“L’ARDIRE DI PEGASO” DI ALESSANDRA DELLA QUERCIA
Redazione-Il pensiero elevato e nobile è il cibo di cui si nutre chi vive di pane e straordinarie emozioni. Chi si accontenta di idee ritrite e stantie si sazia anche dell’inconsistente.Il pensiero, per volare in alto, deve necessariamente svincolarsi da inutili barriere mentali e aprirsi alla totalità dell’Oltre, senza farsi limitare o scoraggiare dai pregiudizi imperanti nella società.È solo allora che si può godere appieno dell’ineguagliabile bellezza del cielo.Questo è il concetto essenziale che ho cercato di esprimere nella mia poesia “L’ardire di Pegaso”.
L’ardire di Pegaso
Aspra e insidiosa
quella cima che hai dovuto scalare
ingoiando frammenti di pareti sfregiate
dall’indifferenza di folle intimorite
da un’anima diversa
osteggiata e sommersa
da condanne ingiuste
di una società non disposta
ad accogliere ciò che si distacca
dalla convenzione imposta.
A te non bastava una pelle normale.
Avevi bisogno di ali per poterti elevare.
Così hai deciso di volare
laddove gli altri nemmeno osano immaginare.
AUTRICE: Alessandra Della Quercia – Atri (Te)
Poesia segnalata nell’ambito della XXI Edizione della Selezione di Poesia “Giuseppe Porto”.