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“STORIA DI ELE, FILASTROCCA ….CHE FILA….” DI AURELIO ACETO

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personaggi: (A)=aurelio Baltasar (S)=prof. Silvio Petaccia

il 13 maggio 2018 a Chieti

Aurelio(A):   Ciao Silvio,

ecco alcune domande e riflessioni iniziali che, se vuoi, possiamo usare

per questa nostra chiacchierata e che potremmo chiamarla, perché no?, intervista.

 

Redazione-E’ stato un piacere sbirciare, molto velocemente, su testo e bozze iniziali dei disegni riguardanti la Tua favola “didattica”! Il testo, senza dubbio, ha la sua maggiore valenza, questo è vero, ma i disegni integrano l’intera opera, ne facilita e ne velocizza la comprensione al lettore. Per me la Fisica è sempre stata materia assai difficile seppure, nel contempo, sono sempre stato affascinato da oggetti che si muovono nello spazio, seguendo un ordine pre-costituito (è così?), molecole, atomi, neutroni…elettroni; forza centripeta, velocità, massa, accelerazione…

Ripeto, è tutto così affascinante, dà la sensazione di essere all’interno di un meraviglioso ordine, tutto da scoprire!

 

passiamo al tuo incipit…

Silvio(S): La poesia-filastrocca e’ incipit appunto di un bel percorso didattico verticale tra le fasce di eta’ della scuola.

“Ele” rappresenta un elettrone piccolo piccolo che gira nel suo atomo senza scopo, ecco perche’ nell’immaginario si sente inutile e quindi “uffa uffa”.

Ma presentiamo questo testo.

Storia di Ele ( in italiano) di Silvio Petaccia

Gira gira uffa uffa

gira gira uffa uffa

Lucentina togli la muffa

gira gira uffa uffa

senza luce non c’e’ entusiasmo

dai lettore fai coraggio

togli ad Ele l’uffa uffa

evitandogli la morte

gira gira uffa uffa

si diffonda energia sulla terra e cosi’ sia

ecco il testo canzone filastrocca

Questo e’ stato presentato ai bimbi di otto anni della scuola primaria di Cagliari

che hanno poi sviluppato una canzone.

(link audio)

“Lucentina” rappresentata da una bella ragazza bionda e con i vestiti colorati rappresenta la LUCE motore di tutti i processi terrestri e vera fonte di vita.

Segue la storia con i vari personaggi e poi il senso scientifico dopo il racconto si costruisce piano piano.

Ma alla fine con il mezzo Teatrale (Teatro Scienza appunto) si giunge alle celle di Gratzel, simbolo della realizzazione innovativa del nostro tempo.

Ricordi, l’austriaco padiglione ad Expo di Milano?

(A) Certo, Ecco, questa e’ una poesia a sé. cioè, racchiude, in forma concentrata, il messaggio didattico dell’intera favola. Ele, questo nome sta per elettrone quindi.

“Gira, gira…uffa, uffa” quando fa il suo piccolo giro di pochi nanometri nella orbita dell’atomo.(miliardesimi di millimetro)

Io, appassionato di filosofia (non esperto, per carità!),vado sempre a sbattere a concetti legati alla crescita (perpetua…)dell’uomo;

quindi, cosa intendi con “gira-gira, uffa-uffa”, una sorta di invito a insistere nella ricerca, nella ricerca della perfezione, nella ricerca di tutto ciò che conduce verso un miglioramento collettivo, individuale?

Non voglio soffermarmi su “la muffa”, lo farai tu nel corso della nostra chiacchierata. Invece voglio che tu mi dica tutto ciò che c’è da dire su “senza

luce non c’è entusiasmo”. Oh, qui, a mio avviso, ci sarebbe da scrivere/dire molto; qui c’è senz’altro della filosofia generale (volontaria o involontaria che sia!) e, forse, filosofia dell’essere, in particolare: entusiasmo (conoscenza immediata?), luce (conoscenza mediata?). Entusiasmo inteso come unica-vera-energia propulsiva? Energia propulsiva indispensabile all’uomo per arrivare dove? Siamo anche noi, per tornare alla tua Fisica, masse “sparate”, e verso dove?

