L’AQUILA : “ CITTA’ CHE LEGGE “ DI VALTER MARCONE
Redazione- “Quello della lettura – ha commentato il primo cittadino li L’Aquila , Pierluigi Biondi – è uno dei baluardi del percorso di sviluppo della cultura e cura della coscienza civica delle comunità. Con questo spirito abbiamo inteso promuovere l’erogazione di voucher per l’acquisto di libri tra i neodiciottenni con i bonus libri. Questa terra, inoltre, ha lasciato traccia nelle opere di alcuni dei più importanti esponenti della letteratura italiana mondiale e le panchine letterarie, posizionate in alcune zone del centro storico e che riportano citazioni di Hemingway, Silone, Merini o Gadda, ne sono testimonianza”.
Il Comune dell’Aquila, con la delibera approvata dalla Giunta proposta dal sindaco Pierluigi Biondi, aderirà e parteciperà agli Stati generali della lettura che si terranno il 28 e 29 giugno a L’Aquila nella Sala Ipogea dell’Emiciclo e sarà aperta dal ministro per la Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Con questa iniziativa L’Aquila mira al riconoscimento di “Città che legge”.I Patti sono censiti dal Centro per il libro in una Banca Dati dedicata: in Italia sono attualmente 738, con 22 comuni abruzzesi coinvolti, numero certamente destinato a crescere, senza contare le 19 realtà regionali che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge“.
Il prossimo numero della rivista ‘Città che legge’, a cura del Centro per il libro e la lettura del Mic, sarà dedicato alla città dell’Aquila. ” il Patto per la lettura è diventato un requisito cogente per la concessione della qualifica di Città che legge. Negli Stati generali, come da tradizione recente ma ormai consolidata, si analizza quanto compiuto finora, tracciando un bilancio sulle esperienze sedimentate negli ultimi anni, scorrendo i dati e passando in rassegna le buone pratiche in via di fioritura nel territorio nazionale, senza disdegnare un discorso di prospettiva sulle iniziative da adottare per proseguire, nel medio periodo, il lavoro di potenziamento e diffusione degli interventi a sostegno della lettura. “
L’edizione 2024 degli Stati generali dei Patti per la Lettura è la manifestazione che dal 2021 il Centro per il libro e la lettura dedica alla rete dei Patti per la lettura per mettere in agenda una riflessione pubblica sui temi legati a uno strumento ormai imprescindibile nella programmazione delle politiche pubbliche per la lettura.
Nel pomeriggio di venerdì 28 giugno, alle ore 15, nella Sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo ci saranno i saluti istituzionali. Oltre al presidente del Centro per il libro e la lettura Adriano Monti Buzzetti intervengono la direttrice generale Biblioteche e Diritto d’autore Mic, Paola Passarelli, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e, a seguire, Gianguido D’Alberto, presidente di Anci Abruzzo, Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio Regionale Abruzzo, e Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo. Conclude il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Alle 16, è prevista la tavola rotonda dal titolo “I Patti per la Lettura: da rete locale a rete regionale“, moderata da Vincenzo Santoro (Anci), con la partecipazione di Roberto Santangelo (assessore Cultura Regione Abruzzo), Simona Renata Baldassarre (assessore Cultura Regione Lazio), Dimitri Bosi (Regione Abruzzo – Servizio Beni e Attività culturali Patti per la lettura Teramo), Ester Di Cino (Dirigente Cultura Regione Abruzzo), Elena Mengotti (assessore Regione Friuli Venezia Giulia), Aldo Patruno e Paolo Ponzio (Regione Puglia), Chiara Biondi (assessore Regione Marche), rappresentante del Comune di Pescara.
Alle 17:30 è la volta del panel Enti locali, lettori, librerie e biblioteche nell’economia della cultura, moderato da Adriano Monti Buzzetti, con gli interventi di Paolo Ambrosini (ALI), Laura Ballestra (AIB), Carolina Botti (Ales), Flavia Cristiano (Ibby), Umberto Croppi (Federculture), Fabio Del Giudice (AIE), Francesco Marcolini (Lazioinnova).
La prima giornata si conclude alle 19 con il reading “La lettura è come il pane: nutrimento terrestre e celeste” con Giorgio Colangeli e Lucilio Santoni.
Il programma di sabato 29 giugno si apre alle ore 10 con l’evento “Verso L’Aquila Capitale della Cultura 2026: presentazione del nuovo numero di Città che legge“. Modera Luciano Lanna, intervengono Roberto Alfatti Appetiti (giornalista e saggista), Pierfranco Bruni (scrittore, presidente della Commissione Capitale Italiana del Libro 2024), Nicola Genga (caporedattore della rivista). Conclude: Pierluigi Biondi (Sindaco L’Aquila).
