Ultime Notizie

“BIANCA” DI BARBARA GIULIANI AL PREMIO STREGA POESIA – DI VALTER MARCONE

0

Redazione- “Bianca”è la silloge di Barbara Giuliani edita da NEO Edizioni è candidata con altri centotrentacinque poeti alla prima edizione del Premio Strega poesia .

Delle poesie raccolte in questo volume dal titolo “Bianca” scrive Gianluca Garrapa in Satis Fiction.eu “Bianca è l’ultimo lavoro di Barbara Giuliani edito da Neo ed. nel 2022 e raccoglie poesie intorno a quella distanza dall’altro che compone la quotidianità. La versificazione è libera e spesso cede il passo a tentazioni di flusso narrativo che però restano nell’ambito del poetico. Invertendo parole, utilizzando la pagina come campo di soluzioni in cui lo scritto sembra ambire a

uscire, sbordare dal limite del foglio, o a coprirlo con un ossessivo TUTUTUTUTUTUTUTUTUTUTUTUTUTU. Il corpo si presenta nella radicale solitudine di un organismo poietico inscritto nelle norme spesso accettate per quieto vivere, per conformazione dell’abitudine, per conformismo. Giuliani crea canali sotterranei tra le cose, e le inverte per guardare meglio la radice del paradosso esistenziale. È nel «fondosotto» e non nel sottofondo delle cose che si annida il desiderio. Desiderio contro la legge. «Candela di una»: si contorna il vuoto della cosa scritta e se ne muta la direzione. La tendenza a cambiare il mondo è la mutabilità della scrittura. Situazioni iperreali che Giuliani trasforma in un clima simbolico affidandosi a una scrittura impregnata di humor nero e di sottile lavorio sul suono linguistico.”

Intervistando poi Barbara Giuliani le domanda : “La mancanza non è la distanza che ci unisce, ma la vicinanza che ci separa.» Nella tua scrittura il tema è il quotidiano, per così dire, il rapporto con l’altro, ma il linguaggio lo sviscera e lo altera in suoni e forme che è come fosse il nostro primo quotidiano: che lavoro hai fatto sul linguaggio per straniare e capovolgere le prospettive della visione poetica di Bianca?”

La risposta “Il lavoro, nella sua declinazione intellettuale, per me è stato quello di leggere narrativa, che nella scrittura può sembrare una forma passiva di produzione/prodotto, ma che invece ne esalta il risultato. La prosa permette di sviluppare e chiarire azioni, luoghi, gli stessi personaggi, essa è la massima espressione della descrizione. Questo mi ha concesso di portare ciò in poesia, con le dovute modifiche, allineamenti e misure prese al millimetro nei confronti della parola. Ho praticamente imboccato un senso unico contromano, o forse manocontro, per raggiungere il mio obiettivo poetico “

«ho brullato il mio corpo

teso compatto adirato

alterato nei chiari

collaboro con una rivista di preghiere laiche

celebro simulacri di donne rifatte e

in barba alla mia disperazione

trito mandorle per insalate da fotografare.»

Questo è un estratto da le fauci della mia figa si sono arrese: la tua scrittura è diretta e singolare allo stesso tempo, fotografica ma misteriosa, colpisce nel fondo della verità ma non lesina incursioni nello humour noir. C’è sempre, nella tua condivisione, un fattore soggettivo: che ruolo ha, secondo te, la poesia con il desiderio e con il corpo? e con l’umorismo macabro?

Bianca è il desiderio di una relazione, nel senso più ampio del termine, stabile nel tempo, che non avviene, non si manifesta o che non regge il colpo del tempo e delle situazioni in cui è immersa. Questo meccanismo ha come ingranaggio il corpo, la materia, la sostanza primordiale che accomuna ogni essere vivente e il sentimento che olia tutto è l’umorismo macabro. Possiamo ridere senza darlo a vedere, proiettando di noi la parte più crudele che la vita ci riserva.

