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” ABBIAMO VISTO SPUNTARE LA SUA STELLA ” – DI VALTER MARCONE

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Redazione- La cometa C/2022 E3 ZTF sta solcando i nostri cieli! Una corsa verso il punto di minima distanza con la Terra che è avvenuto il 1 Febbraio a circa 42 milioni di km dal nostro Pianeta. E’ al limite della visibilità ad occhio nudo con cieli scuri e privi di inquinamento luminoso. Per l’individuazione può essere utile una qualsiasi applicazione per la visione del cielo da SkyTonight, a Stellarium, a Mappa Celeste, ecc…Come ha detto, in un’intervista, l’astrofisico Gianluca Masi : “La cometa si sta muovendo tra le Orse, Maggiore e Minore per poi portarsi più al centro del nostro cielo. La visibilità ad occhio nudo sarà davvero molto modesta, tanto che sinceramente consiglio di adoperare almeno un binocolo” .Una cometa che va in direzione del Sole

Stiamo parlando di C/2022 E3 ZTF, cometa scoperta il 2 Marzo 2022. Per il suo lungo moto di rivoluzione attorno al Sole, è stata soprannominata “la cometa dei o di Neanderthal” perchè impiega in questo movimento 50 mila anni. Chissà se gli ominidi di Neanderthal l’hanno vista come la stiamo vedendo noi :“chioma più coda” .

La chioma è costituita da una nube di polvere e gas e inizia a formarsi quando la cometa si trova ancora piuttosto lontana dal Sole ma abbastanza vicina da esserne influenzata. Il calore della nostra stella, infatti, fa sì che la polvere superficiale della cometa si disperda in tutte le direzioni e che il ghiaccio sottostante cominci a sublimare, ovvero a passare dallo stato solido a quello gassoso.

Siccome la massa della cometa è troppo piccola per trattenere la nube, questa si espande in tutte le direzioni e può raggiungere dimensioni incredibilmente grandi: fino a tre milioni di chilometri, che è come fare Roma-San Francisco 300 volte! E pensare che il nucleo “spento” di una delle comete più grandi, la Hale-Bopp, ha un diametro di appena 60 chilometri, poco meno della distanza Roma-Latina. (1)

Fin dal suo apparire sulla Terra l’uomo ha sempre alzato lo sguardo al cielo .Di giorno per osservare i fenomeni atmosferici, di notte per osservare lo sterminato spettacolo di intrecci di stelle . Uno spettacolo che ha sempre sollecitato il suo immaginario e la sua fantasia. Fino al punto che della mappa stellare di quel cielo si è fatto rappresentazioni a somiglianza di quanto conosceva sulla Terra e che faceva parte della sua quotidianità. Ecco dunque le figure astronomiche e quelle astrologiche. Una familiarità senza spiegazioni almeno per milioni di anni . Una familiarità poi con alcune stelle come l’Orsa maggiore e quella minore che per secoli hanno guidato i naviganti.

Ecco dunque la C/2022 E3 ZTF, la cometa che solca il cielo del nostro presente denominata di Neanderthal perchè l’ultima apparizione è avvenuta proprio al tempo, più di 50 mila anni fa, in cui quegli ominidi appunto avevano messo mano all’aratro di legno. Ma in quanto a comete siamo in buona compagnia perchè è prorprio il caso di dire che “costellano “la storia dell’umanità .

Per esempio in tempi vicinissimi a noi, solo nel 2021, una cometa enorme fu avvistata e battezzata Leonard, la più brillante e importante scoperta nel 2021. Un oggetto congelato noto anche come C/2021 A1 , scoperto da Gregory J. Leonard dall’Osservatorio di Monte Lemmon, in Arizona. Che ora secondo Earth Sky si è disintegrato intorno al Sole.

