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PROMUOVERE LA COMUNITA’ E LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE CON LA GIORNATA MONDIALE DEL SERVIZIO SOCIALE A CHIETI-DOTT.SSA STELLA CHIAVAROLI.

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Redazione-Il 20 marzo 2018 su tutto il globo terrestre si è svolta in toto la Giornata Mondiale del Servizio Sociale dal titolo: “Word Social Work Day”.A presenziare gli eventi in sinergia del 20 marzo 2018, sono stati gli Ordini Professionali degli Assistenti Sociali delle varie Regioni d’Italia.

Come ha ricordato il Ministro Orlando Gazzi con il comunicato stampa nella data dedicata alla Giornata Internazionale:

“Con l’iniziativa di oggi voi dimostrate che ognuno deve fare la sua parte e che voi volete fare fino in fondo la vostra.”

Ha precisato come l’iniziativa sia: “una bella occasione per riflettere sull’importanza delle strade fatte insieme in questi anni. Un programma di rilievo e tanti ospiti e amici della professione. Insomma un compleanno importante! La sostenibilità , è insieme economica, ambientale, e sociale; c’è in questo principio la necessità di costruire un umanesimo rispettoso del nostro ecosistema e più capace di futuro” .

Oltre trenta sono state le iniziative espletate sul tutto il territorio Nazionale ed hanno avuto come tematica congiunta la promozione della comunità e della sostenibilità ambientale. Hanno partecipato la regione Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Calabria, Piemonte, Valle D’Aosta, Basilicata, Puglia, Marche, Sicilia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Liguria, Veneto.

E, come diceva Castanedo: “una strada è soltanto una strada, ma se ha un cuore è una buona strada”. Certamente la strada del Servizio Sociale ha avuto un’excursus storico di grande manifestazione solidale, assistenziale e di mero aiuto professionale. Spesso i bisogni degli Assistenti Sociali vengono sottovalutati e il grosso lavoro invisibile che si trovano a fronteggiare ogni giorno con pochi mezzi ma tanta buona volontà, è la dimostrazione di un fare comune volto verso la strada del cambiamento.

A ricordarcelo è stata la Presidente dell’Ordine Regionale OrasAbruzzo Dott.ssa Francesca D’Atri che il 20 marzo ha presentato per la prima volta in Abruzzo la suggestiva Giornata Mondiale del Servizio Sociale dal titolo: “Assistenti sociali, nuovo welfare e comunicazione sociale” organizzata insieme al Preside di Servizio Sociale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti Ch.mo Prof. Gabriele Di Francesco dando una restituzione proattiva. Una fusione importante che ha visto colorare la giornata sia degli operatori di variegati servizi che dei docenti di facoltà. Un gemellaggio davvero significativo che ha permesso una reale sinergia tra “prassi-teoria-prassi” tanto decantata nel Servizio Sociale. Una dimostrazione significativa ed emozionante che ha consentito un confronto oggettivo tra gli Assistenti Sociali e Formatori. L’iniziativa, indirizzata verso la promozione della comunità e la sostenibilità ambientale ha permesso una visibile accoglienza da parte della segreteria organizzativa dell’Ordine Professionale capeggiata dalla segretaria Tiziana Orsini, Valentina Savini e Consuela Torelli, dai Consiglieri Regionali e dal Presidente Dott.ssa Francesca D’Atri che ha aperto i lavori ricordando come la giornata organizzata per tutti gli Assistenti Sociali volesse essere ricca di spunti e soprattutto: “mostrare il ruolo dell’Assistente Sociale in continua evoluzione”.

L’aula gremita di Assistenti Sociali, docenti e giornalisti, accademici ed alti rappresentanti del territorio, ha avuto inizio alle ore 9:00 ed ha avuto termine alle 18:30.

Il Presidente di Croas Abruzzo, ha sottolineato con i suoi saluti come la giornata intrisa di contenuti abbia voluto segnare l’intenso protagonismo degli Assistenti Sociali stessi che nel corso della giornata effettivamente hanno trasmesso all’ampia platea grande passione e professionalità sia insieme ai colleghi che agli studenti e ai giornalisti che sono intervenuti.