Fin qui parte integrale dell’intervista alla Giuliani che continua però con una specie di resocnto a temi delle composizioni contenute in “ Bianca”. La morte, il collasso familiare, la fine di una relazione ,lo smarrirsi dentro casa. Insomma cose che toccano la vita di ognuno, cose probabibili e cose improbabili nel mondo della Giuliani che afferma senza mezzi termini :

«moriamo per contornare questa esistenza,

pubblicarla, concimarla e darle un verbo agricolo

che non sia arare.»

Poi in quel mondo di versi , messi sulla carta l’uno dopo l’altro a comporre una silloge ci sono i luoghi, le cose quotidiane, che ci aiutano ad andare avanti, che spesso rappresentano un “viatico” per non scomparire anche se moriamo . In un eterno ripetersi , vorrei dire quasi in un eterno divenire che è poi forma e sostanza di quello che si percepisce entrando nella dimensione della Giuliani :

«non vorrei usare la parola anima

per non scadere in una prosa non reggibile allo

sconforto di non trovare il pane alle venti di sera di

una domenica, vorrei scrivere californiana, ma io la

california l’ho vista solo nei film.»

Una narrazione che sta a metà tra la prosa poetica e la poesia di un mondo che per la Giluani si riduce a : “ Un matrimonio laico, una macchina con motore ibrido, il set sale e pepe, una coppia di racchette da ping pong, un paio di calzini spaiati, un piatto di vitello tonnato. Sono complementari agli antipodi, sono il mio Zenith e il mio Nadir, la mia atletica leggera. Non le contemplo scisse, divise, disgiunte, disunite, disassemblate, ma incastrate nello stesso organismo letterario. Non mi muovo senza entrambe.”

«inseguo ideale maschio

alto apri portiera pagatore di cene a candela di lume

figlio di una madre che non ha mai partorito.»

Con inversioni come per esempio fondosotto, terrasotto, zerosotto, candela di lume, che poi in definitiva sono un continuo risalire una china. Quella che ci offre la possibilità di riuscire a rivedere qualche stella. Anzi molte stelle come quelle contenute in “Bianca”

Ma Barbara Giuliana sempre a proposito di Bianca su fb dice :

“La Giuliani dicono sia eccessiva come personaggio. Se penso ai grandi poeti, lo sono stati tutti, ognuno nel proprio. Io per esempio sono troppo alta .Questa è la poesia in cui un ferro da stiro può dire cose.

il baccalà di madonna verona

la mia vista assolata

assolta

in questa piazza di collina marina,

stento a respirare, trattenere

la cartolina, i grilli muoiono

su arbusti incendiati, a tredici passi

da me, un uccelletto smagrito

tenta il volo guardando a nord.

la direzione presa, intra,

clave o bestia, ammalami

in questa giornata, torrido il buio

e vedremo insieme per la prima volta

come realizzare un triangolo isoscele e

non sapere cosa farne.

ci guardiamo la punta

dei piedi per non demolire

l’ombra dell’altro.

chiudi le orecchie, atterriamo

nel dirupo di carne domestica.

mondo cane

jacobina bienebol

tu non sai nemmeno chi sia

lascia condurti in questo vicolo desolato,

di umore, un punto geografico trasformato

in essere umano, il capovolgimento di un senso

frullando ingredienti a caso.

vorrei sole cuore amore,

baccalà, in fondo

mi manca il baccalà, non

vorrei altro che baccalà,

baccalà

baccalà

baccalà

baccalà

baccalà

pagine intere di baccalà,

stramilioni di quintali di baccalà.

nel nostro frigo ci sono ventotto scatole di sale marino grosso.

non nevicherà sotto il balcone, non andremo a verona, non avremo un pezzo da cinque euro nel portafoglio, e spezzeremo una caramella in due. dimenticheremo il baccalà, così come abbiamo perdonato il ferro da stiro acceso per tre giorni. madonna quanto mi manchi.

