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L’ULTIMA GRANDE OPERA DELL’ECC.PROF.ALBINO GAUDIERI:”SCULTURA RELIGIOSA IN ABRUZZO-DALLE ORIGINI AL RINASCIMENTO”

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Redazione-L’Ecc. Prof. Albino Gaudieri, scomparso a Luglio del 2015 ,è stato un grande cultore della musica e dell’arte ed un eccelso scrittore. Era nato a Barisciano in Provincia dell’Aquila nel lontano 1924 e dopo essersi laureto in Lettere all’Università Degli Studi “La Sapienza” a Roma, insegnò,per oltre quaranta anni, nei Licei e più volte, fu Commissario nei Concorsi a Cattedre per Docenti.Nella sua Lunga Carriera pubblicò tre Romanzi:”SULLE ONDE DELLA MEMORIA”;”L’UOMO,QUESTO ESSERE INQUIETO”;”SILENZIO” ed una Famosa Raccolta di Poesie dal Titolo:”MOMENTI DI POESIA”. <<E’una ‘prova’ assai persuasiva. Il fondo, su cui il tutto è costruito, è sull’amarezza del vivere: la luce (non certo dell’intelligenza, che è vivissima) è quasi smorzata e poggia essenzialmente sugli aggettivi (vi sono ovunque: grigia e muta, gelida e grigia, fredda e stecchita, malinconica e greve, pallida e sbiadita, fioca e così via…). Ma non è un modo esterno di vedere o colorire il reale, ma è un atto, che proviene dall’interno della coscienza, dall’ascoltare…i muti messaggi. Risulta, peraltro, lodevole l’attaccamento alle cose, che la poesia di oggi poco conosce o ha reso artificiali. Al poeta basta un tocco e l’immagine va>>.Così descriveva il Suo Spirito L’Illustre Dantista Prof. Aldo Vallone(Suo Carissimo Amico) nella Prefazione di quest’ultimi Componimenti Poetici. Grande Cultore della Musica(è stato uno dei Fondatori del Circolo Letterario Aquilano) e dell’Arte, amava suonare L’Organo e trascorreva intere giornate dedicandosi,con Mitezza e Serenità, allo Studio della Filosofia Classica per la quale nutriva un Amore Sconfinato .La Sua Ultima Opera è stata la “SCULTURA RELIGIOSA IN ABRUZZO-DALLE ORIGINI AL RINASCIMENTO” nella quale,attraverso un Excursus Storico che va dalla Caduta dell’Impero Romano D’Occidente(476 d.c) fino al Rinascimento,(Tutto Il Medioevo),l’Autore analizza(Sculture Lignee,Marmore ecc.) l’immenso Patrimonio dei Beni Storico-Artistici Abruzzesi:<<L’Arte rivela i Popoli e ne manifesta i Costumi>>(Carducci-Confessioni e Battaglie),sottolinea il Gaudieri citando il Carducci. L’Arte Decorativa, intrisa di Sentimento Religioso, è la base di partenza di questo percorso Storico-Artistico che il Gaudieri ,all’inizio di questo splendido lavoro,inizia a porre in evidenza insieme alle componenti fondamentali di natura storica,sociale, economica e culturale. I Vari Artisti, Artefici, Cesellatori ed Orafi, hanno, di certo, dato prova di saper esprimere, attraverso un autentico e semplice linguaggio, le più genuine esigenze dell’ANIMA ABRUZZESE, nonché il particolare e profondo bisogno di lasciare i segni della loro personalità scolpendo attentamente le loro opere in Pietra o in Legno.Appagavano,così, le esigenze e il sentimento religioso degli abitanti delle varie località,mentre, con vero slancio, scolpivano, particolarmente, nel Legno gruppi di Madonne,Crocifissi, Tabernacoli e Statue di Santi. Tutte le Opere, scolpite durante questo primo periodo e particolarmente le Madonne Assise in Trono, venivano modellate in maniera uniforme, quasi come dentro una guaina, costituita da un tronco, di ulivo, di castagno , di abete o di cedro.

Foggiate,quasi tutte con la medesima tecnica, nella loro enigmatica espressione e nel loro classico atteggiamento, ispiravano intorno a sé,un’atmosfera di profonda semplicità. Quasi tutti questi Gruppi Lignei, sia nei lineamenti del volto, come anche nella altre parti anatomiche, iniziavano ad esprimere una Maggiore Vivacità Artistica.Verso la fine del Trecento, la Tipologia delle Madonne e delle varie statue raffiguranti i Santi Protettori ,già cominciava a subire molteplici mutamenti ,specialmente nel senso della proporzione e della prospettiva, che dette luogo ad uno stile,riflettente il passaggio verso le nuove tecniche dell’Arte Toscana ed anche verso le Correnti di Origine Francese.Venivano, di fatto, abbandonati gli “Antichi” Stereotipi Bizantini tra cui la rigidità e la fissità delle forme e la rusticità dell’intaglio. Si giunse, quindi, verso la ricerca di una sempre più profonda espressività psicologica e di un’intensa espressione spirituale. Esempio emblematico è la Madonna di San Silvestro con la sua tipica espressione del viso,le mani affusolate,il collo assai spazioso e il panneggio molto aderente.E’ nel Quattrocento e principalmente all’inizio del Secolo Successivo, che Gli Scultori seppero imprimere nelle loro opere un sentimento tutto nuovo di Vita Interiore,nella Scultura dei Gruppi Lignei, attenuando, di mano in mano, il loro superbo aspetto di regime, guadagnando maggiore spazio con un ampio ed abbondante panneggio e mostrando un profondo senso di Umanità attraverso un Dolce e Materno Sorriso.(Umanesimo).Questa situazione di fatto, che segna la fase evolutiva delle Arti Figurative, fu concomitante all’evolversi del mondo culturale, sociale ed economico, il quale contribuì effettivamente ad aprire un nuovo orizzonte di vita, alla luce di esigenze materiali e spirituali, ben diverse da quelle avvertite nel corso dei secoli precedenti. Un Capitolo a se stante è stato dedicato, dal Gaudieri, all’analisi della personalità ed allo studio delle singole opere del più Famoso Artista, che ha reso all’ABRUZZO Gloria e Fama: SILVESTRO DELL’AQUILA. Silvestro ebbe Originalità Stilistica assoluta, nonostante che egli derivò le sue forme espressive dalle tradizioni fiorentine e romane. Fu capace di amalgamarle in maniera veramente Stupenda e Personale, come si può notare nel San Sebastiano e nel Monumento Camponeschi.

Non bisogna, tuttavia, giudicare le sue opere come vere imitazioni, poiché esse presentano una Profonda Vitalità, un Ritmo Stilistico, che dà origine ad una chiara ,nobile ed armoniosa Tonalità Artistica, tanto che l’Artista Aquilano riuscì ad affermarsi meravigliosamente tra i più importanti

Scultori del suo Tempo.

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