Il Coordinamento scientifico ed organizzativo con la Dott.ssa Francesca D’Atri e il Prof. Gabriele Di Francesco hanno visto avvicendarsi sia nella sessione antimeridiana che meridiana numerose professionalità.

Dopo i saluti, prezioso è stato l’intervento del Prof. Ezio Sciarra e del Prof. Antonio Maturo. E’ seguita la ricca relazione del Presidente CROAS Abruzzo, Assistente Sociale Specialista del Comune di Chieti, dal titolo: “L’assistente sociale tra promozione del welfare e comunicazione sociale” , attraverso la quale ha fornito una vision di welfare integrato e promozionale orientato verso una logica di investimento sociale. Ha ricordato la centralità della persona profusa dalle forze in campo del sociale in un territorio che fa delle sue specificità una risorsa e un valore per la coesione sociale, il confronto e lo stimolo verso il cambiamento tra coesione e corresponsabilità. Ha posto in risalto l’importanza della progettazione e della comunicazione sociale volta verso strategie di confronto in un sistema di interventi e servizi rivolti a tutti i cittadini

secondo principi di equità, interazione sociale, esigibilità dei diritti riconosciuti come diritto di salute per tutti. Ha canalizzato l’azione dell’intervento verso una comunicazione funzionale in toto tra i professionisti del sociale nella loro triplice accezione di informarsi, formarsi ed informare. Ha veicolato l’intervento verso la ricchezza di tutti e la condivisione delle proprie esperienze per un welfare sempre più innovativo tra partecipazione e partecipanti, tra welfare generativo per privilegiare l’efficacia e l’efficienza di un welfare redistributivo volto a moltiplicare sinergia interna ed esterna. Assistenti sociali, non più visti solo in termini assistenziali, ma operatori di cambiamento nei sistemi sociali circolari.

Ha concluso con l’importanza del protagonismo sociale volto verso il benessere di tutti in campo sociale orientato alla consolidazione di reti interne ed esterni connessi a quel sistema sociale d’innovazione.

Il Prof. Gabriele Di Francesco, ha fortemente posto l’attenzione sull’importanza dei laboratori di scrittura, già attivi presso il Polo Universitario di Chieti. Ha evidenziato che oggi l’Università non è solo formativa/lavorativa ma inclusiva. La sinergia tra Università, Ordine, Studenti e Territorio ne è la dimostrazione efficace ed efficiente per un futuro sempre più incisivo. In questo senso, ha sostenuto che la formazione non può essere solo Universitaria ma Preuniversitaria tra azioni interdisciplinari e apertura alle nuove leve di ricambio sociale.

il Dott. Massimiliano Ettorre (Consigliere CROAS Abruzzo, Comune di Teramo, Giudice onorario), ha messo in evidenza le “connessioni tra il Servizio Sociale e le funzioni di tutela minorile in un approccio ecologico”. Ha puntualizzato nel corso della relazione come la sensibilità verso la tutela dei diritti del minore sia una conquista relativamente recente, ma non in tutti i paesi del mondo i diritti dei minori vengono rispettati e per il quali occorre riflettere attorno al termine mutamento. Sempre più la dimensione ecologica, si affida ad un approccio olistico e sistemico per creare attenzione ai minori, soggetti di diritto e di tutela.

In questo senso, ha evidenziato il Dott. Ettorre, il servizio sociale, sempre più incentra il suo lavoro prioritario nel recupero delle competenze genitoriali come priorità e centralità della vita affettiva del minore in età evolutiva. Si vuole recuperare il senso umano con la formazione affettiva fatto di dimensione emotiva, di sentimenti ed equilibri. Le famiglie contemporanee in trasformazione pongono in seconda linea i bambini e le loro emozioni. Si registrano famiglie conflittuali, silenti ed incapaci di entrare in relazione con i figli, narcisistiche, esigenti, violenti, devianti, ricostituite o separati in casa. Questi modelli già strutturati, pone il servizio sociale in grande movimento a generare recupero comunicazionale e gestione condivisa dei figli. E’ tempo, perciò di educare i genitori prima di esserlo e di recuperare il concetto di famiglia prima di diventarlo.