Barbara Giuliani

Bianca – NEO Edizioni

#premiostregapoesia2023

La silloge Bianca di Barbara Giuliani dicevo in apertura di questa riflessione è tra i libri candidati alla prima edizione del Premio Strega poesia ,135 titoli in tutto , 135 poeti e poetesse del nuovo mondo della poesia contemporanea , attuale, quella che si fa tutti i giorni nei recital, nelle performance, dentro le piazze, sopra gli autobus, in treno e comunque dentro un mondo che a volte “ assomiglia “ a quello della Giuliani e altre volte proprio no. Completamente diverso, ferocemente diverso , che dissente da quel modo di offrire lo sguardo per aprire squarci di sguardi trancianti su brutalità come la guerra, la povertà, le diseguaglianze, le ingiustizie. Anche se poi in realtà anche queste realtà stanno dentro quei versi di quei poeti, forse camuffate ma pronte a buttare fuori il loro respiro in un affanno di vita e di morte che bisogna saper cogliere e si coglie benissimo solo a volerlo.

.

Sul sito del premio Strega si legge:

“Nella sede della Fondazione Bellonci sono stati resi noti, alla presenza del Comitato scientifico, i libri proposti per la prima edizione del Premio Strega Poesia. Per celebrare la Giornata mondiale della Poesia, al termine dell’annuncio Sergio Rubini ha letto una selezione di versi di autrici e autori del Novecento e contemporanei ispirati all’inizio della primavera e alla rima fiore/amore, «la più antica, difficile del mondo» (Umberto Saba). Durante la lettura l’illustratore Alessandro Sanna si è esibito in un live painting.

Il Premio Strega Poesia nasce per dare visibilità alle diverse esperienze di scrittura poetica, che meritano tutte ascolto e rappresentazione, segnalando la produzione italiana di più alta qualità letteraria e significato nel mondo contemporaneo. La scrittura in versi è in un momento di grande vivacità e fermento come dimostrano alcune recenti raccolte poetiche diventate long-seller, il moltiplicarsi di reading e spettacoli di poetry slam e la nascita e il rinnovamento di collane dedicate. I social network, infine, sono diventati un vasto terreno di condivisione che genera veri e propri casi letterari, seguiti anche dal pubblico più̀ giovane.

Concorrono alla prima edizione 135 libri, tutti pubblicati tra gennaio 2022 e febbraio 2023. Alla scadenza del 28 febbraio scorso, gli editori hanno proposto 120 titoli, uno per ogni editore, ai quali si sono aggiunti 15 titoli ulteriori richiesti dal Comitato scientifico, composto da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Valerio Magrelli, Melania Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi, Enrico Testa e Gian Mario Villalta.

Spetta ora al Comitato scegliere i cinque libri finalisti, che saranno annunciati il 19 maggio al Salone del libro di Torino. Alla fine del mese di aprile verrà resa nota una prima rosa di titoli che accedono alla selezione della cinquina. Un’ampia giuria composta da personalità della cultura determinerà quindi l’opera vincitrice. Il premio verrà assegnato il prossimo 5 ottobre, a Roma, presso il Tempio di Venere e Roma all’interno del Parco archeologico del Colosseo.

La cinquina sarà ospite in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura. Queste le tappe: 27 maggio, 38° parallelo, Marsala; 3 giugno, Cervo Ti Strega, Cervo; 14 luglio, Museo MAXXI, L’Aquila; 13/17 settembre Pordenonelegge, Pordenone.

Il Premio Strega Poesia è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con BPER Banca e il Parco archeologico del Colosseo, media partner Maremosso, sponsor tecnico IBS.it. (1)

Barbara Giuliani , ha però nei suoi modi di essere, accenti veramente coinvolgenti, come quelli che leggo sempre sul suo profilo fb anche perchè, l’ho conosciuta in occasione dei recital de La Compagnia dei poeti di L’Aquila quando è stata con noi per leggere alcune sue poesie , e ritengo i suoi versi, come dicevo in altra sede, una delle strade possibili del futuro della poesia .

