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LA RELIGIOSITA’ POPOLARE, LE APPARIZIONI E PAPA FRANCESCO-DI RAFFAELE GAROFALO

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Redazione-Le  recenti  celebrazioni di Fatima ripropongono puntualmente  alla  cosclenza   del cristiano  la riflessione   su alcuni aspetti della propria  Fede.  La  Chiesa  attrlbuisce  grande rilievo al fatto  che, nelle “apparizioni”,   la Madonna privilegi  la   gente “semplice”,    come i   pastorelli  di Fatima e  la  piccola pastora di  Lourdes.  Un particolare posto in risalto  nelle storie di  tali fenomeni, quasi  che  Dio continuasse  ad aver timore  della “conoscenza”  delle sue  creature,  privilegiasse la  mancanza   del  sapere.   Un ripetersi  del Mito  funesto del peccato  originale,  una esaltazione  dell’ignoranza   da  ascrivere   a valore  e merito della persona umana,del credente? La  ragione non può essere  del tutto  estranea alla Fede.  Questa non  mortifica  la   logica  del pensiero che assimila l’uomo  al suo Creatore.    La “semplitcità”   legata, necessariamente, alla  mancanza  di istruzione è una mistificazlone.Dio  “si  cerca”   in  molti   modi.   Anni  fa correva voce che gli scienziati di Princeton avessero trovato  le prove dell’esistenza di  Dio scrutando  i  loro microscopi. II  fisico  Antonino Zichichi ne è oltrernodo convinto osservando le sue  “particelle”.  Molti credenti  cercano  la “sicurezza”  deIla Fede  negli eventi  che suscitano  in lore  stupore. Le  apparizioni    sono  tutte  figlie delta  Storia. I  fermenti politici   e  sociali dell’Europa   a   metà   Ottocento  e  agli inizi   del   Novecento    apparivano ,aille   autorità eccleslastiche come  attentati  alla  Religione,minavano il potere  della Chiesa.In modo speciale la rivoluzione bolscevica del 1917  veniva a  costituire   una seria   sfida a tutto  ii mondo della rellgione. Le apparizioni    di Lourdes e,   soprattutto,   quelle  di  Fatima venivano  a   riproporre   ai  fedeli  una  “devozione   altrettanto “politicamente orientata”.Gli eventi miracolosi costltuivano una risposta adeguata alle minacce  avvertite. Le cosiddette  apparizioni  creano  un indubbio sconcerto nei credenti  che leggono il vangelo e sanno che  la Fede è   una conquista  quotidiana  che non si  alimenta di eventi  straordinari.  I  miracoli narrati  nei sacri testi sono ben altra cosa  dagli incantesimi di un  San Gennaro e dal “fenomeno erzegovino”   del sole che si dà alla danza.  La  stagione delle madonne piangenti   fioriva,  non   a caso,  con la particolare   devozione  mariana  di Papa   Wojtyla  (“Totus tuus”)    e  con lui  stesso, allo stesso  modo,   veniva  a  concludersi. Le statue   che piangevano  lacrime  di sangue  costituivano un macabro fenomeno spiritualmente destabilizzante. La Chiesa restava chiusa  in   un silenzio accomodante   e  responsabile.   Si   ripiombava  nella parte più  oscura   di  un Medioevo pur ricco di stimoli culturali e di  uomini illuminati.Attualmente a Medjugorje  la madonna lancia messaggi di  sconcertante   banalità.Dio Onnisciente sembra   riservare   alla propria  Madre  un   livello  di istruzione totalmente  inadeguato,  estraniato dai reali  problemi della nostra umanità..  E’ piu che mai dovere della Chiesa fare chiarezza  riguardo alle “apparizioni”, a cominciare  dai Santuari  di Lourdes e Fatima,  luoghi storici  del  culto  mariano.  I misteriosi   “segreti”   contraddicono  la  logica evangelica  del  “si   si,  no  no”, esponendo al ridicolo  tutta  la vicenda. Giovanni  XXlll,  devotissimo   di Maria, sminuiva  palesemente ogni peripezia  interpretativa  di tali  presunte  previsioni.Non  si  può continuare a  sfruttare  la buona fede dei fedeli per paura di  perdere “clienti”per fare proselitismo ad  ogni  costo.  