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LA STRATEGIA DEL TERRORE O DELLA TENSIONE: L’ARTE PSICOLOGICA DELLA CONSERVAZIONE DEL POTERE

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Redazione- Il Dott. Romandini, in questo articolo, da esperto psico-sociologo spiega i meccanismi della ”strategia della tensione” che , negli anni settanta, si è affermata con forza nei movimenti estremistici: basti ricordare la strage di piazza Fontana del 1969 ad opera di terroristi di estrema destra a cui l’anno dopo risponderà il terrorismo di sinistra con la nascita della “Brigata Rossa” che, in seguito, prenderà il nome di Brigate Rosse legate all’estremismo di sinistra:<<

  • Il metodo della Strategia della tensione era il confezionamento di attentati stragisti congegnati in modo tale da farli apparire ideati ed eseguiti da membri di organizzazioni dell’estrema sinistra o dell’estrema destra,

oppure tramite lo sfruttamento mediatico di attentati effettuati da normali terroristi.

  • Il disordine sociale, l’instabilità, la minaccia e il terrore sono i mezzi con cui, dietro le quinte del potere, per anni, un coacervo di forze manipola ed esercita il controllo.
  • La Strategia della Tensione, quindi, come un apparato perfettamente intercambiabile di uomini – per lo più servitori dello Stato e loro accoliti – al servizio di un’idea precisa:
  • la conservazione del potere rispetto a qualsiasi forma di cambiamento.

Noam Chomsky
il primo a scoprirle e renderle pubbliche

Nato a (Filadelfia7 dicembre 1928) è un linguistafilosofo e teorico della comunicazione statunitense. Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo.

  • l 16 aprile 2004 ha ricevuto la Laurea honoris causa in Lettere dall’ateneo fiorentino, “quale riconoscimento allo studioso eminente nel campo delle scienze del linguaggio e delle capacità cognitive e all’intellettuale da sempre impegnato in difesa della libertà di pensiero”.
  • Il 1º aprile 2005 ha ricevuto la Laurea honoris causa in Psicologia dall’Università di Bologna.
  • Chomsky è anche molto noto per le sue prese di posizione politiche, nelle quali ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d’informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e militarista delle amministrazioni USA, da Roosevelt in poi (American power and the new mandarins 1969, At war with Asia 1970, Human rights and american foreign policy 1978).
  • Il meccanismo attraverso cui si attua questo livellamento, è costituito dalla “fissazione delle priorità”: esiste un certo numero di mezzi di informazione che determinano una sorta di struttura prioritaria delle notizie, alla quale i media minori devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle risorse a disposizione. Le fonti primarie che fissano le priorità, sono grandi società commerciali a redditività molto alta, e nella grande maggioranza sono collegate a gruppi economici ancora più grandi.
  • L’obiettivo è quello che Chomsky definisce come la “fabbrica del consenso“, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica.

“10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media ,
a vantaggio della politica e la finanza.

  • 1- La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, la quale consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, tramite un profluvio di distrazioni e informazioni insignificanti.

  • 2 – Creare problemi e poi offrire le soluzioni 

Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”.

Si crea un problema per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.

  • 3 – La strategia della gradualità

  Per fare accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente per anni consecutivi.

E’ così che condizioni socio-economiche radicalmente nuove furono imposte durante gli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

  • 4 – La strategia del differimento

  Un altro sistema per fare accettare una decisione impopolare è presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo la accettazione pubblica immediatamente, per una applicazione futura.

E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. In primo luogo perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi alla idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento. 

  • 5 – Rivolgersi al pubblico come a un bambino

Gran parte della persuasione diretta al grande pubblico adopera discorsi, argomenti, personaggi e intonazioni particolarmente infantili, come se lo spettatore sia una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. 

  • 6 – Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

  Sfruttare la emozione è una tecnica classica per provocare il corto circuito della analisi razionale e del senso critico dello individuo. Inoltre l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso allo inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure, compulsioni, o indurre comportamenti.

  • 7 – Mantenere il pubblico nella ignoranza e nella mediocrità

Fare in modo che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori.” 

  • 8 – Stimolare nel pubblico una compiacenza verso la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere alla moda essere stupidi, volgari e ignoranti. 

  • 9 – Rafforzare l’auto-colpevolizzazione

Far credere all’individuo che sia soltanto egli il colpevole delle proprie disgrazie, a causa di una insufficiente intelligenza, capacità o impegno.

Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, tra i cui effetti vi è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione! (eccome se è possibile, una rivoluzione senza azione … – n.d.A.) 

  • 10 – Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Grazie a biologia, neurobiologia e psicologia applicata, il “sistema” gode di una conoscenza avanzata dello essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune meglio di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo sugli individui maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso>>.

Dott. Riccardo Romandini

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