Una Giuliani che all’apparenza sembra affermare cose fuori dal comune ma che in realtà poi sono cose comunissime come per esempio la sua invocazione : “L’anno gentile prevede anche scrivere a una persona dopo quasi dieci anni, come se il tempo non fosse mai esistito. Non è mai troppo tardi per le buone abitudini. Stasera se non hai un cazzo da fare, scrivi a qualcuno che ti manca, a qualcuno a cui hai pensato di scrivere, ma non lo hai fatto per timore di non avere una risposta, a chi vuoi dire qualcosa da tempo, scrivi un semplice “ciao”. “

Una esortazione che è anche quel grido d’amore suo generis di cui è capace la Giuliani. Insieme ad un altro progetto “ Lettere d’amore” un documentario in cui la poesia la porta in un reparto di rianimazione a sfiorare la vita e la morte nel nome dell’amore .

Lettera per Amore, a Chieti un documentario in Rianimazione .Promosso da associazione HUB-C, riprese al via il 14 febbraio . Secondo L’Ansa ; “Non solo una testimonianza della giornata del 14 febbraio, ma anche e soprattutto un vero e proprio momento di ascolto, in cui le immagini sono “capaci di riportarci a riconoscere l’altro come uguale a noi”. Queste le finalità del documentario “Lettera per Amore (cerchiamo le parole)”, le cui riprese, con gli operatori del Reparto di Rianimazione e Terapia intensiva dell’ospedale ‘Ss Annunziata’ di Chieti, prenderanno il via nel giorno di San Valentino. L’iniziativa è promossa dall’associazione HUB-C cultura luoghi persone presieduta da Giovanna Romano. Protagonisti del documentario saranno il primario, i medici, gli specializzandi, gli infermieri e gli Oss del reparto, che dovranno rispondere alle domande della poeta pescarese Barbara Giuliani, scelta per Lettera per Amore 2023. Al centro del lavoro c’è proprio il concetto di amore. “Rianimare vuol dire dare una nuova vita” e ancora “la Rianimazione è il luogo della speranza, è il luogo dell’amore”, afferma il primario del reparto Salvatore Maggiore, perché la relazione che si crea fra gli operatori e i degenti apre di nuovo il malato al mondo. Il documentario, tra l’altro, sottolineano i promotori, ha lo scopo di “riportarci a riconoscere l’altro come uguale a noi. La presenza della telecamera – aggiungono – sancisce questa relazione e ci immerge in un universo semantico condiviso, quell’insieme di luoghi comuni all’interno dei quali gli uomini si scambiano continuamente le loro esperienze, e le emozioni da individuali diventano collettive”. (@valerio Spezzaferro, documentarista,Marzio Santoro , Fotografo,@Andrea Rocchetti fonico,PH Marzio Santoro)

Una Barbara Giuliani con la voglia di iniziare le giornate per esempio con la lettura di questa poesia di Silvia Maria Molosini :

Tu che hai detto al ragazzo che non aveva senso la colpa

e trattenuto tra le spire sgangherate di un

anarcoide

ti sei lavato e le mani e l’hai babbionello

messo in incastro e bagnato

nel latte sporco

pensa a quei padri che tritano la storia del loro minore

per la poco carne che deriveranno

pensa all’inganno del sapere presunto

tu che hai detto al ragazzo che non centrava pensare

calco di sputo come se fosse

giusto

tutta moina nega

sborra l’insulto.

E cosa gira in quella fede cristica riguardo il niente

se mai hai visto qualche cosa che sola

apparisse, mongola

cambogia

zoccoli nel tuo scaraventare demente

tu che hai detto al ragazzo che la cattiva coscienza-noi

è un praticabile

nel tutto marcio e esercitati al tropo

ma troppo pochi giochi

su piani che marciscono per stare

a nessuna struttura ondivanti: mi ricordo di te quello

che stavi dritto su qualcosa di storto.