In questo senso, l’approccio ecologico e lo studio dell’habitat naturale, vuole misurare lo sviluppo umano tra esiti di sviluppo ed influenza di comportamento per intervenire a priori in toto tra le sinergie sociali in campo volti a promuovere modelli di azioni proattive. Sia nei microsistemi famigliari ( relazioni, ruoli, attività) che nei mesositemi ( qualità delle relazioni, influenze etc.) ma anche negli esositemi ( esperienza esterna del bambino e non interna) e nei macrosistemi (mondo delle idee, valori rappresentazioni di vita, orientamenti) per riconoscere quell’interazione dei principali bisogni del bambino.

Dopo l’interessante intervento del Dott. Massimiliano Ettore, ha fatto seguito la relazione della Dott.ssa Silvana Di Filippo (Asl di Teramo, Presidente del Consiglio Regionale di Disciplina) che ha soffermato l’attenzione sul “lavoro di rete tra prevenzione e comunicazione nel servizio sociale e nella deontologia professionale”. In particolare ha evidenziato come il servizio sociale contemporaneo sia dinamico e dromologico in continua evoluzione ponendo le basi verso il cambiamento attraverso i fondamentali saperi professionali: sapere, saper essere, saper fare, saper far fare, saperi condivisi in un saper divenire. Ha soffermato l’attenzione sui processi dimensionali nel servizio sociale ed in particolare nella prevenzione per incontrare gli altri stando “ad sum”( accanto ), ricordando il Codice Deontologico dell’Assistente Sociale, Titolo II – Principi- Art. 6), approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine (Roma, 6 aprile 2002) e mostrandone il filo indicatore della prevenzione anche in relazione alla legge Istitutiva sui Consultori Familiari che anticipa il lavoro integrato in questo specifico spazio. Ha sostenuto con determinazione come il servizio sociale, in questo senso, incentri principalmente il suo intervento a favore del singolo, del gruppo e della collettività in termini glocalistici, ovvero pensando globalmente e agendo localmente per attivare l’azione di empowerment. Ha evidenziato, però, come nella società attuale i nuovi problemi aumentino e il personale diminuisca con il negato affiancamento di nuovi operatori ai vecchi desiderosi invece di trasmettere eredità esperienzali. Che l’attuale società mostri necessità emergenti spesso accolte da qualunque servizio e che anche un istituto datato per la prevenzione come il Consultorio Familiare, si trovi ad esercitare il ruolo di “Pronto Soccorso Sociale”. Ha posto in risalto le azioni interdisciplinari attraverso la coscienza, la conoscenza, la scienza e la sapienza. Ha evidenziato come il Servizio Sociale aiuti le persone ad aiutarsi e come nel concetto di rete il principio si ribalti in quello di aiutarsi ad aiutare. Ha spiegato come il lavoro di rete sia governato dalla fusione dell’Art. 22 della Legge 328/00 con l’Art. 38 del Codice Deontologico. Ha sottolineato l’importanza della co/formazione e della supervisione, del modello partecipativo e del modello paritario, dello spazio e della spazialità nel servizio sociale circolare e nella prospettiva trifocale ed ha concluso che per sviluppare il lavoro di rete, attraverso la modalità integrata ed inclusiva, occorre perseguire un’ azione sociale di sinergia dove è necessario camminare su di un circuito in cui non c’è più il singolo intervento ma interventi congiunti.

A seguire, c’è stato la volta dell’intervento della Dott.ssa Maria Grazia Galioto (Azienda Speciale Multiservizi “Chieti solidale”, Segretaria del Collegio Territoriale di Disciplina sez. A) che ha focalizzato l’attenzione sull ‘assistente sociale nel coordinamento dei servizi sociali domiciliari. In particolare ha esposto l’importanza della valutazione dell’entità del bisogno degli assistiti e della definizione degli obiettivi nel progetto di cura domiciliare. Ha evidenziato l’importanza dell’ottimizzazione delle

risorse a garanzia degli utenti e dei loro bisogni, la promozione e la coesione dei servizi sociosanitari del profit e del no profit.

