L’ALTO COMMISSARIO DELLE NAZIONI UNITE ATTACCA LA POLITICA UE E IL PIANO MINNITI: LA DENUNCIA IN UN LIBRO
La giornalista Flore Murard-Yovanovitch denuncia la «la guerra ai migranti» in atto nel Mediterraneo: «è pianificata dai governi dei paesi mediterranei con il placido benestare dell’Europa»
Redazione-C’è un abisso, una faglia tra Africa ed Europa, dove migliaia di migranti stanno scomparendo ieri e oggi. Fatti sparire. Presi a tenaglia tra due fronti: gli abusi e i conflitti nei paesi di origine e i muri europei. Questa frattura e la guerra ai migranti, è al centro dell’ultimo libro della giornalista e studiosa francese Flore Murard-Yovanovitch, esperta di questioni migratorie. Un libro più che mai attuale.
Come è stato possibile arrivare al Codice Minniti dell’estate 2017 e violare così impunemente il principio del soccorso a mare? Chiudere la rotta libica, leggittimare la strage e la detenzione dei migranti in piena Europa del 21esimo secolo? La svolta epocale del 2017 è l’atto conclusivo di una strategia europea di lungo corso in tema migratorio: bloccare i migranti e i profughi a tutti costi. Tra questi, respingerli o trattenerli per anni negli hotspot o nei lager libici, purché l’imbarazzo degli sbarchi si allontani il più possibile dalle nostre coste. Dopo la sospensione di Mare Nostrum, l’Italia si è trasformata nell’alfiere più combattivo di questa strategia, firmando accordi bilaterali con alcuni paesi africani, per bloccare e trattenere i migranti alle partenze. Le consequenze? L’incarcerazione o la sparizione di massa di migliaia di persone in fuga, in mare e nel deserto.
L’odierna guerra dell’Europa ai migranti, pianificata da anni, si sviluppa su due fronti: la politica dei respingimenti, da un lato, e, dall’altro, una politica di spostamento dei confini europei nel cuore dell’Africa e dei Balcani, attraverso una serie di accordi con alcuni regimi dittatoriali , cui si delegano torture e respingimenti.
L’abisso svela le conseguenze di questo passaggio geopolitico e da un nome al processo storico in corso: «la guerra al soggetto migrante». Questo libro è anche un grido di allerta contro la progressiva cristalizzazione in Europa di un nuovo Fascismo della Frontiera, che entra in una pericolosa risonanza con la riemergenza della xenofobia e del nazionalismo di estrema destra cui si assiste in molte elezioni europee.
Esiste un modo per combattere questa deriva? Sì, e sta nel trasformare la cronaca in testimonianza e poi in memoria, e da lì in Storia. L’abisso è la terza parte, conclusiva, della trilogia “Piccolo mosaico del disumano”, cominciata da Flore Murard-Yovanovitch nel 2009.
L’AUTRICE. Flore Murard-Yovanovitch è scrittrice e giornalista nata in Francia. Laureata in Storia, ha lavorato dieci anni per le Nazione Unite e per diverse Ong nei Paesi del Sud del mondo. È autrice di Derive (Stampa Alternativa, 2014) e La Negazione del Soggetto migrante (Stampa Alternativa, 2015),