“Gli osservatori – principalmente astronomi dilettanti che osservano attentamente e immaginano questi oggetti – hanno iniziato a chiedersi se la cometa stesse iniziando a disintegrarsi”.Nelle settimane prima del perielio (il punto di minima distanza dal Sole) la luminosità della cometa Leonard iniziò a cambiare ogni tre o cinque giorni. “La coda della cometa ha iniziato a mostrare una struttura complicata, forse a causa di pezzi che si sono staccati dal nucleo, rivelando nuove aree che il sole avrebbe poi riscaldato”. Nella sua lunga intervista al sito Leonard lo scopritore ha poi concluso sottolineando un aspetto più simbolico e poetico di questi oggetti, che oltre ad essere studiate come parte dell’universo che ci circonda, toccano corde più profonde della nostra esistenza.
“Le comete, in particolare quelle con apparizioni straordinarie, in qualche modo insistono affinché ci fermiamo ad ammirare la loro magnificenza e mistero”, ha detto Gregory Leonard a EarthSky. “Apprezzo anche il fatto che le comete ricordino la natura transitoria di… beh, la natura e tutte le cose. E, naturalmente, le comete sono piene di sorprese, ricordandoci che noi umani non abbiamo il controllo”.(2)

Dal 2021 a duemila anni dietro dobbiamo ricordare la comparsa di un’altra cometa che ha annunciato un grande evento per il mondo giudaico cristiano la nascita del redentore. Il Natale di nostro Signore Gesù Cristo , un Dio che si fa uomo e nasce con la fragilità di un bambino per redimere con la morte in croce l’umanità dal peccato originale. Ma questa è un’altra storia . Noi qui parliamo di comete . Quella cometa che annunciò la nascita del Redentore viene chiamata nel racconto evangelico impropriamente “stella cometa “ . Ovvero la stella che è di grandi dimensioni e si trova a enormi distanze dal sistema solare e nel firmamento appare fissa e puntuale; la cometa che è di piccole dimensioni e si trova all’interno del sistema solare .

L’apparizione della stella e la concomitante presenza dei Magi descritte da Matteo sono ritenute non storiche da molti studiosi – inclusi esegeti cristiani, come Raymond Brown,John Dominic Crossan, Rudolf Bultman – i quali sostengono che la narrazione della nascita di Gesù sia stata modellata su tradizioni ispirate all’Antico Testamento e alla nascita di Mosè, a sua volta derivata da precedenti tradizioni di altri popoli

La presenza di una stella alla nascita di Gesù è un simbolo messianico. Il riferimento biblico è la profezia di Balaam su una stella, che sarebbe spuntata da Giacobbe Nm 24,17. Benché la stella sia stata spesso identificata col Re Dacvide , già prima della nascita di Cristo alcuni ebrei l’avevano identificata col Messia .

L’immaginario popolare poi ha attinto a rappresentazioni figurative.La maggior parte degli esegeti antichi, quindi, interpretarono la stella come un fenomeno celeste inanimato, naturale o portentoso, ma senza identificarlo con una cometa. Nell’iconografia cristiana antica, infatti, la stella non è mai rappresentata con la coda. L’esempio più antico è un affresco delle Catacombe di Priscilla (III-IV secolo).

La comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura “stella cometa” risalgono al fatto che Giotto, impressionato dal passaggio della Cometa di Halley nel 1301, la disegnò appunto come una cometa dalla lunga coda nella Cappella degli Scrovegni a Padova.. A partire dal XV secolo il particolare ha avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della Natività e del presepe.

“Dov’è – affermano i Magi – colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo” (Mt 2,2).

Dunque la tradizione della cometa di Natale inizia ben quattordici secoli dopo la nascita di Gesù: quando, nel 1301, realizzando l’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto ne dipinge una nel cielo dietro la capanna. In questa occasione è stata una vera cometa ad aver ispirato il grande artista. E non una qualunque: quell’anno è passata per un saluto la cometa di Halley – che alcuni di noi hanno visto nel 1986, e che tornerà a farci visita tra più di quarant’anni, come vedremo più avanti.(3)

Poi negli anni ci sono veramente comete di Natale . Così la cometa Lovejoy W1 che è la prima di una serie di comete natalizie scoperte dall’astronomo amatoriale australiano Terry Lovejoy. Appartiene alle comete radenti di Kreutz,  un gruppo di comete che sembrerebbero essere i frammenti di una cometa più grande andata in mille pezzi a causa dell’impatto col Sole.

La Lovejoy W1 si è meritata il titolo di Grande cometa di Natale perché il giorno del suo perielio – il 16 dicembre 2011 – si è letteralmente tuffata nel Sole ed è sopravvissuta, diventando ben visibile a occhio nudo il 21 dicembre.