.2/12/2012 => variante 13/02/2013

Proseguendo poi nella giornata : “Oggi fate finta a un certo punto della giornata di pensare ai cazzi Vostri e fatelo pensando a Sylvia Plath e Amelia Rosselli” .

Chissà. Un buon consiglio. Potremo farlo anche noi .

(1)I titoli selezionati per la della prima edizione

  1. Fabiano Alborghetti, Corpuscoli di Krause, GCE
  2. Antonio Alleva, Cronache di fine occidente – La collina del Dingh, Puntoacapo
  3. Cristina Alziati, Quarantanove poesie e altri disturbi, Marcos y Marcos
  4. Giambattista Anastasio, Tutto è incontro, La Gru
  5. Marzia Badaloni, Sacchi di sale marino, L’inedito
  6. Francesco Basso, Poesie di domani, L’Eco della Riviera
  7. Matteo Belgio Belgiovane, L’arte della prospettiva, Edizioni WE
  8. Amato Maria Bernabei, Nel segno che l’artefice ha pensato, Valentina Editrice
  9. Vinicio Bernardi, Cammin facendo, Macchione Editore
  10. Lelio Bonaccorso, Fiori di vento, Smasher
  11. Maria Concetta Borgese, E nulla è più, La Notizia
  12. Silvia Bre, Le campane, Einaudi
  13. Imperatrice Bruno, Volontà nobili, Nulla Die
  14. Sandro Buoro, La pietra sul tempo, Latorre
  15. Marcello Buttazzo, Fra le pieghe del rosso, I quaderni del Bardo
  16. Antonio Bux, Gemello falso, Avagliano
  17. Ferdinando Camon, Son tornate le volpi. Come muore la nostra civiltà, Apogeo Editore
  18. Annunziata Candia, Fragmenta, Di Carlo Edizioni
  19. Francesco Canfora, Luci nel cammino dei giorni, Armando Editore
  20. Giovanni Canino, Pensieri chiusi in stanze. Quartine con terzine in quarantena in quaranta sonetti e raccolta dei migliori insuccessi, Noion editrice
  21. Alessandro Carrera, Il tempo dei morti. Mistero di voci, Moretti & Vitali
  22. Guido Caserza, Canto dei morti sul lavoro, Zona
  23. Marco Morgan Castoldi, Parole d’aMorgan, Baldini + Castoldi
  24. Roberta Castoldi, La formula dell’orizzonte, AnimaMundi edizioni
  25. Franco Ciarelli, Tutti hanno un sogno, Nuova Gutemberg
  26. Laura Cingolani, Fare lo spazio, Campanotto
  27. Sheila Concari, Medusa suite & PerseuSuite, Editions Mincione
  28. Franco Costantini, L’isola scura, Vydia Editore
  29. Alessandra Cotoloni, Trame itineranti, Dragorosso Editore
  30. Salvatore Cucinotta, Étiennette. Liberi pensieri, La Rosa nel Pozzo
  31. Vittorino Curci, Cadenze per la fine del tempo, Musicaos
  32. Giuseppe Cuschera, Fogli come foglie, ALE
  33. Claudio Damiani, Prima di nascere, Fazi
  34. Diletta D’Angelo, Defrost, Interno Poesia Editore
  35. Anna D’Auria, I colori di Kiev. Poesia in trincea, Officine Culturali Romane
  36. Stefano Decima, Le ombre di Periandro, Porto Seguro
  37. Lucrezia De Lellis, Incandescente, Eretica
  38. Eugenio De Signoribus, Nel villaggio oscuro. Poetica e poesia, Manni
  39. Mario De Vecchis, Il profumo del sole nel buio, Planet Book
  40. Francesca Del Moro, Ex madre, Arcipelago Itaca
  41. Gabriel Del Sarto, Sonetti bianchi, L’Arcolaio
