INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ALESSANDRA HROPICH AUTRICE DEL LIBRO “LA FELICITA’? VE LA DO IO!”
Redazione-Incontriamo la scrittrice Alessandra Hropich, autrice di diversi libri di storie vere, tra cui, La felicità? ve la dò io!
Alessandra, un’ autrice che inizia raccontando una storia forte come quella di un mostro, come fa poi a pensare di scrivere un argomento tanto diverso come la felicità?
Risposta: La felicità deriva da un certo stile di vita e di pensiero, per essere felici non basta volerlo, serve la volontà si ma soprattutto un pizzico di autocritica. Dal momento che ben poche persone hanno la consapevolezza di sbagliare in diverse occasioni della vita, è naturale che queste persone si ritrovino poi ad accumulare errori su errori, sofferenze su sofferenze, senza mai fare un mea culpa. Quindi, il passo successivo di ogni persona che sbaglia sarà quello di trovare un colpevole, questo atteggiamento non è di aiuto ma fa accumulare solo tanta rabbia nelle persone e la rabbia può portare anche a diventare mostri. La felicità è un argomento molto vicino alla mostruosità, un mostro non è una persona felice, una persona felice possiede un minimo di autocritica o impara a procurarsela perchè aiuta sempre ad evitare il ripetersi di errori simili. La felicità e i Mostri sono argomenti complementari.
Da quanto scrivi e cosa pensi di offrire a chi legge i tuoi libri?
Risposta: Scrivo da tanto, da circa quindici anni, oggi amo scrivere, un tempo, lo detestavo.I miei libri, raccontando le mie ed altrui cadute, le mie gioie arrivate con piccoli cambiamenti e mai dal cielo, sono libri che illustrano la vita nel vero senso della parola, sono libri che aprono la mente su astuzie ed accorgimenti che io stessa ho imparato solo rendendomi conto dei miei errori. Io sono una persona molto autocritica ma anche critica verso la società che rappresenta un teatro a cielo aperto da cui io prendo ispirazione continua, nel bene e nel male.
Com’ è cambiata, se è cambiata la tua vita da quando scrivi?
Risposta: Dal punto di vista professionale, la mia vita è molto cambiata perchè ricevo continue richieste di intervenire in convegni, dibattiti, interviste su argomenti sociali, quindi sono soddisfatta. Mentre i vicini e conoscenti sono molto inquieti da quando hanno iniziato a vedermi su alcuni giornali o in radio. Le persone che conosco non accettano di avere una scrittrice che indaga la vita altrui, perchè, diciamolo, io sono una persona che fa una specie di radiografia al prossimo e, solo dopo averlo conosciuto davvero bene, allora posso parlarne nei miei libri, questo non piace ovviamente alle persone che sanno di non avere una vita idillaca. Posso dire che nel mio secondo libro sulla felicità, ho raccontato anche fatti poco edificanti di persone molto vicine.
Pensi che la felicità sia una conquista per tutti?
Risposta: Assolutamente si. Non esiste ceto sociale o età per essere felici. I più giovani sognano di più, talvolta mentre i meno giovani sono più angosciati e privi spesso di fiducia. Ma tutti possono essere felici e dare un senso alla propria vita.
Cosa può insegnare il tuo libro?
Risposta: Insegna a vivere, cercando di eliminare i problemi e tutto quello che nuoce alle persone. Un libro con tanti consigli utili a tutti.
Per concludere, ritieni la società odierna felice?
Risposta: Assolutamente no. La ssocietà desidera la felicità ma non sa procurarsela a causa di scelte sbagliate e ad uno stile di vita altrettanto non idoneo.I miei consigli al termine di ogni capitolo sono di assoluto aiuto proprio per evitare errori grossolani
che la società commette sempre.
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