L’anno successivo, ad agosto, Terry Lovejoy ha scoperto una terza cometa natalizia: Lovejoy Q2 è stata visibile, infatti, durante i mesi di dicembre e gennaio ed è arrivata al perielio il 30 gennaio 2015.Per la prima volta, infatti, è stato trovato in una cometa alcol etilico perchè durante il periodo di massima attività ha rilasciato tanto alcol quanto 500 bottiglie di vino al secondo!

Le comete sono uno dei fenomeni più singolari e interessanti del Sistema Solare. Sono residui ghiacciati della formazione del Sistema Solare, composti da una miscela di grani non volatili e gas congelati. Le comete possono essere viste dalla Terra attraverso i telescopi e sono spesso chiamate “palle di neve sporche” a causa della loro forma irregolare e della composizione ghiacciata. Sono in genere piccoli, dalle dimensioni di una piccola città quando sono congelati a molto più grandi quando riscaldati dai raggi del sole.

Si ritiene che le comete siano alcuni degli oggetti più antichi del Sistema Solare e possano essere osservate per migliaia di anni. Spesso hanno orbite altamente ellittiche, che li portano da molto lontano dal Sole a molto vicino, dove si riscaldano e iniziano a rilasciare gas, un processo chiamato degassamento. La parola “cometa” deriva da kometes, un’antica parola greca per “testa dai capelli lunghi”, ed è stata usata per descrivere questi corpi celesti fin dai tempi dei Greci.

Le sonde Vega 1 e Vega 2, lanciate nel 1984 dall’Unione sovietica, sono passate a circa ottomila chilometri , una distanza breve in termini spaziali, dalla cometa di Halley facendo scoperte che ci permettono di descrivere meglio questi corpi celesti . Un nucleo di ghiaccio però ricoperto da uno strato di materiale organico la cui temperatura a differenza di quello che si pensava va dai 27 al 127 gradi centigradi .Negli strati sottostanti, invece, la temperatura è tanto bassa da permettere al ghiaccio di esistere; infatti, per esempio, se l’acqua solidifica a zero gradi per il metano ne servono almeno -184.

Sempre sul nostro cammino storico ,per esempio tornando indietro di qualche secolo possiamo leggere la Divina commedia di Dante Alighieri . In quell’opera il termine cometa è nominato solo nella cantica del paradiso, Pd XXIV 12, le anime girano su sé stesse fiammando, volte, a guisa di comete. E’ una notazione che fa riferimento a fenomeni celesti a cui Dante ci ha abituato nel corso del suo viaggio oltretomba . Qualche studioso ha fatto notare come di fronte alla notorietà delle comete i riferimenti nelle cantiche sia esiguo. Specialmente per quanto riguarda la credenza che il loro apparire nel cielo fosse fortunoso (Isidoro Etym. III LXXI 16 ” Cometes stella est dicta eo quod comas luminis ex se fundat. Quod genus sideris, quando apparuerit, aut pestilentiam, aut famem, aut bella significat “). Famosa, a tal proposito, la cometa apparsa nell’autunno del 1301, e ritenuta, a Firenze, come premonitrice della rovina della città, in connessione con l’entrata in Firenze di Carlo di Valois avvenuta il 1° novembre di quell’anno. A questo episodio, ricordato anche dal Villani (VIII 48) e dal Compagni (II 19), fa sicuramente riferimento Dante in un’altra sua opera. Secondo calcoli più recenti si è potuto stabilire che si trattò della c. di Halley, effettivamente una delle più belle e più grandi. Dante parla invece più frequentemente delle stelle cadenti (Pg V 37-39, Pd XV 13-18), fenomeno molto meno appariscente (si tratta di frammenti di corpi celesti che s’incendiano per attrito nell’atmosfera terrestre; ma D., con Aristotele, crede trattarsi di effetto di vapori [Pg V 37] esalati dalla terra che, giunti in alto, ardono accesi, come le c., più o meno a lungo, per opera del calore del sole). (4)