Il programma prosegue alle 10:45 con il panel Promozione della lettura: la rete virtuosa delle realtà attive in Abruzzo, moderato da Roberto Alfatti Appetiti, con gli interventi di Dacia Maraini (scrittrice), Paolo De Cesare (vicesindaco Chieti), Antonio Filipponi (assessore Cultura Teramo) e Giuseppe Vitale (consigliere comunale di Pescasseroli). Partecipano, inoltre, Silvia Arcano (Comitato Organizzatore del Premio Nazionale Benedetto Croce), Pasquale D’Alberto (Coordinatore del Premio Nazionale Benedetto Croce), Vincenzo D’Aquino (Direttore del Fla), Stanislao de Marsanich (Presidente Nazionale dei Parchi Letterari), Giovanna Di Lello (Direttrice del John Fante Festival), Michele La Cesa (Coordinatore Pescasseroli Città che legge), Andrea Lombardinilo (Professore Università degli studi di Chieti), Carla Tiboni (Presidente Premi Internazionali Flaiano), Mirko Zauri (Presidente del Premio Silone).
Nel pomeriggio di sabato, alle ore 15, l’ultimo panel “Buone pratiche e progetti per la lettura: una rete nazionale da potenziare“, moderato da Rossella Pace. Partecipano Roy Biasi e Maria Fedele (Sindaco e assessore Cultura Taurianova capitale del libro 2024), Oronzo Cilli (assessore Cultura Comune di Barletta), Marco Fioravanti (Sindaco Ascoli Piceno e Presidente Anci Marche), Annarosa Mattei (scrittrice, già responsabile Scuola Cepell), Andrea Palombi (Adei), Fiammetta Terlizzi (bibliotecaria, già Direttrice Biblioteca Angelica), Antonio Tomassone (Sindaco di Pietracatella CB), Fulvia Toscano (Direttrice artistica Naxos legge).
Le conclusioni dell’evento, alle 17:30, sono affidate al presidente del Centro Adriano Monti Buzzetti.
Promuovere la lettura e valorizzarne la diffusione tra i ragazzi. Con questo obiettivo la giunta comunale, su proposta del sindaco Pierluigi Biondi, ha approvato la delibera per il “Bonus libri 2024“.
L’iniziativa è rivolta a coloro che quest’anno raggiungeranno la maggiore età e sono residenti nel comune dell’Aquila: verrà erogato, pertanto, un voucher di 50 euro che potrà essere utilizzato presso le librerie che aderiranno al progetto.
“Quella della lettura è una delle esperienze più appaganti e coinvolgenti, che oltre ad ampliare conoscenze personali apre la mente verso nuovi mondi ed esperienze – spiega il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che detiene anche la delega alla Cultura –. Un progetto che rientra nel percorso avviato da questa amministrazione comunale, perfettamente coincidente con la sua vocazione, confermata dalla proclamazione dell’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026, una preziosa opportunità per rafforzare ulteriormente il processo di ricostruzione sociale e rilancio del territorio. Il buono spesa sarà spendibile presso le nostre librerie: un progetto, pertanto, con cui cultura ed economia si legano a beneficio dell’intera comunità. Ringrazio i consiglieri comunali Enrico Verini e Gianni Padovani per aver condiviso con me la proposta di stanziamento delle risorse necessarie per sostenere l’iniziativa attraverso un emendamento presentato in fase di approvazione del bilancio dell’ente“.
Il Centro per il libro e la lettura – istituito con DPR n.233 nel 2007 regolamentato dal DPR n.342 del 2020 – è un Istituto autonomo del Ministero della Cultura ,Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore .
Il Centro ha l’obiettivo di attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia, nonché di promuovere il libro e la cultura italiana all’estero, proponendosi come punto di riferimento per il mondo professionale in tutte le sue molteplici componenti e come luogo di incontro, di dialogo e di scambio per gli operatori pubblici e privati che quotidianamente operano nei vari ambiti della produzione, della conoscenza e della diffusione del libro.
La lettura dunque e le biblioteche. La lettura e la libera circolazione di libri . La lettura e l’editoria nel nostro paese. Sono questi i temi sui quali vale la pena riflettere brevemente perchè implicitamente vengono suggeriti da questa iniziativa istituzionale del Ministero della cultura che sarà ospitata nella città di L’Aquila che entra a far parte di una rete ampia di amministrazioni comunali che alla lettura dedicano attenzione e risorse.
Secondo l’ultimo censimento del 2019 dell’Istat sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia nel 2019 (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca: ce ne sono quasi tre ogni 100 Kmq e una ogni 8 mila abitanti. Secondo il Ministero della cultura sono 46 le Biblioteche Pubbliche Statali (di cui 4 sono afferenti ad altrettanti istituti museali autonomi e una è assegnata pro tempore all’istituto Vittoriano e Palazzo Venezia), Sempre secondo l’Istat nel 2022 il 10,2% della popolazione di 3 anni e più si è recata in biblioteca almeno una volta nel corso dell’anno, dato in aumento rispetto al 7,4% del 2021, ma ancora distante dal 15,3% del 2019. La biblioteca più grande del nostro paese ovvero quella che conserva un maggior numero di volumi è la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze .Mentra la biblioteca più antica al mondo è la Biblioteca Capitolare di Verona che conserva preziosi manoscritti , che a giudizio del paleografo Elias Avery Lowe (1879-1969) può essere definita come “la Regina delle collezioni Ecclesiastiche”. La biblioteca più grande d’Europa è la Biblioteca nazionale russa a San Pietroburgo che conserva 36 milioni e mezzo di volumi .