Dal vangelo conosciamo e amiamo una figura diversa di  Maria  che nel suo Magnificat,  quasi  una Marianne  della  storia ebraica rivela il programma di un Dio  che si comprornette piuttosto   “energicamente”   nella storia  dell’uomo.La  Fede si nutre di testimonianza di vita   non di eventi eccezionali. “Questa generazione  perversa e spergiura aspetta segni dal cielo” (Mt 12, 39),  ammoniva ii Maestro. Non  si fa colpa  alla  pietà popolare,  l’attenzione  va rivolta a  come vengono  gestiti   eventi, rldotti  a volte a  vano trionfalismo   se  non   a supermercato  dello  spirito  e non solo.  Spesso si tratta di “raduni piissimi dove Dio non  appare neppure come comparsa” ha scritto Francesco Merlo  a proposlto   di  Medjugorje.  Le  parole  dirompenti  e il linguaggio  tagliente di  Francesco  non sembrano innestarsi  tuttavia   con  la dovuta   efficacia  in tali  fenomeni. II  Papa mira   a  preparare   un ritorno  alle origini della  Chiesa, ad  un Cristianesimo “vissuto”   nella  comunità, che  non  si  esaurisca   nella partecipazione a cerirnonie e  riti  comandati.I suoi messaggi  riguardano maggiormente   i  credenti, ma sono rivolti all’umanità.Oltre a promuovere la  spiritualità   delle  mitiche   comunità cristiane, Bergogllo  entra prepotentemente anche  nel campo sociale e politico.Condanna  ripetutamente i mali  della  società  ma  non ha soluzioni  da offrire   ai ricorrenti    problemi   che denuncia. I  suoi  pronunciarnenti  rimangono esortazioni moralistiche   all’lnterno  del mondo dei  credenti.  Gli anatemi   che  una volta in  Chiesa scagliava  (a vuoto) contro  i peccatti   del sesso, Francesco Ii lancia ora contra  il mondo  del mercato. Ma il mercato non è un male in se perchè è anche garanzia di  sviluppo a  favore  dell’uomo   (Angus   Deaton). Dei vantaggi   del  mercato si gode  abbondantemente anche  nelle  stanze  vaticane. II  male   risiede nell’lngiusta    ripartizione    dei  benefici dell’attività  economica ,nello  sfruttamento  del  lavoro  umano. Having an honour of biggest telecom services Zong have something more to offers to its valuable users. Thus, Zong is giving ADD-ons to subscribe with any of the above zong net packages
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 E’ un discorso essenzialmente  “politico”, di giustizia sociale.  Chi ha vissuto  gli annl  1960/80   non trova  nuovo  nella  Chiesa l’impegno  nel campo  sociale che il papa ora ripropone.  Un impegno   che  la Chiesa  ufficiale   reprimeva  con dure condanne  contro  quelle realtà   ecclesiali   che traducevano   in militanza attiva quell’impegno. La Teologla  della   Liberazione   non  era una abdicazlone dalle  istanze  evangeliche, ma  un  affiancarsi   in  nome di  Cristo   a  quanti   lottavano    per  ii proprio   riscatto.  Averla  condannata    ha  ridotto   la   Chiesa  ad  una  “voce  che   grida  nel  deserto”,    priva  di credibilltà. Al   mondo   dei  cattolici   sono  state  “riservate”    la  beneficienza e  la  solidarietà. Necessarie  e doverose,  esse   sono   comunque  alternative  alla  “giustlzia”.Bergoglio non  ama  la   madonna    “postina”dell’Erzegovlna ma  dinanzi  a  manifestazioni di  chiaro fanatismo  si   mostra  tollerante.Anche  lui indulge compiaciuto  al  folklore e alla spettacolarità,ma  non  dovrà  esimersi  dall’ impedire ogni  speculazione sul fenomeno,una piaga che infetta il  corpo  della  religiosità  popolare.Bernadette Soubirous ,la veggente  di Lourdes, era animata da vero  spirito   francescano  quando  proibiva  drasticamente al  fratello di  fare mercato con  l’immagine della   sorella,  La   “pastorella”     non apprezzò nemmeno la  statua   di  Lourdes   che  non somigliava   a  “Aquero”  (a  quella   cosa),   “la  Signora  nel  suo  linguaggio. Era una  ragazza “semplice” ma consapevole  forse  che ogni rappresentazione concreta  del soprannaturale può indurre ad inganno.Sarebbe provvidenziale   se Bernadette  apparisse   nei   santuari  dove  si fa commercio della  Fede.Una apparizione

alla quale vorremmo  credere  fermamente.

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