Eventi fortunosi e credenze attribuite alle comete se ne contano a centinaia. Ogni volta è un nuovo avvento. Chissà? Gli uomini di Neanderthal quando l’hanno vista passare la stessa cometa che anche noi abbiamo osservato lo scorso 1 febbraio stavano imparando ad usare l’aratro e probabilmente hanno pensato che portava bene , Chissà se è stato così dopo 50 /60 mila anni di storia di questa umanità che oggi la rivede passare attorno al sole. Sicuramente è andata bene perchè l’uomo ha sostituito l’aratro di legno con la meccanizzazione in agricoltura; ha percorso spazi immensi in terra e in cielo grazie al motore a scoppio, ha calpestato il suolo della luna. Ma allo stesso tempo non smette di fare guerre, ha compiuto eccidi e genocidi epocali e continua a offendere il senso di umanità, ad oltraggiare i diritti dell’uomo, a commettere atti inconsulti contro la natura della sua casa .il pianeta Terra . che per il momento è solo ed unico .

Credenze dunque Secondo le antiche credenze popolari, le comete erano portatrici di sventure, pestilenze e guerre. In realtà, esse non sono altro che innocue “palle di neve sporca”, composte da rocce mescolate a gas congelati, acqua, metano, ammoniaca e polvere.
Quando nulla si conosceva di questi corpi celesti la loro ciclica apparizione fin dalla preistoria , era un vero enigma. Durante il Medioevo le perplessità sono aumentate e rafforzate. I dotti per esempio le ritenevano un messaggio in codice di Dio, il popolo dei presagi perchè non ne sapevano spiegare la natura. Gli scritti che ci hanno tramandato le superstizioni popolari sulle comete sono numerosi, ad esempio l’Almanacco Perpetuo Benincasa e gli scritti del francese Ambroise Parè nel suo trattato De monstres et de prodiges, risalente al 1571. ( 5)

La morte di Giulio Cesare, Costantino, Attila, Gian Galeazzo Visconti e altri sovrani fu annunciata o seguita da una cometa, rafforzandone la fama sinistra e anche la letteratura ha tramandato questa leggenda, come in alcune opere di Shakespeare ( Giulio Cesare e Re Lear) .

“When beggars die there are no comets seen;
The heavens themselves blaze forth the death of princes.”
–From Julius Caesar (II, ii, 30-31)

Nella letteratura inglese esistono molti testi significativi che parlano di comete. Jhon Milton, nel “Paradiso perduto” paragona Satana ad una cometa, coma accade nell’Apocalisse.
Con grande ironia Swift, nei “Viaggi di Gulliver” descrive gli abitanti di Laputa, uno dei primi mondi alieni che compaiono nella letteratura, angosciati dalla paura di catastrofi astronomiche, tra le quali eventuali urti con le comete. Ovviamente, come accade in molti testi a carattere fantascientifico, dietro a questi strani comportamenti di ipotetici extraterrestri si nascondono le grandi e piccole assurdità e tragedie del nostro mondo.

La connessione tra peste e comete era data dal convincimento che le comete fossero fenomeni atmosferici, mulinelli di aria. Secondo un’opinione diffusa, questi mulinelli potevano nascere da spaccature della crosta terrestre dovuti ai terremoti e quindi portare con sè sostanze velenose che normalmente sono chiuse nelle viscere del pianeta. Queste sostanze potevano essere causa di epidemie o di avvelenamenti, anche sulla scorta di alcune immagini dell’ Apocalisse .

Di questa connessione si era già parlato al tempo della peste di Giustiniano, quando la comparsa del contagio era stata messa in relazione al susseguirsi di catastrofi naturali quali eruzioni vulcaniche, inondazioni e apparizioni di comete.

Nel XIV secolo in Italia si diffuse la teoria del soffio pestifero del medico Gentile da Foligno, vittima egli stesso della peste, secondo la quale una congiunzione di Marte, giove e Saturno avvenuta nel 1348 avrebbe generato esalazioni insalubri penetrate nell’atmosfera come venti velenosi (aer corruptus), in grado di diffondere il contagio.

