Enea Roversi, F. Del Moro, dedicata a incontri fra autori e critici tra cui Giancarlo Sissa, Tommaso Di Dio, Fabio Franzin, Luca Rizzatello, Plinio Perilli; Poetry in motion, a cura di Enzo Campi, dedicata alla poesia performativa con, tra gli altri, Francesca Gironi, Serena Dibiase, Domenico Brancale; uno Spazio Editori, a cura di Alessandro Brusa, E. Roversi, con la partecipazione di Samuele Editore, Arcipelago Itaca Edizioni, Benway Series; la sezione denominata Progetti, a cura di A. Brusa, M. Campi, E. Roversi, con 3 speciali in diretta streaming: Alma Poesia, Anterem 100, Corrado Costa, che vedono, tra gli altri, le partecipazioni di Giovanna Rosadini, Ranieri Teti, Chiara Portesine; la sezione Fuori Formato, a cura di E. Campi, in cui alcuni autori dello staff del Festival presenteranno le loro ultime opere; la sezione dedicata al Premio Bologna in Lettere 2021sempre a cura di E. Campi, con letture e composizioni più articolate di gran parte degli autori finalisti delle 4 sezioni in cui è diviso il premio, (ricordiamo almeno i 4 vincitori: Laura Liberale, Alberto Zacchi, Massimo Rizza, Lorenzo Maragoni); la sezione I classici, a cura di Rita Galbucci, Serenella Gatti Linares, dove le due curatrici si alterneranno in letture da testi di Ezra Pound, Gerard De Nerval, Ghiannis Ritsos, Guillaume Apollinaire; e le 4 sezioni internazionali: South American Poetry Review, a cura di Marisol Bohórquez Godoy, con le proposte di 6 autori tra cui ricordiamo il cubano Víctor Rodríguez Núñez e l’argentino Hugo Mujica; International Poetry Review, a cura di E.Campi con svariati autori tra cui ricordiamo la spagnola Laura Sam, il francese Brice Bonfanti, la macedone Nataša Sardžoska e l’americano Lawrence Schimel; VideoPoetry, a cura di Dimitri Ruggeri, con cinque autori tra cui ricordiamo il cosiddetto inventore della video-poesia, l’ungherese-canadese Tom Konyves; e la sezione dedicata alla video-arte, curata da Maria Korporal e denominata Arte-Fatti Contemporanei, con una selezione di 19 autori tra cui ricordiamo l’australiano Ian Gibbins, l’indiano Sibi Sekar, il duo scozzese di Avant Kinema, il duo brasiliano degli Strangloscope.
Come ha dichiarato Enzo Campi quello di Bologna in Lettere 2021 è “Un programma ricco e articolato che speriamo vi intratterrà per quasi tutto il mese di maggio. Buon ascolto e buona visione“.
Inoltre presentato da Dimistri Ruggieri : “torna, a distanza di un anno, la proposta della videopoesia che intende consolidare nel festival Bologna in Lettere una forma mediale che parla, scrive e ascolta con le immagini.
Lo scorso anno la sezione esordiva a “Bologna in Lettere – Il festival on line – VIII edizione Deposizioni”, con la visione di un estratto dei migliori video che parteciparono alla serata conclusiva del Premio Hombres Itinerante 2019 di videopoesia, iniziativa nata in collaborazione con il Poetry Blog SlamContemPoetry. Quest’anno, considerato il crescente interesse, l’organizzazione ha pensato di proporre con il curatore Dimitri Ruggeri (Direttore artistico del Premio Hombres di videopoesia), una propria rassegna denominata Bologna in Lettere Videopoetry per esordire nel panorama internazionale.
La scelta di Ruggeri ha coinvolto artisti con esperienza o che hanno dato un fattivo contributo al genere.