L’intervento successivo, proposto dalla Dott.ssa Laiza Di Berardino (Asl di Pescara) su: “Valutazione Multidimensionale dalla complessità dei bisogni al Piano Assistenziale Individualizzato, mostrando gli interventi innovativi dei bisogni sociosanitari” ha mostrato uno scenario complesso in cui il mondo del sociale deve rispondere tempestivamente con mezzi ancora difficoltosi. Tuttavia, ha chiarito competenze e professionalità dell’Assistente Sociale che attraverso il PAI raccoglie e descrive in una logica multidisciplinare , la valutazione dei bisogni del paziente con lo scopo di dare avvio ad un progetto assistenziale e di cura, che ha come obiettivo principe il recupero ed il mantenimento dell’area delle autonomie e dell’autoefficienza.

L’intervento della Dott.ssa Valentina Bellafante (ASL di Pescara), su: “Ospedale, territorio e integrazione socio-sanitaria: il ruolo dell’Assistente Sociale in Sanità”, ha voluto ricordare come fin dal 1968 con la Legge Numero 132 sia stato previsto un Servizio Sociale in ambito ospedaliero in quasi tutte le nostre Regioni. Con la Legge 833/78 la presenza dell’Assistente Sociale viene strutturata, mentre nell’ottobre del 2010 viene approvato il documento del Ministero della Salute della professione dell’Assistente Sociale in Sanità che prevede nel Sistema Sanitario Nazionale la messa in rete di tutte le risorse presenti sul territorio al fine di garantire interventi integrati e sinergici svolgendone un ruolo di regia e facendosi promotrice di razionalizzazione. Altre normative hanno consolidato negli anni importanti scenari nel tentativo di rispondere alle richieste di salute nella società con una lettura multidimensionale dei bisogni considerandone l’unicità della persona in tutte le sue dimensioni. Ha esordio dicendo che siano necessari momenti di condivisione e confronto, di raccordo e di integrazione soprattutto quando l’oggetto d’intervento e di analisi è la persona umana. Ha sottolineato come il servizio sociale sia orientato a prevenire, ad affrontare e risolvere problematiche di natura sociale sia connesse che non allo stato di malattia operando in maniera traversale garantendo collegamento tra ospedale e territorio per la continuità delle cure ad hoc.

Dopo il Coffe break la ripresa dei lavori sono stati affidati alla Prof.ssa Eide Spedicato che oltre a coadiuvare la tavola rotonda del pomeriggio, ha accompagnato con definizioni appropriate e scientifiche sugli interventi programmati.

La relazione della Dott.ssa Francesca Scardigno (Dottore di Ricerca in Scienze Sociali), dal titolo: “ La formazione dell’assistente sociale per la programmazione locale e la valutazione dei servizi alla persona” ha posto in risalto l’importanza della formazione, della progettazione e della co/progettazione dell’Assistente Sociale, soffermando l’attenzione sia alla programmazione locale che alla valutazione dei servizi in favore degli utenti. Ha fornito chiari spunti ed elementi teorici e pratici. In particolare ha esposto la tematica legata alla pianificazione strategica e agli elementi empirici per l’attività professionale. Ha parlato della ricerca delle opportunità indispensabili ad un maggiore sviluppo di benessere armonico delle comunità locali attraverso l’uso proprio di strumenti idonei ad una innovata programmazione e valutazione dei servizi alle persone.

Seguita dalla successiva relazione del Dott. Viani Edoardo (INAIL di Chieti) dal titolo: “Il processo d’aiuto per i traumatizzati del lavoro-reinserimento sociale e lavorativo” che ha visto avvicendarsi di esperienze uniche e di grande professionalità. Il Dott. Viani, ha esposto come l’Assistente Sociale agisca in conseguenza a tale argomentazione proposta. Essa, infatti, svolge compiti di accoglienza e di presa in carico del paziente, anche con la promozione di sinergie del territorio, supporto e orientamento di ricerca di altre sedi competenti, uffici territoriali e patronati. Si occupa del reinserimento nel proprio ambiente di vita e nel sistema sociale e lavorativo dell’utente, si attiva attraverso una metodologia di intervento basata su una vision complessiva del soggetto-persona, tendenti sia alla considerazione delle lesioni funzionali del lavoratore che delle sue esigenze personali. In questo senso, attraverso il processo di aiuto realizza variegati interventi volti sia al recupero delle autonomie che mediante l’erogazione di dispositivi e ausilii tendenti all’abbattimento delle barriere architettoniche per il reinserimento della persona nel contesto familiare e sociale, facilitandone la ripresa dei propri ruoli sociali.