L’Associazione italiana biblioteche, fondata nel 1930, è l’associazione nazionale riconosciuta che rappresenta le biblioteche e, ai sensi della legge 4/2013, la professione di bibliotecario in Italia. Cura l’aggiornamento continuo dei bibliotecari ed è presente nell’elenco MiSE delle associazioni non ordinistiche autorizzate a rilasciare l’attestato di qualificazione professionale ai loro iscritti.
Partendo dall’esperienza del nuovo sistema interbibliotecario CUBI, Alessandro Agustoni, Marco Cau e Graziano Maino propongono alcune considerazioni sul ruolo che le biblioteche, e i sistemi che le raccordano, possono rivestire nell’ambito delle politiche culturali e sociali dei territori. A condizione di saper ripensare il proprio assetto amministrativo, i modelli organizzativi e di servizio, le intenzioni e le progettualità rivolte ai propri territori. (1)
Tra le tante opportunità che una biblioteca offre in termini di promozione culturale ,l’offerta rivolta ai giovani sembra essere importante. Soprattutto per contrastare la povertà culturale. E’ noto come il periodo di pandemia dovuta al Covid 19 abbia tra le varie difficoltà, dovute per esempio al prolungato lokdown, impoverito culturalmente i giovani specialmente quelli appartenenti a famiglie meno agiate che già a partire dalle situazioni abitative non hanno potuto garantire gli standard di formazione pre Covid . Anzi in presenza di difficoltà già esistenti prima del Covid 19 , la situazione venutasi a creare con l’estendersi della pandemia e l’attuazione di misure di restrizioni ha approfondito maggiormente alcune diseguaglianze già presenti.
Il rapporto di Save The Children del 2020 metteva l’accento su questo problema spiegando che le misure anticovid avrebbero prodotto un «incremento della dispersione scolastica, così come del numero di giovani tagliati fuori da percorsi di studio, di formazione o lavorativi, tutti fenomeni già ben presenti prima dell’arrivo del virus»]. E ancora: «Nel nostro Paese quasi uno studente al 2° anno delle superiori su 4 (24 per cento non raggiungeva le competenze minime in matematica e in italiano, il 13,5 per cento abbandonava la scuola prima del tempo e più di 1 su 5 (22,2 per cento) andava a incrementare l’esercito dei NEET, cioè di coloro che non studiano, non lavorano e non investono nella formazione professionale. (2)
I giovani dunque ,un mondo in evoluzione sensibile ai cambiamenti . Un mondo che però si avvale di una serie di opportunità in tema di lettura stando alla capacità dell’industria editoriale di produrre informazione in senso largo anche se con qualche criticità Tra le quali per esempio la lettura dei quotidiani e la loro diffusione. I dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni di Agcom relativi al 2023 ci dicono che rispetto al 2022 scendono del 10% (a 1,2 milioni) le copie cartacee vendute giornalmente, mentre restano stabili gli acquisti dei formati digitali (in media circa 210 mila copie al giorno) .In questo senso a volte si parla di tracollo delle testate e quindi di una certa disaffezione dei lettori . Cosa che avviene puntualmente anche nel settore dell’editoria dei libri. Probabilmente nel nostro paese definito come un paese di santi , poeti e navigatori ci sono più scrittori che lettori. Stando all’enorme massa di volumi pubblicati ogni anno . Infatti ,dati Istat, con 86.174 opere librarie pubblicate, il 2022 è caratterizzato da un lieve aumento della produzione editoriale rispetto al 2021 (+1,3%; +11,4% rispetto al 2020). Il problema è che i lettori Nel 2022 si sono prodotti più libri rispetto al 2021, l’1,3% in più, ma la percentuale di italiani che ha letto almeno un libro per il gusto di leggere e non per ragioni scolastiche o professionali è calata dell’1%, passando dal 40,8% al 39,1%. In realtà gli italiani leggono meno libri anche rispetto al 2001. Ogni anno abbiamo tonnellate di libri invenduti .
Dunque ben vengano allora iniziative come quella degli Stati generali della lettura ospitata a L’Aquila in una due giorni di incontri e approfondimenti per la fine del mese di giugno che tendono a far riflettere sul tema della lettura, come abbiamo tentato di fare in queste riga ma anche perchè forse molte difficoltà potranno essere superate favorendo la diffusione delle biblioteche che con il libro e in generale tutte le iniziative di valorizzazione di questo strumento concorrono fattivamente ad una politica culturale a disposizione di tutti .
( 2)«Con gli occhi delle bambine. Atlante dell’infanzia a rischio 2020», Save the Children, 2020.