” SAN GIUSTO, TECLA ED EUFEMIA ” DI RENATO LEBAN ( QUARTA PARTE )
Era un bel pomeriggio, il sole era alto nel cielo e un po`di vento accarezzava le chiome
degli ippocastani. Tecla ed Eufemia camminavano lungo le rive chiacchierando
tranquillamente come due buone amiche. Stavano parlando della visita che avevano fatto
a casa di Sebastiano.
-“E` stata una bella serata, peccato che nessuno si senta piu` tranquillo dopo i fatti
dell’altro giorno.”
-“Hai proprio ragione Eufemia. Da quando e` arrivato in citta` il nuovo prefetto,
sembrano tutti impazziti.”-
-“Credo che il problema sia piu` grave”- aggiunse Eufemia.
“Perche` dici questo?”
-“Perche` ho parlato con Giusto e anche lui sembra molto preoccupato.”- continuo’
Eufemia.
-“Preoccupato di che?”-
-“Di come si comportano i militari, e come la gente stia diventando sospettosa.”-
-“Non l’ho notato, a me sembrano sempre tutti uguali.”- commento’ Tecla.
-“Non e`cosi’. Oggi, quando sono andata al mercato, ho visto che alcune donne mi
stavano guardando come se fossi diventata un’estranea. Alcune parlavano fra di loro
come se volessero nascondersi, o come se avessero qualcosa da nascondere.”-
-“Anche Giacinto mi ha detto di stare attenta e di non andare in giro da sola.”-
-“E questo non ti fa pensare che ci sia qualche altro motivo in piu` di cui preoccuparsi,
Tecla?”-
-“Forse sara’ come dici tu, Eufemia, ma credo che la gente comune come noi non abbia
motivo di preoccuparsi. Noi non stiamo facendo nulla di male.”-
-“Sacre e sante parole Tecla, ma se ho capito bene quello che mi ha detto Giusto e tu me
lo hai confermato, non e` per quello che facciamo che dovremmo stare attente, ma
piuttosto per quello che pensiamo.”-
-“Non essere ridicola Eufemia, che cosa vuoi che importi agli altri cio` che noi pensiamo?
Siamo due giovani donne, senza alcuna importanza.”-
-“Forse mi sono spiegata male, non e` per quello che pensiamo, ma quello in cui
crediamo che puo` crearci dei problemi.”-
-“Per davvero? E perche` mai?”-
-“Perche` qualcuno a Roma e poi a Mediolanum ha deciso che noi cristiani siamo
diventati un problema”- ribadi’ Eufemia.
-“Non ci posso credere, ma com’ e` possibile se fino a ieri nessuno aveva nulla da ridire
su di noi e su cio` che crediamo, ed ora tutti hanno qualche cosa da dire. Il mondo e`
proprio cambiato!”-
-“Eh si, mia cara Tecla, il mondo e` cambiato, naturalmente in peggio, e se vai a
ricercarne le cause vedrai che sono sempre le stesse.”-
-“Cioe`?”-
-“Il denaro ed il potere.”-
-“Ma che cosa c’entrano il denaro ed il potere?”- commento’ Tecla incredula.
-“Tecla, lo so….tu vivi lontano dalla realta`. Perche` credi che gli imperatori Diocleziano
e Massimiano si siano presi a cuore le lamentele dei sacerdoti e dei militari? Ma perche`
l’uno e’ attaccato all’altro….e se essi non danno a loro quello che richiedono, alla fine da
chi verebbero difesi e protetti gli stessi imperatori? Lo stesso stato non avrebbe modo di
reggersi e forse anche di esistere.”-
-“Mi sembri catastrofica Eufemia, e poi non ho capito da che parte stai?”-
-“Non dire stupidaggini Tecla, ti sto solamente spiegando come i Romani ci vedono.”-
-“Mi sembra che la storia non vada per il meglio.”-
-“No, anzi peggiora ogni giorno di piu`, ma parliamo d’altro altrimenti questa giornata
diventera` triste. Dimmi Tecla, hai parlato recentemente con Marta?”-
-“No, avrei dovuto farlo? Non e` amica tua?”-
-“Certo che lo e`, volevo solamente sapere se lei ti ha parlato del suo Giuliano.”- chiese
Eufemia.
-“E chi e` Giuliano?
“Giuliano e` il nuovo ragazzo di Marta.”-
-“Personalmente non sapevo che ne avesse avuto uno” – disse Tecla un po’ meravigliata.
-“Te l’avevo detto che vivi al di fuori della realta`!”-
-“Ma a parte cio`, che tipo e` questo Giuliano?”- incalzo’ Tecla incuriosita.
– “E`un bel ragazzo, alto, forte e cio` che non guasta con una bella posizione.”-
-“Volendo dire?”-
-“E` un commerciante di legname”-
-“Fortunata lei, e dimmi Eufemia, lui e` Tergestino?”-
-“No e` Greco. Sapevi, Tecla, che Marta frequenta la casa della nobile Claudia?”-
-“No, ma non mi meraviglio, lei e` una Romana e per certo si sono conosciuti a Roma.
Sono contenta che conosca Claudia perche anche lei e` una donna educata e gentile”-
commento’ Tecla.
-“Peccato che oggi come oggi stia diventando una rarita`.”-
-“Penso che dovremmo ritornare verso casa, prima di ritrovarci in qualche situazione
complicata.”-
-“Hai ragione, Eufemia.”-
Il golfo della citta` di Tergeste si stava ravvivando dei suoi colori piu` intensi e la citta` si
trasformava pian piano in un forziere pieno di gioielli luccicanti, adagiati con arte sulle
colline circostanti. Tecla ed Eufemia rincasarono cosi` in piena serenita`e senza alcun
problema.