Questa teoria, con alcune varianti (ad esempio l’ipotesi che potesse essere provocata dalla decomposizione dei cadaveri all’aria aperta o nell’acqua), si è conservata a lungo, tanto che fu avanzata anche in occasione della peste del XVII secolo. Resisteva quindi la fama funesta delle comete, tanto che Manzoni, nei Promessi Sposi, ne parla come di superstizione popolare. (6 )

L’Apocalisse, scritta da San Giovanni apostolo nell’isola di Patmos durante le feroci persecuzioni di Domiziano ai danni dei cristiani (94/96, secondo l’opinione più diffusa), è un testo che si inserisce nella tradizione apocalittica giudaica, ispirata a profeti quali Isaia, Ezechiele, Zaccaria e Daniele, che avevano profetizzato la fine del mondo. La letteratura apocalittica nasce di solito in un contesto di sofferenza e persecuzione, con l’intento di confortare chi ne è vittima a perseverare e a guardare al di là del momento tragico che sta vivendo .Nell’Apocalisse si parla in più circostanze di oggetti che cadono dal cielo con effetti devastanti ed è il cielo che manifesta apertamente l’ira di Dio sugli empi. Ovviamente non si parla espressamente di comete o asteroidi, (7)

La cometa più famosa è probabilmente la cometa di Halley,La stessa cometa che Giotto ha dipinto dietro la capanna di Gesù è ricomparsa nel cielo la notte di Natale del 1758.

Gli astronomi l’attendevano. La notizia era che una cometa sarebbe apparsa di nuovo nel cielo. Per la prima volta era previsto il “ritorno” di una cometa .L’astronomo inglese Edmund Halley aveva applicato la neonata teoria della gravità di Newton allo studio delle comete per dimostrare che le orbite di questi corpi celesti si possono prevedere. E allora precisava che la cometa che lui stesso aveva osservato nel 1607 sarebbe ritornata . Aveva un ciclo di 76 anni ed era stata anche osservata da Keplero nel 1531 e così via ad intervalli di 76 anni. Allo stesso modo, diceva, questa cometa sarebbe passata nel 1758-59, nel 1834-35 e così via ad intervalli di 76 anni.

Effettivamente, così è stato, così è – ricordiamoci di segnare sul calendario il 2061 – e così sarà per ancora molto tempo probabilmente.

La cometa di Halley che ha un periodo orbitale di circa 75 anni ed è stata osservata l’ultima volta nel 1986. Si ritiene che sia stata vista dall’uomo sin dai tempi degli antichi greci, ed è stata registrata dagli astronomi cinesi nel 240 a.c.. Altre comete hanno periodi orbitali molto più lunghi, di centinaia o addirittura migliaia di anni, come la Hale-Bopp e la Hyakutake.

Una delle definizioni che più ha contribuito all’idea che tutti noi abbiamo di cometa è quella dell’astronomo statunitense Fred Lawrence Whipple: una palla di neve sporca di polvere. Ed effettivamente la realtà non è poi così lontana dalla nostra fantasia. Quando le comete si trovano lontane dal calore del Sole sono oggetti scuri fatti di ghiaccio e polvere.

Quando una cometa passa vicino al Sole, il suo materiale ghiacciato può diventare visibile dalla Terra sotto forma di una coda, composta da gas e polvere. Questo materiale viene allontanato dalla cometa dalla pressione del vento solare e può estendersi per milioni di chilometri. La composizione della coda di una cometa può variare a seconda del tipo di cometa, con alcune che esibiscono più code di diversi colori.(8)

C’è poi la cometa più grande di tutte le comete conosciute. E’ la C/2014 UN271 composta da un immenso ammasso di ghiaccio e rocce di ben 80 miglia di diametro, circa 50 volte superiore a quello di una cometa classica. Per avere un paragone più immediato, il solo nucleo di C/2014 UN271 è più grande dello stato di Rhode Island e ha una massa di 500.000 miliardi di tonnellate. Lo conferma il telescopio spaziale Hubble e la notizia appare sul sito ufficiale della Nasa .

C/2014 UN271 si trova al momento ai margini del Sistema Solare e si muove ad una velocità di 22.000 miglia all’ora, ma non dovrebbe diventare un problema per alcuno dei pianeti presenti nel sistema. Secondo i calcoli, infatti, la cometa non dovrebbe avvicinarsi per più di un miliardo di chilometri dal Sole, quindi al massimo dovrebbe spingersi sino in prossimità di Saturno (dovrebbe accadere nel 2031), per poi allontanarsi gradualmente lungo la sua orbita ellittica.

