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“ECONOMIA FACILE”: SPIEGATA E REALIZZATA DAI BAMBINI-DOTT.SSA MONIA CIMINARI

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Redazione-Il bambino della Scuola Primaria si presenta con tutta la sua spontaneità fatta di intuizioniimmediate, ma dimostra anche che il mondo in cui egli vive, le sollecitazioni che gli provengono, finiscono con l’essere conoscenze o almeno preconoscenze.

Egli è portatore di intuizione che spetta all’insegnante valorizzare ed incanalare perché da esse nascano i concetti che sviluppano le capacità per ulteriori traguardi.

Apprendere facendo implica relazioni concettuali: gli individui devono imparare operando e quindi essere capaci di collocare le loro acquisizioni all’interno di quello che Bakhurst (2001) chiama spazio di ragioni, usando concetti teorici per mediare la comprensione delle

esperienze ed usare queste ultime per ripensare ai concetti teorici. A casa come a scuola arriva per tutti il momento in cui si deve spiegare ai bambini il valore dei soldi. Si valuta o meno la richiesta di un giocattolo nuovo, si ipotizza la decisione di dare la paghetta, ma l’educazione finanziaria dei bambini dovrebbe partire da ciò che è vicino per andare più lontano.  Il metodo induttivo o induzione, dal latino inductio, dal verbo induco, presente di in-ducere, che significa letteralmente portar dentro, ma anche chiamare a se, è un procedimento che, partendo da singoli casi particolari, cerca di stabilire una legge universale. A questo proposito, sono stata ad un convegno organizzato in collaborazione con una banca locale che parlava di economia e di come iniziare l’educazione finanziaria in famiglia, da cui ho tratto informazioni molto utili sull’argomento.

Vi assicuro che non è semplice ravvisare i fanciulli su questioni complicate come l’IVA, le fatture, gli acconti, le tasse e, a volte, su tutto questo mi trovo in difficoltà anch’io. Spiegare l’economia ai bambini è importante perché anche le loro scelte dipendono dal risparmio e dai guadagni dei genitori e coinvolgerli è il modo migliore per renderli collaborativi e consapevoli.

Nell’infanzia i bambini hanno un concetto poco realistico del valore dei soldi. Ce ne rendiamo conto quando vogliono comprare la tanto desiderata play-station con pochi euro.

Come fare allora a spiegare in modo semplice il concetto del denaro?

Prima di tutto sarebbe opportuno iniziare a distinguere il valore delle banconote e delle monete. Poi si potrebbe impostare un gioco, il gioco del commerciante utilizzando i cartellini staccati dalle cose comprate e assegnarli ad altra merce da vendere per finta. Infine, last, but not least, si dovrebbe imparare bene a leggere lo scontrino della spesa, individuando il prezzo del prodotto per rendersi conto di quanto costa il pranzo per tutta la famiglia. Quando i bambini chiedono di avere una piccola somma di denaro a disposizione, ci si trova a decidere se dare o meno la paghetta settimanale ai bambini. Da un lato ci sembra un buon mezzo per fargli capire la fatica di accumulare l’importo per comprare ciò che desiderano, ma dall’altro dobbiamo fare i conti con l’impazienza dei bambini che vogliono ottenere tutto e subito.

Con l’occasione di una vacanza si può proporre ai bambini un piccolo progetto per gestire un budget. Nello specifico, in questa esperienza, appena sono arrivano a destinazione hanno avuto 20 euro ciascuno, con cui dovevano soddisfare tutte le richieste, dal giornalino al giro sulla giostra e così via. Rispetto alla paghetta si è visto che si sono messi a studiare bene i loro obiettivi. Andavano nel negozio dei giocattoli per scegliere cosa comprare alla fine della vacanza e per riuscirci dovevano risparmiare. Hanno pensato di condividere alcune spese imparando a fare a metà. Hanno collaborato confrontandosi su come usare meglio i soldi. Spiegare l’economia ai bambini non è semplice, ma la cooperazione fa la forza e la creatività e alla base dell’economia.

I bambini hanno anche collaborato per analizzare nuove idee e per creare un cartellone fatiscente da mostrare al pubblico. E’ stato un momento molto divertente in cui sono arrivati a progettare scuole volanti per evitare di usare troppo la macchina e vestiti di plastica per non sporcarsi e risparmiare il detersivo.

Per riuscire a spiegare ai bambini il concetto di prestito, deposito o investimento, dobbiamo prima spiegare cosa fa una banca. Possiamo utilizzare concetti che i bambini già conoscono come lo scambio di una figurina con gli amici o il prestito di un quaderno nuovo a un compagno di classe che li ha terminati. Possiamo provvedere con un cartone animato che spiega questo funzionamento.

E ancora Il gioco della “Parsimonia” permette ai bambini di esplorare molti concetti importanti dell’economia che anche i bambini incontrano nella loro quotidianità: il prezzo della merce, il mercato, la moneta, lo scambio, ecc. E’ una proposta di apprendimento ludico: i bambini seguono il percorso dei due personaggi, Billo e Perla, che vogliono andare a un concerto ed esplorano a ogni tappa un concetto diverso dell’economia. Ovvero al mercato si compra, si vende, ma a che prezzo in un percorso mirato e costruttivo. Il gioco è uno strumento unico nel suo genere, capace di abbattere le barriere dell’età, eliminare le differenze e facilitare i rapporti. Così l’economia non è più una materia noiosa adatta solo agli adulti. L’economia può diventare un argomento ricco di spunti e collegamenti con la vita reale che coinvolge i bambini e lo scopo è quello di aiutarli a crescere come adulti autonomi e responsabili, in grado di compiere scelte consapevoli per  sapersi orientare nel mondo produttivo. Rifacendomi alle parole di Jean Jaques Rousseau concludo sottolineando che dobbiamo fare in modo che l’allievo non sappia cosa alcuna perché gliela abbiamo detta noi, ma perché l’ha compresa da se, perché non impari la scienza,

ma la scopra.

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