PREMIAZIONI SOCIALI “SIAMO DIVERSI, MA TUTTI UGUALI” NELL’AMBITO DEL CONVEGNO NAZIONALE A SILVI “L’ADOLESCENTE, QUESTO SCONOSCIUTO”
Redazione-Il 21 marzo 2018, ha aperto i lavori Sara Cuciniello con questa bellissima riflessione poetica(nel titolo n.d.r.) sulle tre “A” . Nessuno sapeva che la ragazza avrebbe fatto questa suggestiva sorpresa. Ne ha dato subito lettura, sotto le note di una canzone allietata dall’animazione di Fabio Chiavarini, grande esperto del sorriso dei casi terminali e bambini malati. Grande esempio di umanità e del dono sociale!Il 23 Aprile 2018, in occasione della Giornata Mondiale del Libro: l’adolescente, questo sconosciuto, saranno premiati con menzione speciale: Sara Cuciniello per la sezione Adulti (con una poesia sulle tre “A”) ; Francesca Di Pietro per la sezione Anziani (con un’antica canzone. Attrice del cortometraggio); Angelo De Angelis ( sezione anziani: poesia); Rossella Giammaria per la sezione Adolescenti ( con due poesie ); Paolo Di Luca ( per l’empatia. Attore del cortometraggio ); Caterina De Maria (Sezione adulti: genitore professionale); Ruben Mosca ( sezione adolescenti : Video); Leon Bernini ( sezione adolescenti: Maschera ); Luciano Maccariello (Sezione adolescenti: Logo); Giancarla Giuliani ( sez. Anziani: Nonna professionale); Giovanni Cocciasecca e Angelo De Angelis ( Sezione Anziani: canzone ); Benito Supplizio e Marilena Fossemò (la vita è…) Martina Collevecchio (sez. Adolescenti: la farfalla); Maria Aielli e Maria D’Agostino (sez. anziani: la vita è); Enrico Casale (sez. Adulti: il poeta attore“Carezze di Primavera di Carino Fortuna ); Filomena Ferrante (Sez. adulti: la chitarra sociale).
La “Rinascita” dal punto di vista di Rossella Giammaria nel Concorso Sociale con: “La religione” e la “A qualcuno”:
Le tre “A” dal punto di vista di Sara Cuciniello:
A
Adolescente
Chi sono?
Di che colore è la mia vita? Voglio un blu elettrico che mi faccia figo.
Voglio un grigio dentro cui nascondermi.
Voglio un urlo nel quale sparire. Voglio un silenzio in cui farmi trovare.
Un abbraccio, voglio un abbraccio in cui respirare, per poi splendere, e volare.
A
Adulto
E cos’? E’ questa? Era questa la vita che volevo? Sveglia, colazione, autom figli, lavoro, lavoro, un caffè per piacere. Lavoro, lavoro, comincio a fumare pur di respirare, lavoro, lavoro, casa, figli, cibo, sonno, troppi colori per vederne uno che sia diverso dalla notte.
Ma no, stanotte non dormo, non subito…c’è luce. Alzo gli occhi: non mi ricordo più di te, luna. Dov’eri? I sogni di chi hai illuminato in questi anni, e quando hai smesso di accarezzare i miei?
“Ero lì, aspettavo i tuoi occhi, che fossi pronto a spogliarti e guardarmi di nuovo.
Ed ora splendi, splendi di ogni istante che colora i respiri: vedi amore, amore, amore e vivi il senso di ogni adesso. Lo senti?
A
Anziani
Guardo il mondo attraverso il mare. Cataratta, la chiamano, mare lo chiamo io, dica quel che vuole dottore.
Da qui vivo sfumature che non sapete, accarezzo tinte pastello che intuivo tra le braccia di mamma, profumate di talco.
E’ un vivere altro, non mi manca il rosso, né il verde, né il blu, mi accontento di abbracci pastello, che il senso tra cielo e mare si chiama arcobaleno.
Splendono le mie dita e sanno di sale. Volete provare?