Sono seguite, altre relazioni da parte di:

Dott.ssa Isabella Bellinello (UtG – Prefettura di Chieti), con una relazione dal titolo: “ Il ruolo dell’assistente sociale in Prefettura”; della Dott.ssa Donatella Salerni (Comune di Chieti) con una relazione dal titolo: “ Il ruolo dell’assistente sociale nel segretariato Sociale: da garante dell’informazione a promotore dell’accesso nella rete dei servizi”. Dott.ssa Isabella Fusella (U.S.S.M. L’Aquila, sede distaccata di Pescara) con una relazione su: “ Giustizia minorile: il ruolo del Servizio Sociale nel processo di crescita degli adolescenti”. Le relazioni, tutte di estremo interesse si sono concluse alle ore 14:00 per la sessione antimeridiana con una ripresa dei lavori nella sessione pomeridiana alle ore 15:00 aperta dalla Presiede la Prof.ssa Giselda Antonelli e gli Interventi di docenti di Servizio Sociale di Università straniere: José Louis SARASOLA y SERRANO (Universidad “Pablo de Olavide” Siviglia) Cristina ISPASS (Universitatea “Eftimie Murgu” din Reşiţa – Romania) e Umberto Braccili (RAI Tg3 Abruzzo) con i contenuti del suo libro di storie sociali: “I mille Abruzzi da scoprire per stare meglio”. Le proiezioni di video delle storie raccontate, hanno permesso agli Assistenti Sociali di condividere momenti significativi come questo. Ha proseguito, poi, il Prof. Vincenzo Corsi (Presidente CdSM in Politiche e management per il welfare) con una relazione accademica su: “Sociologia e nuovo welfare”, seguito dal Prof.

Stefano Pasotti (docente Metodi e tecniche del Servizio Sociale) con una relazione dal titolo: “ Il welfare è ovunque. Identità e ubiquità del Servizio Sociale”. Accanto a questo intervento è seguito quello del Prof. Francesco Ferzetti (docente di Sociologia del Welfare) con una relazione dal titolo: “Servizio Sociale e panorama normativo”. Dopo il suo intervento, ha proseguito la Prof.ssa Giovanna Di Felice (PhD in Scienze Sociali) con una relazione dal titolo:” Servizio Sociale e tecnologie della comunicazione”. Ha proseguito il Dott. Marcello Impagnatiello (CT “Soggiorno Proposta” onlus) con una relazione dal titolo: “Dignità umana, welfare e lavoro sociale”. A seguire la scaletta interessante delle relazioni, c’è stato l’intervento della Dott.ssa Alessandra Giampiero (UEPE Pescara ) con una relazione dal titolo: “Il lavoro dell’esecuzione penale esterna e la restituzione alla comunità attraverso percorsi di giustizia ripartiva e di lavoro di pubblica utilità”. Infine, l’ultima relazione è stata affidata a Dario Recubini (Presidente ASP Pescara), Le ASP e i Servizi alla persona Presentazione dell’Associazione FUTUR AS degli studenti delle lauree in Servizio Sociale.

Le conclusioni formulate alle 18:30 circa dal Prof. Gabriele Di Francesco (Presidente CdSM in Servizio Sociale) con una relazione dal titolo: “Guardare al futuro. Aspettative occupazionali degli studenti di Servizio Sociale”.

La sala gremita delle più variegate professionalità in Servizio Sociale, ha restituito un fortissimo applauso che è riecheggiato nella sala dell’auditorium dell’Università accompagnato dalla consegna di una “Menzione Speciale” alla Presidente Dott.ssa Francesca D’Atri da parte di tutte le colleghe.

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