IL DOLORE NEL CORPO, IL DOLORE NELL’ANIMA: I PAIN KILLER E LE NUOVE DIPENDENZE-DOTT.SSA ANTONELLA FORTUNA
Redazione- Da quando si è creata la frattura tra la società del desiderio e quella reale, si vive in una schizofrenia sociale, una frammaentazione tra una economia drogata e principi etici. E allora non è parossistico desiderare di diventare collussivi con la dialettica sociale attraverso una continua ricerca di senso. Secondo la neurobiologia, la dipendenza è una malattia con la perdita del controllo nei comportamenti e non è più tanto chiaro se i comportamenti siano acting out o un nuovo modo di viviere nel mondo. Sembra che la dipendenza viva l’ACRASIA Aristotelica del volersi lieberare ma continuando ad usare, preferendo ricompense PROSSIME e più ELEVATE.
Come Giasone, quando con i marinai attraverdando i mari per salvare la truppa dal canto delle sirene, fece cantare Orfeo contrapponendo la sua splendida voce a quella delle tantatrici.
Il nostro è il tempo del GODIMENTO MORTALE in cui scompare il SIMBOLICO(come dice Recalati)
In realtà, la legge di natura vuole che l’uomo per stare in vita di relazione, debba rinunciare a sopportare una PERDITA, non potendo di tutto l’immediato,e solo se c’è limite c’è esperienza della perdita.
Il nostro è il tempo della MENZOGNA antropologica:
-Tutto è possibile(non c’è limite, perdita, mancanza);
-Iperindividualismo(senza storia di ieri e domani) con l’evitamento del legame con l’altro.
Il godimento è senza soddisfazione, è abbuffare, non avere rapporto con il desiderio(non si crea perchè il soddisfacimento è immediato e compulsivo). La dipendenza avviene nell’adolescenza e sempre sulle ceneri di un cattivo rapporto con l’altro.
Le politiche si muovono male in quanto o criminalizzano o normalizzano.
E allora per la “paura” ed il “dolore” ci sono le nuove droghe dei mercati mobili che vengono introdotte molto velocemente .
Ci sono delle overdose da farmaci di prescrizione(oppioidi) che stanno creando nuove dipendenze.
C’è un aumento :
-dell’attenzione al dolore;
-della disponibilitò di ananlegesici;
-dell’abuso.
Tra gli abusatori:
-anziani;
-tossicodipendenti;
-comorbilità.
I farmaci possono sollevare dal dolore, dalla sofferenza e dalla miseria esistenziale.
I farmaci abusati(petidina,contrama,oxycodone).
Il metadone su tutti gli oppioidi è quello più efficace nei dolori neuopatici.Ma il dolore è uno stato mentale che non necessita di intelligenza umana, è un processo regolato dai neuromodulatori centreli che modulano e sintonizzano il dolore NOCICETTIVO,NEUROPATICO,PSICOGENO anntende di essere sedato e di evitare i rischi.
Le dipendenze iatrogene sono in aumento,pasienti psicologicamente fragili, non complianti che lamentano l’intollerabilità alla condizione del dolore.
Allora sarebbe opportuno ridare IMPORTANZA al SOCIAL WORK attraverso relazioni ed ambienti gratificanti con aspetti emozionali sostituenti le panacee del dolore.
Si perchè le relazioni curano.