LE DROGHE E I LORO EFFETTI
Redazione- Nel 1806 il chimico francese Charles Seguin scoprì lo stupefacente oppio ( sostanza organica, presente in molte piante, dotata di intensa attività farmacologica e spesso tossica ) ,che contiene il 10% di morfina che varia a seconda della sua provenienza.
La morfina è più potente dell’oppio e ha un effetto molto rapido, perciò veniva usata nella cura dei feriti durante la guerra e dai chirurghi per l’amputazione degli arti. La sorte del drogato dipenderà dal modo in cui egli soddisfa “la sua passione”: se si accontenta di dosi modeste e regolari, la sua vita sociale verrà turbata solo marginalmente, mentre un grande morfinomane è destinato a precoce invecchiamento.
Nel 1898 in Europa il chimico tedesco Dreser , partendo dalla morfina svolse i primi esperimenti sull’utilizzo di una nuova sostanza che prese il nome di “EROINA”. I morfinomani presto sostituirono la morfina con l’eroina che era molto più efficace per alleviare il dolore delle malattie allora incurabili.
Nel 1928 il farmacologo L. Lewin scrisse: “ L’uso dell’oppio e dei suoi derivati in qualità di esilaranti narcotici è diventato ormai una grave calamità nella vita di alcuni popoli : a differenza dell’alcolismo, non si rileva al profano nei singoli individui, ma da alcuni decenni, e anche più dopo la guerra mondiale, incomincia a penetrare anche in strati della popolazione, che finora ne erano stati esenti. Il processo è diventato quasi una pestilenza, sicché i Governi si son decisi ormai a sradicarlo, essendo ad essi deputata la lotta contro le pestilenze. In Germania le cose non vanno, a tale proposito, meglio che negli altri paesi poiché tutto ciò che è nel dominio delle possibilità di azione dell’uomo, si pel bene, sia pel male, interessa ogni nato di donna. “
In parte dell’Europa vi fu una vera e propria attività clandestina in cui l’eroina veniva prodotta a Marsiglia e in Italia ( inizialmente di origine Libanese o Siriana ). Dopo alcuni anni il circuito illecito che, partiva dal famoso “Triangolo D’oro”, di cui facevano parte la Tailandia del Nord, parte della Birmania e alcuni territori del Laos, agevolò la diffusione di questa sostanza tra i giovani.
Gli Stati Uniti, riforniti dal Messico, contavano soltanto a New York circa 40.000 eroinomani. Questo dato era destinato ad aumentare di circa 8.000 unità all’anno, mentre in Gran Bretagna il numero raddoppiava ogni sedici mesi.
Dopo il 1979 chiusero molti laboratori clandestini e furono scoperte diverse reti commerciali per lo spaccio e lo smistamento della droga. Queste organizzazioni presentavano lo stesso sistema: i Francesi fornivano i tecnici, gli Italiani pensavano alle attività di coordinamento, assicurando l’approvvigionamento di morfina proveniente da Istanbul.
L’eroina è una droga pesante e ha un effetto potente poco ipnotico, determina impulsi violenti, ma non l’agilità intellettuale né la leggerezza di spirito tipica dell’oppio.
Chi è soggetto alla tossicomania si abbassa a qualsiasi sotterfugio, pur di riuscire a procurarsi una dose. Le donne arrivano addirittura a prostituirsi e gli uomini a essere complici di azioni criminose.
Un altro oppiaceo diffuso è la cocaina, ricavata dalle piante di Coca, le cui piantagioni sono diffuse in America del Sud. Inizialmente usata per scopi farmaceutici, ha un effetto eccitante: sopprime le sensazione , di sete, di fame, di freddo e di paura.
Ogni anno, gli esperti internazionali pubblicano voluminosi rapporti su questo argomento; l’ONU sollecita i vari stati a prendere misure energiche al riguardo.