  42. Antonello Di Carlo, Amo ergo sum, Rupe Mutevole
  43. Tommaso Di Dio, Nove lame azzurre fiammeggianti nel tempo, Scalpendi
  44. Chiara Domeniconi, Mani in extasy. In mendacio veritatis. In errore legis, SBS Edizioni
  45. Stanislao Donadio, Alla radice impura, Apollo Edizioni
  46. Paolo Donini, Tutto è bello, LietoColle
  47. Anna Maria Farabbi, La via del poco, Al3vie
  48. Diego Farfanelli, Canti dalla terra, Glu
  49. Paolo Febbraro, Come sempre. Scelte di poesie 1992-2002, Elliot
  50. Umberto Fiori, Autoritratto automatico, Garzanti
  51. Daniela Fontana, Misticamente al ventre sospesa, Edita Casa Editrice & Libraria
  52. Ciro Formisano, L’etereo istante, Graus Edizioni
  53. Gabriele Frasca, Lettere a Valentinov, Luca Sossella Editore
  54. Florinda Fusco, Il compleanno e altre opere, Argolibri
  55. Adelio Fusé, Mosaico del viandante, Book Editore
  56. Chiara Galassi, Se non come, Besa
  57. Francesco Gallina, Medicinalia, Marco Saya
  58. Bruno Galluccio, Camera sul vuoto, Einaudi
  59. Aimara Garlaschelli, Nel nome della madre, Einaudi
  60. Francesca Genti, La ballata di Nina Simone, HarperCollins Italia
  61. Massimo Gezzi, Sempre mondo, Marcos y Marcos
  62. Andrea Gibellini, Planetario e altre osservazioni, Marcos y Marcos
  63. Maurizio Gimigliano, Alma, Grafichéditore
  64. Barbara Giuliani, Bianca, Neo Edizioni
  65. Gianpiero Grasso, A un passo dalla vita, Editrice GDS
  66. Paolo Grugni, Pianura pagana, Laurana Editore
  67. Paolo Fabrizio Iacuzzi, Peste e guerra. La poesia non salverà la vita, Interno Poesia Editore
  68. Alessandra Iannotta, Come panni al vento, Gruppo CTL Editore
  69. Federico Italiano, La grande nevicata, Donzelli
  70. Antonella La Frazia, Come fiori a seccare, Delta 3 Edizioni
  71. Vivian Lamarque, L’amore da vecchia, Mondadori
  72. Eva Laudace, Le bambine dai capelli rossi. Una favola teatrale, Capire Edizioni
  73. Giuseppe Elio Ligotti, L’alga del tempo, Molesini Editore Venezia
  74. Viola Lo Moro, Luoghi amati, Giulio Perrone Editore
  75. Anna Maria Lombardi, Spigolatura in campi (di)versi, Gruppo Culturale Letterario
  76. Leopoldo Lonati, Discorso senza un alito di vento. Quartine, Casagrande
  77. Andrea Lutri, Il cielo non è muto, Bibliografica Giuridica Ciampi
  78. Giorgio Luzzi, Forme della notte, Carabba
  79. Paolo Maccari, Quaderno delle presenze, Le Lettere
  80. Elisa Malvoni, C’è un sacco di spazio sul fondo. Reportage poetico del piccolo, Bette
  81. Simona Mancini, Di madre nuda, Pequod
  82. Simona Mancini, Leggerezza, Il Leggio
  83. Attilio Marocchi, Raccolta di spighe, Gilgamesh Edizioni
  84. Maurizio Melandri, Infinito remoto, Robin
  85. Maurizio Mequio, Cucivo le stelle, Bertoni
  86. Claudio Monachesi, Ak. Poesia per l’Acqua, Ass. Terre Sommerse
  87. Gabriella Montanari, Plagiarsi addosso, Il Convivio
  88. Gianni Montieri, Ampi margini, LiberAria Editrice
  89. Sabrina Morelli, Un attimo di vita, PandiLettere
