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REGIONE ABRUZZO, APPROVATO IL PIANO REGIONALE SUL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO DA 2MILIONI E 200MILA EURO

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Redazione-Su proposta dell’assessore Silvio Paolucci la giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato il piano regionale per il contrasto al Gap stanziando fondi per 2 milioni e 200mila euro.”E’ evidente che si tratta di un fenomeno che non coinvolge solo il singolo, ma grava anche sulla comunità familiare e sociale in cui la persona si muove, determinando un disagio diffuso. Di qui la scelta di un approccio che tenga conto anche di coloro che, pur non essendo vittime dirette della dipendenza, ne subiscono comunque gli effetti e le conseguenze”.

Così l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci commenta l’approvazione da parte della giunta regionale dell’Abruzzo – su sua proposta – il piano regionale Gap 2017-2018, prevedendo un investimento nel biennio di oltre 2 milioni e 200mila euro, finanziati con fondi statali finalizzati.

Entro il 31 dicembre prossimo sarà avviata l’indagine (che verrà affidata al Cnr di Pisa) sulla popolazione abruzzese per monitorare il fenomeno del Gap.
I fondi saranno destinati a finanziare un percorso articolato, che prevede la costituzione di un Osservatorio (solo attraverso una rilevazione corretta del fenomeno si possono infatti decidere le azioni corrette da intraprendere) e il coinvolgimento di medici, operatori del terzo settore, docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, famiglie, titolari di pubblici esercizi, associazioni professionali e di categoria. L’obiettivo è renderli parte attiva nella realizzazione di tutte le attività, anche in considerazione della prossimità che potrebbero avere con i soggetti a rischio.
Pilastro di tutta la strategia è il sistema dei Serd (i servizi pubblici per le dipendenze) di ciascuna Asl: a essi spetterà, oltre alla presa in cura dei soggetti a rischio, anche la predisposizione di un meccanismo di allerta che sarà gestito in sinergia con i medici di famiglia e i pediatri. Il percorso riabilitativo, il monitoraggio clinico e la cura del paziente, sarà curato dagli stessi Serd, in collaborazione con le strutture private sociali e gli altri enti accreditati, sul modello di quanto già avviene per le altre dipendenze e in una

logica multiprofessionale.

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