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INTERVISTA A LUCIANO D’ALFONSO

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Redazione –La redazione è lieta di pubblicare l’intervista al senatore Luciano D’Alfonso:

-Lei ha iniziato la sua carriera politica nei primi anni 90’. Fino a ricoprire oggi il ruolo di senatore della Repubblica. Quanto è cambiato secondo lei il modus operandi della politica oggi rispetto all’epoca?

”Il modus operandi della politica è da sempre orientato al fine del bene comune e del suo corretto sviluppo. Le stesse finalità che animavano la politica nei primi anni 90 sono rimaste immutate. Ho sempre privilegiato il rapporto de visu piuttosto che le piazze virtuali, per cui ho costantemente lavorato a stretto contatto con i cittadini. Lo sviluppo del mondo digitale, però, mi ha permesso di entrare in contatto anche con le nuove generazioni.”

-Nel 2004 consegue la seconda laurea in Filosofia. Recentemente c’è stata la proposta del Ministro dell’istruzione Bianchi di introdurre la filosofia negli istituti tecnici. È d’accordo? E, secondo lei, che funzione ha la materia in questione sul piano pratico, nel mondo del lavoro?

”Sono assolutamente d’accordo con l’introduzione della filosofia negli istituti tecnici. La filosofia è una materia che favorisce lo sviluppo del pensiero e del ragionamento. Ritengo che abbia una importante valenza pratica e formativa perché solo attraverso il lucido ragionamento è possibile affrontare le problematiche della vita reale.”

-Senatore, lei fu anche sindaco di Pescara. Siamo appena usciti tra le altre cose da un periodo caratterizzato dalle elezioni amministrative. Cosa vuol dire fare amministrazione e quali prospettive progettuali intravede su Pescara?

”Pescara è un importante nodo commerciale e punto di riferimento di un bacino di utenza molto più numeroso dei soli residenti. Ritengo che si debbano favorire le reti di comunicazione e le infrastrutture necessarie per potenziare ancor di più questa funzione della Città, attraverso l’implementazione degli snodi viari, ferroviari e navali. Fare amministrazione vuol dire comprendere quali sono i reali bisogni dei cittadini e le loro priorità e creare concretamente le possibilità per la soddisfazione e realizzazione degli stessi.”

Pescara è inoltre il comune più popoloso della nostra regione e, come un po’ tutte le città ha la sua periferia. La situazione del Coronavirus ha portato tra le tante cose anche a tralasciare alcuni temi importanti come quello del degrado urbano e della micro criminalità che spesso caratterizzano le periferie. Quanto crede sia importante la mano dello Stato sul tema periferia rispetto al terzo settore?

”Sicuramente lo Stato deve fornire gli strumenti adatti affinché le grandi Città, come Pescara, possano combattere il degrado urbano e la micro criminalità. I temi importanti come questi non vengono mai tralasciati ed è giusto affinché ci sia la garanzia della sicurezza per tutti i cittadini e per tutti coloro che sviluppano attività inerenti al terzo settore e che, altrimenti, non investirebbero le proprie risorse in luoghi non sicuri.”

-Lei fu accusato e poi assolto più volte nel corso degli ultimi anni per esempio sul caso PescaraPorto che riguarda la realizzazione di un megacomplessoin una delle zone in maggiore espansione della città adriatica. Cosa ne pensa del sistema della giustizia italiana?

”Ripongo da sempre una grandissima fiducia nella macchina della giustizia quando realizza il frutto di un lavoro lucido e razionale degli operatori del diritto che sviluppano concretamente l’interpretazione delle norme giuridiche e la sussunzione delle fattispecie concrete in quelle tipizzate dalle norme positive. A volte, se la macchina della giustizia si lascia andare all’ emotività credo che non si concretizzi in decisioni proficue. Soprattutto in ambito penale ho molta fiducia nell’art. 358 c.p.p. che statuisce che nella fase delle indagini vengano raccolte anche le prove a favore dell’indagato. Possiamo dire però che l’art. 358 c.p.p. è la norma più violata d’Italia, forse per la sua antipatica e potentissima carica educativa!”

-Qual è l’apparato trainante dell’economia abruzzese e quali sono invece i suoi punti deboli? Su cosa dobbiamo migliorare rispetto ad altre regioni italiane?

”Sicuramente l’economia abruzzese è in forte crescita ed è necessario sviluppare le infrastrutture per favorire maggiori collegamenti.”

-Lei inoltre è anche presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama. Quali sono le azioni in atto per contrastare la crisi economica e finanziaria post Covid-19?

‘Le azioni in atto per contrastare la crisi economica e finanziaria post covid-19        sono numerose e molteplici. Ad esempio il titolo primo della legge bilancio è interamente dedicato alla diminuzione delle tasse. Sono 8 miliardi di euro all’anno, stanziati dal governo, a partire dal 2022, con l’obiettivo di diminuire Irpef ed Irap. Il reddito di cittadinanza viene finanziato con un miliardo ogni anno, convalidando l’importo di finanziamenti sui livelli del 2021. Tra le altre misure previste in materia di famiglia e politiche del lavoro spicca l’esonero contributivo allargato anche ai datori di lavoro privati che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori subordinati provenienti da imprese in crisi.”

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