Orbita che ha una durata di ben 3 milioni di anni, quindi il fatto di poterla osservare così da vicino potrebbe essere un’occasione davvero unica in tutta la storia dell’umanità. Secondo gli studi, C/2014 UN271 dovrebbe provenire da un agglomerato di comete chiamato Nuvola di Oort che dovrebbe posizionarsi (è ancora solo teorizzato) tra il Sole e Alpha Centauri. (9)

Ma torniamo alla cometa di Neanderthal C/2022 E3 (ZTF) che è stata scoperta all’inizio di marzo 2021 dagli astronomi utilizzando la telecamera per sondaggi ad ampio campo presso la Zwicky Transient Facility e che sta solcando il cielo in questi giorni a 42 milioni di km dalla Terra, ossia in quello che possiamo definire il passaggio ravvicinato migliore che abbiamo a disposizione. .

Dagli studi sulla cometa di Neanderthal C/2022 E3 (ZTF) è stato stimato il tempo che impiega ad orbitare attorno al Sole ovvero 50.000 anni. Pertanto se 50.000 anni la cometa ha fatto la sua comparsa nei cieli del nostro Pianeta sarebbe potuta risultare visibile ai nostri antenati, i Neanderthal appunto. Sebbene non si possa avere la certezza che fosse visibile (le comete possono generare o non generare una chioma visibile) e nemmeno di quanto (dipende anche dall’altezza sull’orizzonte) vista la sua presenza in quel periodo è stata nominata “Cometa di Neanderthal”.

Questa cometa misura circa 1 km di diametro e la tipica colorazione verde della sua chioma è dovuta alla presenza di carbonio molecolare, il quale viene rilasciato dalla superficie per poi venire eccitato dalla radiazione solare, che crea il magnifico effetto verdognolo visibile nell’immagine in testata.

Gli scienziati la descrivono come una cometa dall’orbita molto lunga e lenta, tuttavia c’è la possibilità che la sua natura iperbolica, su cui non tutti gli scienziati concordano, la portino ad allontanarsi e questa potrebbe essere l’ultima occasione per vederla (10).

L’aspettavamo da 50 mila anni . Anche perchè per un nuovo “avvento” ci vuole una cometa, Chissà se la cometa di Neanderthal ,visibile il 1 febbraio ultimo scorso , sarà sufficiente a fare concorrenza a quell’altra che cambiò il corso della storia. La speranza è , se non proprio di cambiare il corso della storia delle migrazioni, della vita dei popoli , del clima ,almeno di influire su avvenimenti che sembrano modesti di fronte alle dimensioni di spazio e di tempo che abbiamo evocato con questa riflessione sulle comete ma che contano tanto nella vita delle persone. Come per esempio nella guerra russo ucraina, nelle crisi energetiche, nell’abbandono dei prorpi luoghi per siccità, carestie, guerre e molti altri “ quotidiani avvenimenti “ che determinano il destino, spesso negativo , dei singoli e di intere comunità .

(1)https://www.discorsivo.it/scienza/2020/12/13/cometa-visibile-natale/

(2)https://www.esquire.com/it/lifestyle/tecnologia/a39512219/cometa-leonard-disintegrata-sole/

