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DAI FIGLI AI GENITORI | REMAKE DELLA PROPRIA STORIA FAMILIARE- DOTT.SSA ANTONELLA FORTUNA

STORIE DI ATTACCAMENTO: STILI GENITORIALI E STILI DI COPPIA

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Redazione- I caregiver irrisolti risultano assenti emozionalmente, inconsistenti, frustranti, violenti, intrusivi o trascuranti e nei confronti del bambino manifestano disagio alle sue richieste poiché queste riattivano il “genitore interno” disfunzionale legato alle proprie esperienze traumatiche.

Dato che ciò che avviene nella coppia genitoriale avviene anche nel rapporto tra la coppia adulta, è importante analizzare le influenze tra il sistema di attaccamento e i sistemi motivazionali interni al legame di coppia.

Un “buon caregiver” in una relazione di coppia è in grado di rispondere a richieste di cura e di accudimento. ( Collins ,2000)

Un buon caregiver ha la capacità di offrire al partner un posto sicuro in cui rifugiarsi, mostrando e garantendo un senso di sicurezza percepita nella relazione. (Catellano,2010).

Le persone con uno stato della mente sicuro, risultano capaci di regolazione emotiva, di rapporti intimi e di protezione, mentre le persone con uno stato della mente preoccupato temono di non essere amate e dipendono fortemente dal partner per il loro benessere personale, tendendo ad essere intrusive e controllanti.

Quelle evitanti sono poco inclini a sviluppare un senso di vicinanza, chiedere conforto o fornire accudimento; valorizzano molto lo stato di indipendenza.

Infine le persone con uno stato della mente irrisolto, si arrabbiano e si allarmano di fronte ad una loro necessità di attaccamento o a quella espressa dal partner; maggiore sarà forte l’ allarme , piu’ ci sarà la possibilità di disregolazione emotiva e cI trascritti di persone irrisolte si caratterizzano per cambiamenti linguistici improvvisi durante le descrizioni di avvenimenti e ciò potrebbe derivare dall’invasione incontrollata all’interno della conversazione di materiale mai assimilato o disorganizzato (Main ed Hesse, 1992).

Grossman nel ’99 e Crowell nel 2002, dimostrano che la sicurezza non è predittiva di un esito positivo della relazione di coppia, ma stipulano l’ipotesi che nello studio del legame dei partner , i MOI non sono sufficienti a spiegare la natura della coppia; anche Velotti e Zavattini nel 2008, parlano della combinazione tra i modelli di attaccamento di entrambi i partner, ovvero il matching tra i due passati.

Gli autori , a tale scopo, forniscono al fine esemplificativo, una categoria di coppie:

  1. Coppia sicura: è data la disponibilità da entrambi di ricevere richieste di cura ed entrare nel sistema di accudimento
  2. Attaccamento distanziante: eccessiva importanza all’indipendenza personale con conseguente rifiuto dei bisogni dell’altro di dipendenza
  3. Attaccamento preoccupato: caratterizzato da storie di attaccamento permeate da ambivalenza ed inversione di ruolo
  4. Attaccamento distanziante con un partner preoccupato richiedente e uno distanziante che rifiuta la dipendenza dell’altro
  5. Infine sicuro-insicuro caratterizzato dai due possibili esiti ( dipendenza ed autonomia)comportamentale.

QUOTA DI VARIANZA DELLA DISORGANIZZAZIONE DELL’ATTACCAMENTO INFANTILE

Questa si basa sull’analisi di specifiche compromissioni della responsività materna; i comportamenti materni individuati come fonte di rischio per lo sviluppo della disorganizzazione, quali:

  • Errore della comunicazione dell’affetto
  • La confusione dei ruoli
  • Comportamenti intrusivi/ostili o disorientanti
  • Ritiro

Presumibilmente un buon partner sarà anche un buon genitore grazie al fatto di avere la caratteristica della responsività.

Gli studi condotti per indagare l’influenza della relazione padre-bambino sulla sicurezza dell’attaccamento dimostrano in un’ottica sistemica l’importanza dello stesso di influenzare la qualità dell’attaccamento;

 

REGOLAZIONE EMOTIVA DELLA COPPIA

Una delle funzioni più importanti dell’attaccamento è l’apprendimento della capacità di regolazione emotiva.

Nella coppia caregiver- bambino, quest’ultimo impara a riconoscerle poi ad autoregolarle rifacendosi alle esperienze internalizzate.

La duplice relazione di attaccamento tra i partner per la quale ciascuno è partecipe nei processi di autoregolazione dell’altro, ne conferma e definisce il sé con il fine di una coesione interna.

Il primo indicatore di ciò che è responsabile della regolazione del sistema di attaccamento è la percezione di situazioni di pericolo mentre la seconda è la percezione della disponibilità del partner.

Se il partner non si dimostra disponibile il sistema di attaccamento non si disattiva ma assume caratteristica di insicurezza pervasiva.

L’iper attivazione tipica dei soggetti ansiosi si svilupperebbe con espressioni di paura, bisogni e dubbi, mentre la disattivazione dei soggetti evitanti si esprimerebbe attraverso il distanziamento ed il ritiro.

Teorie dei sistemi e dell’attaccamento

Uno degli obiettivi di una terapia è il potenziamento e l’integrazione delle risorse del paziente. Egli ha la necessità di integrare, aggiungere e trasformare.

Il terapeuta ha il compito di mettere insieme i linguaggi per utilizzare tutte le risorse richieste dalla situazione.

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