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“LA SCUOLA COME LA VORREI. LA VOCE DEI BAMBINI NEL SILENZIO”, L’ULTIMA OPERA DI FLAVIA TRABALZINI

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Redazione-La scuola che tutti noi vorremmo è una voce gridata da tutti i bambini che nella loro purezza e innocenza vanno oltre il silenzio delle istituzioni e di tutti coloro che hanno in mano il potere e che a volte non vogliono o non possono ascoltare. Questo il recente libro della Prof.ssa Flavia Trabalzi ni diplomata in Educatore di Comunità presso la facoltà di Pedagogia, ex Magistero di Roma e laureata in Scienze dell’Educazione, vecchio ordinamento presso la facoltà di Scienze della Formazione Uni Tre di Roma. Specializzata in Pedagogia Giuridica e in Gestalt-Counselling ha lavorato per anni nella formazione e supervisione del personale degli asili nido comunali e privati del Comune di Roma e di Porto Potenza Picena. Attualmente è insegnante nella Scuola Primaria “Ugo Bassi” di Civitanova Marche, dove ho svolto tirocinio e ho avuto il privilegio di averla come tutor nella mia esperienza diretta come maestra in formazione. Nel suo libro, molto apprezzato dalla critica, presentato in diverse librerie, scuole e biblioteche locali, evidenzia, come anche il

sottotitolo “la voce dei bambini nel silenzio”, che dovrebbero essere proprio i soggetti in primis della formazione e quindi i piccoli discenti a raccontarci la scuola come dovrebbe essere, per essere migliore. Sulla scia della pratica montessoriana la scuola dovrebbe essere un luogo o meglio una cabina di regia da cui ripartire per osservare, per imparare ad imparare ad ascoltare le emozioni degli alunni e le nostre emozioni che dicono tutto quello di cui abbiamo bisogno per insegnare. Come dice la canzone di Tony del Monaco del 1968 “ ci sono cose nel silenzio che non m’aspettavo mai ed, improvvisamente, ti accorgi che il silenzio ha il volto delle cose che hai perduto…” e queste cose sono proprio quelle del bambino che è dentro di noi, che è cresciuto, ma che ha pur sempre un indole fanciullesca. La scuola come la vorrei è una palestra attiva di presenza, di umiltà e di umanità che nessuna sofisticata metodologia può sottovalutare. Ho moltissimo apprezzato questo libro: mi ha aperto nuove “finestre” sul mondo e soprattutto

sul mio prossimo futuro professionale.

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