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“ESTER, UNA DI NOI….”-DI AZZURRA MARCOZZI

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Redazione-Ester, una di noi. Ester continua a vivere in una buona azione, in uno sguardo che va oltre la compassione. Una donna eccezionale, umana, sì, di una umanità ormai rara. Ester, che aveva fatto del suo mestiere una missione, di sensibilità e buon cuore. Una conoscenza, la sua, messa a disposizione di chi soffre, al di là della medicina, della scienza. Un voler accompagnare, con una delicatezza inusuale, verso il cammino più duro che spesso porta alla morte. Praticava una cura dell’anima come poche e coltivava un bene per il prossimo che sa di unicità. La sua intera esistenza un esempio, un immolarsi per il bene convinto, forte, ricercato, anche lì dove esso non esiste, tra le braccia del suo aguzzino. Fino all’ultimo, Ester, ha creduto che il giusto avrebbe aperto gli occhi e il cuore a chi le aveva rovinato la vita in questi anni, portandole via quel diritto sacrosanto all’esistenza, alla scelta di vivere come si vuole ed anche al rifiuto di un amore non corrisposto. Amore, una parola abusata oggi, in tutte le sue forme. Un amore che toglie il fiato e la speranza, che ti impedisce di volare, che soffoca le ambizioni, i progetti, i domani, può davvero chiamarsi amore? Un amore che ti vuole schiava e mai protagonista. “Amore”, c’è chi continua a sporcare questa parola in una società che sempre più vuole farci credere che questo sia un sentimento sano. Ester, invece, come altre donne, sapeva bene che l’amore si pratica “volando”, un volo puro ed incontaminato, con un sacrificio che non mette mai se stessi egoisticamente al centro. Un sentimento che va difeso con tutte le forze. La presenza di tanti uomini, qui stasera, ci da un segno forte, importante. Questa lotta alla violenza non è una battaglia “al femminile”, ma di tutti noi. E solo gli uomini possono fare la differenza, scendendo in piazza insieme a noi, urlando “no” a questi massacri, a queste famiglie dilaniate, alle tante vite ormai perdute. Quegli uomini che praticano ancora la dolcezza, l’intelligenza, la sensibilità, lasciandoci, come deve essere, artefici delle nostre vite, delle nostre scelte. E con i quali possiamo intraprendere un cammino di amore e di crescita per entrambi. Ester, con te oggi salutiamo un pezzo di quell’umanità meravigliosa, viva, pulita. Un regalo che hai lasciato a tutti noi, nel nome del quale oggi intraprenderemo un nuovo viaggio verso la comprensione, la consapevolezza e la giustizia: quel che è stato

mai più dovrà essere.

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