  90. Rita Muscardin, Ascoltavo il mare piangere con me, Cesvol Umbria
  91. Francesco Nigri, Il segreto di Ebe, Gruppo Albatros Il Filo
  92. Aldo Nove, Sonetti del giorno di quarzo, Einaudi
  93. Elena Opromolla, Olena, Ass. Multimage
  94. Maria Rita Parsi, Per rivedermi ancora, Pagine
  95. Lorenzo Pataro, Amuleti, Ensemble
  96. Caterina Pentericci, Muta cum liquida, Entropia
  97. Daniele Piccini, Per la cruna, Crocetti
  98. Tomaso Pieragnolo, Portraits, Passigli
  99. Matteo Piovan, Cammino sulle allucinazioni dell’io, Booksprint
  100. Gilda Policastro, La distinzione, Giulio Perrone Editore
  101. Silvia Primi, Geo, Laura Capone Editore
  102. Fabio Pusterla, Tremalume, Marcos y Marcos
  103. Martina Restifo, Anacronismo, Brè
  104. Gianluca Ricca, Neoestetismo. Un nuovo senso del bello, Angolazioni
  105. Gianluca Rubino, Effatà. Versi sulla guerra, Libritalianet Edizioni
  106. Giuseppe Ruggeri, Figli del vento, Genesi
  107. Alessandro Russo, Finché il sangue non ci separi, Leonida
  108. Adriano Sansa, Al di là dell’ombra, Elliot
  109. Luigi Santagati, Dal Salso all’Orcia, Lussografica
  110. Mario Santagostini, Il libro della lettera arrivata, e mai partita, Garzanti
  111. Silvia Sardini, Miraggio libero, Giovane Holden Edizioni
  112. Elena Saviano, Ai naviganti di passaggio, Armenio
  113. Mirella Sbaraglia, Abbai di cuori, la Bussola
  114. Mariachiara Scotti, I racconti del salice. Poesie di una foresta disincantata, Serra Tarantola
  115. Gabriella Sica, Poesie d’aria, Interno Libri Edizioni
  116. Stefano Simoncelli, Sotto falso nome, Pequod
  117. Christian Sinicco, Ballate di Lagosta, Donzelli
  118. Giorgia Soleri, La signorina Nessuno, Antonio Vallardi Editore
  119. Lorenzo Stoppa Tonolli, Come nuvole in cielo. Variazioni fantastiche sul cuore dell’uno. Opera VI, Salviati & Sagredo
  120. Francesco Targhetta, La colpa al capitalismo, La nave di Teseo
  121. Francesco Terrone, Le meditazioni a le ultime sette parole di Gesù Cristo sulla croce. Meditationes de septem ultimis verbis Jesu in cruce, Iris edizioni
  122. Francesco Terzago, Ciberneti, Samuele
  123. Italo Testa, Onda statica, Zacinto
  124. Loredana Tierno, Davanti ai miei occhi l’Universo, Edizioni Il Saggio
  125. Bruno Tognolini, Rime alfabete. Ventuno filastrocche per imparare a scrivere il mondo, Salani
  126. Mary Barbara Tolusso, Apolide, Mondadori
  127. Matilde Tortora, L’esatto peso della sirena, La Mongolfiera
  128. Lucia Triolo, Sulle pendici dell’altro, Macabor
  129. Vincenzo Ursini, Eravamo comunisti. Poesie e canzoni di lotta, amore e libertà, Nuova Accademia dei Bronzi
  130. Gregorio Valeo, Gli occhi del poeta, Aletti
  131. Mimmo Verrigni, Ulivart, Pav Edizioni
  132. Viviana Viviani, La bambina impazzita, Arkadia
  133. Lello Voce, Razos, La nave di Teseo
  134. Viola Vocich, Orgasmo, Terre Blu
  135. Claudia Zironi, Tratteggi friulani, Qudulibri

Commenti

commenti