(S) Bene vedo che nonostante l’approccio filosofico ci siamo.

Il miglioramento che toglie la Muffa è proprio quello che l’intelligenza dell’uomo dovrebbe produrre e soprattutto discernere tra il bene e il male. Due secoli sono passati da quando l’umanità decise che grazie alla tecnologia, conseguenza della Fisica, si dovevano avere energie diverse da quelle dei muscoli.

Affrancare milioni di persone e animali schiavi, e così i lavori essenziali furono realizzati con la chimica in particolare, i derivati del carbone fossile.

Migliorie hanno chiesto petrolio, tanto petrolio …oggi direi troppo petrolio!

Entusiasmo di Ele è legato quindi all’energia buona della Luce, non solo fonte di visione e conoscenza, ma soprattutto energia esterna al sistema globale GAIA . Non dimentichiamo che il petrolio, il carbone, la legna non sono altro che accumuli della crescita in millenni della “Energia flusso” che ogni mattina sorge all’orizzonte …il SOLE! Anche la vitamina D serve a fissare il Calcio nelle nostre ossa ed essa è legata ad un benefico bagno di sole necessario.

(A)Bellissimo (e utilissimo!) l’invito fatto al lettore, quello di farsi coraggio.

Ancora una volta si coglie la necessità di mettere “energia” nella vita, nelle nostre cose, …nella nostra evoluzione?

Togliere “l’uffa-uffa” per evitare la morte! Ma di quale morte parli? Una morte legata all’apatia? …non vorrei giungere fino all’accidia, però…! Tu cosa dici?

Ripeto, sono legato molto al mondo della filosofia e a concetti a sua volta legati alla elevazione collettiva dell’umanità, quindi mi perdonerai se associo alla tua “energia sulla Terra” un qualcosa vicino al…”misticismo-immanente”?

Mi piacciono molto gli ossimori, e la tua chiosa mi fa oscillare, col pensiero, tra immanente e trascendente: una evoluzione possibile, qui, ora!

Probabilmente sono fuori strada, ma tu cosa hai da dire al riguardo?

(S) Non sei fuori strada, anzi. E’ proprio così. Uso senza un senso, un buttar risorse, è proprio un processo che mostra Accidia. Il Lettore, quindi le “moltitudini” hanno proprio lo scopo di “essere tanti”, e di provare a correggere il tiro di pochi che vogliono continuare a inquinare, opprimere, ed altre simili azioni. Il massimo dell’Accidia è, secondo me, avere i mezzi e non usarli o, peggio, usarli al contrario …verso il male! L’atomo in scienza produce e diventa prima bomba e poi…resto.

Processi decisionali potenti vengono spinti verso direzioni assurde.

Qui devi permettermi di aggiungere un concetto legato alla Termodinamica:

Energia non si crea e non si distrugge, le sue trasformazioni non sono

senza perdite.

Questi sono i due principi legati e spesso si impara la prima parte ma non la seconda.

Mi piace spesso ripetere che portare acqua nello zaino in discesa e in salita in montagna, non è identico: nel caso della salita si suda molto e si fa’ fatica.

Ecco, questo e’ proprio il punto. Le moltitudini devono avere la spinta propulsiva di cambiare verso un minore impatto ambientale, verso una tecnologia meno centralizzata e modulare quindi distribuita.

Ma non vorrei dilungarmi…finiamo in questo mese di maggio il percorso didattico con i ragazzi adolescenti del Liceo di Pescara (16 anni) anche in inglese e con quelli ormai adulti che devono fare l’esame del diploma di maturità 2018. Poi possiamo continuare il discorso che passando dai mirtilli arriva a le celle solari di Gratzel.

(A)…per ora sono queste le mie domande/riflessioni. Grazie e sono curioso di approfondire la prossima volta…

Ciao, …a presto!

p.s..:  il prof. Silvio Petaccia insegna Fisica da molti anni e sperimenta percorsi didattici innovativi attraverso una multidisciplinarita’ ed apparenti percorsi tortuosi come giochi di ruolo, psicodrammi didaddtici e teatro scienza. Uso massiccio di laboratori e teorie applicate a casi di vita reale. Una azione dinamicamente in apprendimento evolutivo.

—————fine

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