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LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE DEL SERVIZIO SOCIALE-DI SILVANA DI FILIPPO

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Redazione-“Deontologia” dal greco “Déon”,dovere, e “Logos”, studio, discorso. Indica più precisamente l’insieme dei doveri e delle regole professionali. La  deontologia  è la scienza dei doveri ed è intesa come l’insieme  di alcuni comportamenti

ritenuti conformi all’onestà e al prestigio della professione che si esercita.

Il lògos è la dimensione oggettiva rappresentata dalla realtà circostante, guidata da norme o leggi, ma rappresenta  anche la sorgente soggettiva delle conoscenze vere. Impegna la ragione nella ricerca di una realtà razionale. In questo senso s’identifica con la comunicazione, il discorso con il proprio ragionamento.

I principi deontologici indicano delle norme di comportamento che si ispirano a principi  che debbono informare l’esercizio professionale.

Tra questi, sono imprescindibili: il principio dell’impegno unitario; l’indipendenza da ogni condizionamento ideologico, razziale, religioso, sociale;la riservatezza su tutto ciò di cui si è venuti a conoscenza in ragione della professione che si svolge (rispetto del Segreto Professionale e mantenimento anche in caso di trasferimento o di attività temporanea sul caso); impegno professionale e mantenimento delle promesse professionali anche in caso di impedimenti istituzionali; solidarietà con l’Assistito e i suoi familiari;collaborazione professionale con tutti gli altri operatori coinvolti nel processo di aiuto; rispetto dei diritti dell’Assistito che vengono prima dei propri; dignità e prestigio professionale; disponibilità nei casi di emergenza.

La deontologia, dunque, appartiene all’ordine del dovere, della prescrizione. Essa fornisce orientamenti generali, indicando i campi di azione. Il senso e la natura dell’intervento operativo, rimanda però, alle motivazioni ed al senso di chi li adopera.

Il codice deontologico risponde sia all’esigenza di una regolamentazione interna della categoria professionale, sia ad una propria responsabilità sociale.

Il codice deontologico è uno strumento che dà garanzia qualificante all’azione professionale.

Esso fa riferimento al piano della condotta osservabile a un codice scritto a differenza dell’etica che invece rimanda a quei principi e valori sui quali si fonda la nostra condotta e riguarda il mondo del soggetto nella sua posizione e convincimenti personali dettati dalla propria coscienza individuale.

La duplice prospettiva deontologica ed etica, richiamano, dunque verso una importante implicazione di responsabilità.

Dal punto di vista deontologico, il concetto di responsabilità è il requisito fondamentale per la garanzia della competenza professionale. Il concetto di responsabilità, nella segretezza professionale si traduce in azione. Se questa responsabilità, come risposta, viene meno diventa giuridica.

Dal punto di vista etico, il concetto di responsabilità è legato al senso motivazionale, sociale e psicologico come preoccupazione umana interpretabile come coscienza sociale impegnata nel  benessere di un’altra persona. L’essere responsabile si traduce in assunzione delle proprie responsabilità in condizione di eticità diretta a non violare un dovere giuridico-morale. Si tratta di un processo formulatorio in conseguenza di un comportamento corretto, quale strumento a garantire l’organizzazione sociale e professionale.

I principi deontologici ed etici costituiscono l’organizzazione basilare in un servizio prestato.

Essi devono  guidare sempre  le proprie attività professionali verso tutti quei problemi che quotidianamente si presentano, con guisa e dignità costanti tradotti in azioni sociali per  affrontare e gestire anche le situazioni più ignote.

 

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