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ADOLESCENZA E PERDITA D’IDENTITA’ NEI GRUPPI SETTARI-DI MARISA GIUDICE

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Redazione-Ultimamente, ci ritroviamo, spesso, a leggere articoli sull’importanza o meno della vaccinazione.Io, da medico, sono sempre stata favorevole alla prevenzione, come strumento per migliorare la qualità della vita di noi cittadini.

Esiste un vaccino che pochi utilizzano ma di estrema importanza: la conoscenza dell’occulto e del mercato che ci gira intorno.

Come ogni vaccino è fondamentale iniettarlo nei giovani, affinché producano quei sani anticorpi che impediscono di contrarre la malattia, talvolta letale.

L’attrazione per l’occulto è, infatti, paragonabile a un virus: richiede le condizioni predisponenti per l’attecchimento ed  un periodo d’incubazione prima della manifestazione.

Che cos’è l’occulto? Dal latino occulere, “nascondere”, è la conoscenza del paranormale, attraverso la magia, la numerologia, l’astrologia, la cartomanzia, lo spiritismo. Spesso, vi è un elemento religioso legato a queste credenze, tant’è che molti occultisti aderiscono a religioni come il Satanismo, il Luciferismo, lo Gnosticismo, Thelema, l’Ermetismo e il Neopaganesimo.

Quali sono le condizioni che avvicinano all’occulto?

L’adolescenza è sicuramente un fattore predisponente.

In questo periodo, che ha inizio intorno ai 12-13 anni, avviene una trasformazione del corpo, dell’assetto ormonale, espressione fisica del passaggio dal mondo infantile a quello adulto. Tuttavia, lo sviluppo cerebrale non si completa in questa età. Nell’ultimo decennio, la neurofisiologia e le neuroscienze hanno evidenziato come i lobi frontali siano l’ultima regione a svilupparsi e a connettersi con le altre aree cerebrali. Questa tappa è fondamentale per sviluppare quella maturità decisionale che ti consente di preferire la scelta più sana e corretta.

Ciò comporta che i giovani non riconoscono come scelte pericolose l’uso di sostanze psicoattive, condotte devianti, atteggiamenti autolesionisti e che la scelta del “tutto e subito” è ritenuta il più delle volte come quella vincente.

Il primum movens che spinge i giovani all’avvicinamento all’occulto è la noia, la curiosità, il gioco, favorito anche dai messaggi subliminali che i media, il social, la musica, i giochi e la moda stessa inviano a favore dell’affermazione del male.

Alcune ricerche hanno evidenziato come il 78% dei giovani adolescenti sia in contatto con materiale satanico e di come molti siano disposti ad avvicinarsi in cambio di potere, successo.

Il satanismo offre linee di comportamento, valori ben precisi, possibilità di esprimere tutte le devianze perché ritenute lecite.

Il disagio adolescenziale, caratterizzato da una bassa autostima, senso d’inadeguatezza e debolezza, rappresenta il trampolino di lancio verso questa realtà, vista come soluzione per acquisire potenza personale.

L’adescamento da parte dei reclutatori può avvenire tramite il social, i locali di musica metal, i rave party.

Oltre alle sette italiane note, esistono molti gruppi pseudo satanici, composti da aggregazioni di ragazzi molto giovani, per i quali l’ideologia satanica è uno strumento per emergere.

Il satanismo giovanile possiede un carattere selvaggio, violento, difficile da individuare per la facilità con cui si formano e si sfaldano, in cui droga, alcol, sesso sono alleati per ottenere la forza per compiere gli atti criminosi: violazione di sepolcro, furti di ostie, profanazione di chiese, maltrattamenti, violenza carnale, tortura e uccisione di animali fino all’omicidio.

 Come cambia la persona all’interno di una setta?

La strategia di manipolazione passa attraverso tre stadi: la destrutturazione, il cambiamento e la ristrutturazione.

  • La destrutturazione utilizza il disagio dell’adolescente per distruggere tutti gli schemi di riferimento. Può essere condotta attraverso un’attività sessuale particolarmente perversa, oppure tramite l’ipnosi. Lo scopo è di bombardare la persona con stimoli emozionaliuesta fase si mira all’allontanamento dal contesto familiare che è sostituito dalla setta.
  • Il cambiamento consiste nel proporre nuovi schemi di comportamento, pensieri ed emozioni raccontando al neo-adepto di come questo mondo consenta di risolvere i propri problemi e di ottenere ciò che si vuole. In questa fase s’indottrina la persona all’obbedienza cieca al senso gerarchico, si richiede una conformità a codici di vestiario per accentuare il senso di diversità dal mondo circostante, s’induce un senso di mistero che lo faccia sentire un prescelto, si usano preghiere e formule da ripetere continuamente in modo da ridurre il senso critico.

Attraverso la trance indotta durante i rituali, anche con l’uso di droghe, la persona inizia a credere realmente nei favori di Satana.

  • Nello stadio di ristrutturazione la vecchia identità è sostituita con quella della setta. E’ il momento della consacrazione del neo-adepto a Satana e alla sua rinuncia ai condizionamenti morali, culturali sociali appartenenti al passato. In questa fase sono attuate tutte quelle tecniche mirate a creare un indebolimento del soggetto in modo da inibire la ribellione (alimentazione squilibrata, attività fisica e intensa). Sono compiute forti pressioni psicologiche da parte degli altri membri per evitare improvvisi ripensamenti, compreso l’induzione di senso di colpa e paura di punizione in caso di dubbi e pensieri negativi con minacce di morte verso la persona e i familiari.

In questo periodo la famiglia si ritrova a vivere cambiamenti fisici e psichici del giovane, non subito riconosciuti come campanello d’allarme:

  • Perdita della volontà individuale
  • Aumento della dipendenza, perdita(correzione apportata n.d.r.) della spontaneità e del senso dell’umorismo
  • Chiusura verso il mondo esterno
  • Dimagramento e disturbi psicologici: allucinazioni, ansia, paranoia.

E’ fondamentale che i genitori siano particolarmente attenti in questa delicata fase della vita e non abbiano il timore di controllare le amicizie e la realtà che attrae il proprio figlio, per il suo bene soprattutto.

La scuola deve accettare d’inserire nel programma di prevenzione anche l’occulto e i suoi rischi, non considerato persino dalle figure professionali dedicate al disagio adolescenziale.

E’ l’unico modo per difendere i giovani dal male, aiutarli a scegliere la vita e  proteggerli da quegli individui che desiderano oscurare per sempre

la loro esistenza.

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