Gli effetti della cocaina sono sensibilmente diversi da quelli dell’oppio e della morfina. Il cocainomane si sente forte, lucido, efficiente: ha bisogno di muoversi e di correre … ma ben presto la stanchezza lo assale, viene pervaso da una sensazione di apatia che culmina nell’angoscia e che lo porterà ad una nuova assunzione della sostanza. Presto queste allucinazioni coinvolgeranno anche l’udito, determinano uno strano senso di freddo ,formicolii diffusi, come uno stato di elettricità nel corpo e il comportamento del cocainomane assomiglia a quello di uno schizofrenico. Nel corso di circa dieci anni, subentra un decadimento totale: il colorito è pallido, l’organismo perennemente stanco e abulico, spesso vi è perforazione del setto nasale, che si accompagna a frequenti emorragie. La cocaina però, diversamente dall’eroina, non determina dipendenza chimica. L’interruzione dell’assunzione della droga non causa crisi di astinenza e può avvenire da un momento all’altro.
LE DROGHE PESANTI
Il 23 aprile 2004 una quattordicenne Californiana di nome Irma si trovava ad una festa quando le fu offerta una pillola di MDMA ( 3,4-metilendiosiamfetamina ) , uno stimolante sintetico, leggero allucinogeno, noto col nome di ECSTASY. Subito si sentì male, mettendosi a vomitare e contorcendosi per il dolore, ma i suoi amici, temendo di finire nei guai, rimandarono per ore di chiamare il 911, le diedero della MARIJUANA, pensando avesse delle virtù terapeutiche. Infine morì in ospedale cinque giorni dopo. I dottori affermarono che il cervello di Irma si fosse gonfiato per mancanza di ossigeno e che il cervelletto si fosse dissolto. A partire dal 2006, centinaia di americani si riuniscono in una “VEGLIA PER UNA PROMESSA MANCATA: RICORDARE COLORO CHE SONO MORTI PER DROGA” . Una percentuale enorme dei defunti è costituita da adolescenti o da giovani adulti a causa di eroina e cocaina. Uno studio condotto nel 2011 afferma che l’uso di Ecstasy è aumentato del 67% nei teenager. Questa droga chiamata anche “MOLLY” , potenzia gli istinti sessuali, rende più intense le emozioni e dà una sensazione di empatia con gli altri.
Gli effetti collaterali negativi dell’ecstasy sono: confusione, agitazione, battito irregolare, attacchi epilettici, disturbi del sonno, danni al fegato e al cervello. L’uso regolare di questa droga danneggia l’apprendimento e la memoria a breve termine, provocando anche danni alla maturazione di serotonina in via di formazione nell’adolescenza.
La ricerca ha dimostrato che il cervello adolescente esposto a questa sostanza subisce alterazioni delle sinapsi in tutti i sistemi, una diminuzione della serotonina aumenta il rischio di depressione e stress.
La conclusione di moli studi è che gli adolescenti sono vulnerabili a sostanze che agiscono sulla chimica del cervello.
La cocaina è uno stimolante, che induce un maggior rilascio di dopamina nel cervello adolescente piuttosto che in quello dell’ adulto. Due aree molto sensibili agli effetti di questa droga sono: il nucleo accubens e lo striatodorsolaterale . Queste due regioni cerebrali sono maggiori nei cocainomani adolescenti anziché negli adulti.
Altri stimolanti sono: le amfetamine e le metamfetamine che producono uno sballo di tipo euforico .
La tossicodipendenza degli adolescenti è perniciosa, se il periodo di consumo è lungo, il cervello risponde all’iperattività, riducendo i recettori dopaminergici, questa perdita significa meno stimolazione.
Un nucleo acubbens immaturo è più attivo di quello adulto e significa che gli adolescenti cercheranno automaticamente attività ad alto rischio e alta gratificazione, richiedendo poca fatica e massimo divertimento.
LE DROGHE DELLO STUPRO
Le droghe dello stupro sono una serie di sostanze psicoattive che ,vengono utilizzate per facilitare la violenza sessuale e danno effetti: dissociativi e possono, alla lunga,causare amnesia.
Sono solitamente somministrate alle vittime, insieme a cibi o bevande, senza che esse se ne rendano conto e i tipi più comuni sono: GHB che è utilizzata anche nella terapia dell’alcolismo, depressione clinica e insonnia; la KETAMINA è un farmaco anestetico per uso veterinario e umano, causa forti dissociazioni psichiche alterando la percezione della realtà; le BENZODIAZEPINE, sono farmaci usati per curare l’ansia, attacchi di panico e insonnia;
la SCOPOLAMINA è una sostanza inodore e incolore.