L’evento che si terrà on-line ospiterà cinque video firmati da: Tom Konyves (Pioniere mondiale della videopoesia), Helen Dewbery (coeditore di Poetry Film Live) Ghayath Almadhoun, (Miglior Poetry Film 2020 al Zebra Poetry film festival di Berlino), Sheldon Chau (Premio Hombres Itinerante di videopoesia 2020), e Soar Marongiu (fondatrice del progetto Soul and the City). Le opere saranno in lingua originale.
L’augurio è quello dello scorso anno: avviare un dibattito sul tema che possa coinvolgere sempre più performer, poeti, registi, sceneggiatori, filmaker e musicisti perché in fin dai conti la poesia non ha proprio confini.
Video in programma
Sabato 8 maggio ore 20.30
Dimitri Ruggeri, presentazione del progetto
Domenica 9 maggio ore 21.30
Tom Konyves, All This Day Is Good For (Ungheria – Canada)
Domenica 16 maggio ore 19.00
Sheldon Chau, Eko Ile (USA)
Giovedì 20 maggio ore 19.00
Helen Dewbery, Metaphysician (UK)
Domenica 23 maggio ore 20.00
Ghayath Almadhoun, Evian (Palestina – Siria)
Mercoledì 26 maggio ore 21.30
Soar, Violet and life (Romania)
Bologna in Lettere 2021 – Il festival online
12 sezioni con 175 autori in rappresentanza di 27 paesi: Italia, Francia, Spagna, Germania, Finlandia, UK, Scozia, Olanda, Croazia, Macedonia, Romania, Ungheria, Grecia, USA, Canada, Messico, Cuba, Colombia, Argentina, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud, Marocco, Palestina, Siria, Australia
Direzione artistica
Enzo CampiStaff
Mario Sboarina, Enea Roversi, Martina Campi, Alessandro Brusa
Francesca Del Moro, Serenella Gatti Linares, Rita Galbucci, Marilina CiacoCollaboratori, curatori, giurati, traduttori
Marisol Bohórquez Godoy, Maria Korporal, Dimitri Ruggeri, Daniele Barbieri
Marilena Renda, Sonia Caporossi, Giancarlo Sissa, Daniele Poletti
Fabiana Bartuccelli, Gianni Darconza, Maria Luisa Vezzali, Loredana Magazzeni
Alessandro Canzian, Antonella Pierangeli, Giacomo Cerrai, Dome Bulfaro
Noemi Nagy, Marthia Carrozzo, Nicolas Cunial, Clery Celeste, Giorgio Galli
Uno dei premi del Festival consiste nella pubblicazione dell’opera da parte dell’editore Samuele che propone due nuove collane per la difficile ripresa post-pandemia che passa anche attraverso nuovi progetti, nuove idee, nuove energie da mettere in campo. La Samuele Editore, al suo 13esimo anno d’età e dopo aver strutturato diverse redazioni per una Scontrosa Grazia (Alessandro Canzian, Federico Rossignoli, Mario Famularo, Carlo Selan) e Laboratori Poesia (Alessandro Canzian, Fabrizio Bregoli, Rocio Bolanos, Vernalda Di Tanna, Federico Migliorati, Mario Famularo, Emilia Barbato, Pierangela Rossi, Melania Panico, Chiara Evangelista, Carlo Ragliani, Daniela Pericone), tra i diversi progetti che sta lanciando in questo complicato ma importante momento di crescita (anche una rivista a cura di Matteo Bianchi con una redazione d’eccezione) apre due nuove collane di poesia con due diverse anime e finalità. La Collana Leda, diretta da Marco Sonzogni e Matteo Bianchi, tratterà di traduzioni con uno straordinario primo volume che vede i migliori poeti italiani tradurre 33 poeti neozelandesi che hanno scritto testi a partire da versi danteschi. La Collana Callisto, diretta da Elisabetta Zambon, amplierà la ricerca poetica consolidata in dodici anni di Collana Scilla dando voce a nuovi autori, a poeti non ancora consolidati ma promettenti, allargando il raggio di promozione anche all’Emilia Romagna attraverso eventi in loco.