(3)https://www.discorsivo.it/scienza/2020/12/13/cometa-visibile-natale/

(4)https://www.treccani.it/enciclopedia/cometa_%28Enciclopedia-Dantesca%29/

(5)Anno 400 d.C:lo storico orientale Socrate associa alla comparsa di una cometa l’attacco dei Goti a Costantinopoli;
Anno 408: una cometa precede il saccheggio di Roma
Anno 728: in Costantinopoli fu gran pestilenza, che tolse la vita a più di trecentomila persone, e si veddero due gran Comete che l’una andava la mattina avanti il Sole, e l’altra lo seguiva la sera, e in Brescia nacque un fanciullo con due denti.
Anno 837: Ludovico il Pio, alla comparsa di una cometa, offre generose donazioni al clero affinchè preghi per la sua salvezza.
Anno 984: in Italia fu una gran cometa, e la fame, e peste l’oppressò; e vi levò molta gente; in Fiandra si vide un gran serpente volar per l’aria, e in Genova un cavallo parlò, in Pisa veduti huomini con effigie di cane.
Anno 1019: imperando Ottone III l’anno 1019 nel mese di giugno a hore 9 si vide una cometa, e travi ardenti in Cielo, e poi apparve una figura grandissima di Serpente con terremoto, Ottone ordinò che all’Imperio non succedesse il figliuolo, ma si facesse eletione.
Anno 1077:una cometa preannuncia la morte di Aroldo II° e la vittoria del suo rivale Guglielmo il Conquistatore, che diventa re di Inghilterra. Questo fatto è celebrato dal grande arazzo di Bayeux, nel quale si vede anche l’astro chiomato e alcuni personaggi che lo indicano con stupore. sopra di loro compare la scritta “Isti mirant stella (m)” cioè “Questi guardano la stella”
Anno 1316: in Milano si viddero molte statue per l’aria volare, e si sentirono voci spaventevoli, e nell’aria si vidde gran fuoco a somiglianza d’una gran galera, in Costantinopoli furono vedute tre lune, e tre Comete, tre mesi, e la fame, e la peste fecero gran danno in molti paesi.
Anno 1456: compare una cometa con la coda a forma di scimitarra; papa Callisto III° la scomunica e ordina preghiere, istituendo anche la preghiera dell’Angelus. Nonostante questo Costantinopoli cade ugualmente nelle mani dei Turchi.
Anno 1526: si vide una cometa in forma di spada, qual durò dalli 13 d’Agosto fino li 6 di Settembre, e essendo rotto il Re d’Ungaria da Turchi, e volendo fuggire s’affogò in un fiume paludoso, e i Turchi seguendo ebbero la vittoria, e presero Buda città d’Ungaria. Carlo V si maritò con Isabella d’Austria sorella del Re di Portogallo.
Anno 1526:una cometa annuncia un altro celebre “sacco” di Roma, quello da parte dei Lanzichenecchi
Anno 1577:l’imperatore degli Aztechi Montezuma licenzia i suoi astronomi che non hanno saputo prevedere la comparsa di una cometa. Considerando la sua tragica fine e quella del suo popolo qualche dubbio può venire.
Anno 1681: il sindaco di Baden, in Svizzera, alla comparsa di una cometa ordina ai suoi concittadini di non mancare mai alle celebrazioni domenicali, pregare ogni giorno, portare vestiti modesti e abolisce i balli e le feste per non suscitare la collera di Dio

https://liceocuneo.it/ipertesti/l%27uomo-e-le-stelle/aree_disciplinari/artistico-letteraria/multidisciplinari/tradcomete.htm

( 6)Astrocultura UAI. Sezione Letteratura. Alessandro Manzoni I
Interpretazioni ALESSANDRO MANZONI La peste e le comete I promessi sposi. CAPITOLO
XXXIII … Vedevano, la più parte di loro, l’annunzio
astrocultura.uai.it/astroarte/astroletteratura/ interpretazioni/promessisposi.htm – 11k –

Manzoni, Alessandro – Fermo e Lucia – tomo 4 – cap. 4 – LIBRO
Lanuvio, e da altri simili avvenimenti, non vi fu peste, quasi fino Unguenti, polveri,
comete, malie, trame, congressi, demonio, erano le parole che tornavano
www.libromania.it/capitolo.asp?autore=Manzoni%2C+Alessandro& titolo=Fermo+e+Lucia&capitolo=tomo+4+… – 58k

Astroarte Alessandro Manzoni I promessi sposi Comete
ne trovavano in quantità, esempi di peste, come dicevano anno 1618 invece furono
visibili ben 3 comete e una Alessandro Manzoni, nato nel 1785 e morto nel 1873
www.astroarte.it/astroarte/astroletteratura/ interpretazioni/promessisposi.htm – 10k –

(7)https://liceocuneo.it/ipertesti/l%27uomo-e-le-stelle/aree_disciplinari/artistico-letteraria/multidisciplinari/impatto.htm

(8)https://www.astronomitaly.com/blog/cometa-di-neanderthal-dove-come-e-quando-vederla

(9)https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n554366/hubble-dimensioni-nucleo-cometa-confermato/

(10)https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n565896/cometa-neanderthal-come-osservarla/

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