” LA SANITA’ DIGITALE NELLE AZIENDE SANITARIE ” – DOTT.SSA SILVANA DI FILIPPO

IntroduzioneLo scenario contemporaneo nell’innovazione del sistema sanitario, impone sempre più un modello digitale con le più avanzate applicazioni delle tecnologie per snellire la comunicazione tra l’azienda, le strutture ed il cittadino/paziente, rendendo più efficace ed efficiente l’organizzazione nell’erogazione dei servizi, ottimizzando risposte e tempistiche ai bisogni della collettività. Assistiamo, sempre più ad una crescita sanitaria digitale, anche in relazione ad i nuovi bisogni espressi in tema di emergenza[1] come mostrano le analisi swot più attuali. Tra i punti di forza più significativi, ricordiamo l’approccio della connected care e il modello della telemedicina.

1.Ambiti di applicazione nella sanità digitale – Vari, oggi, sono i modelli digitali[2] in sanità che facilitano l’accesso ai sistemi sanitari e consentono le informazioni sanitarie attraverso piattaforme digitali integrate ed interdisciplinari. Tra questi, la connected care, è il modello ecosistemico che permette alle persone un accesso immediato a tutte quelle informazioni sanitarie che possono essere condivise con gli operatori multiprofessionali coinvolti nel processo di cura. La sanità digitale, offre un approccio dedicato alla telemedicina[3] come strumento di grande garanzia alla continuità di cura. In questa logica, i professionisti della salute ed il paziente, pur non trovandosi nello stesso ambiente, hanno un contatto di tele-consulto, tele-monitoraggio o tele-visita. Questa metodologia, offre la possibilità di trasmettere in modo sicuro le informazioni a carattere sanitario per la cura, la diagnosi, il trattamento, il controllo, la riabilitazione e la prevenzione. Oltre a tale metodologia, tra gli ambiti applicativi più accreditati della sanità digitale, ricordiamo il sistema del fascicolo sanitario elettronico[4] che consente l’accesso al cittadino/paziente a tutti quei documenti e/o informazioni sanitarie che lo riguardano e forniscono la possibilità di visualizzarle ad altri professionisti della salute coinvolti nel processo di cura. Come dice G. Polifrone (2021):

“rappresenta l’archivio in cui vengono conservati tutti i documenti prodotti in relazione alla storia sanitaria di una singola persona. (…)[5]. Il fascicolo, infatti, può raccogliere la documentazione inerente a uno specifico ricovero ospedaliero (CCE[6]), così come la sua stessa storia all’interno dell’ospedale di riferimento (Dossier sanitario elettronico)”.

Inoltre, l’accesso all’erogazione di tutti questi servizi, resta la tessera sanitaria[7] che consente ai cittadini di usufruire dell’assistenza sanitaria in tutti i Pesi dell’Unione Europea. Merita, inoltre, ricordare l’artificial intelligence composta da sistemi hardware e software che hanno capacità di adattamento, apprendimento, ragionamento, pianificazione, progettazione, raccolta ed elaborazione dati che si equivalgono alle capacità tipicamente umane e aiutano la valorizzazione statistica e i sistemi di clinica elettronici. Il mercato delle applicazioni di Intelligenza Artificiale in Sanità è destinato a crescere. Le startup stanno sfruttando l’AI per sviluppare applicazione verso i pazienti, i medici e gli ospedali. Tra gli altri modelli digitali, possiamo far riferimento alla cartella clinica elettronica, gestita dalla CCE[8] che supporta la gestione informatizzata dei dati anagrafici, clinici e sanitari del paziente al fine del suo supporto lungo tutto il ciclo clinico di assistenza nell’ambito dell’azienda sanitaria. Un particolare focus applicativo, viene spostato anche verso le terapie digitali, ambito di grande innovazione tecnologica, in cui si possono applicare validazioni cliniche per prevenire, gestire o trattare una patologia singola o associata con dispositivi sanitari e farmacologici. Inoltre, la ricetta elettronica[9], rappresenta lo strumento di accesso alle prestazioni.La sanità digitale nelle aziende sanitarie, si contraddistingue anche nella repository clinico documentale, come costruzione basilare dei dati centrali unici, detenuti dall’azienda sanitaria relativi agli eventi e ai dati clinici degli assistiti. Vediamo come l’enterprise imaging, consenta di visualizzare, archiviare, scambiare ed analizzare tutte i contenuti multimediali dettati dalle immagini cliniche. Nella sanità digitale, troviamo anche i sistemi dipartimentali che riguardano gli aspetti laboratoriali, come ad esempio la gestione delle attività diagnostiche dei laboratori analisi, ma anche dei sistemi a supporto dell’anatomia patologia, la gestione della sala operatoria, immunologia, medicina trasfusionale ed ogni altro sistema interconnesso al laboratory information system. Non mancano i servizi digitali al cittadino che comprendono tutti quei servizi realizzati dall’azienda sanitaria e rivolti ai cittadini/pazienti attraverso tutti quei canali digitali compresi nei siti web o app. I sistemi di front-end, provvedono a supportare i processi di accoglienza attraverso self di accettazione, gestione dei flussi di pazienti che sono in attesa di ricevere una prestazione sanitaria e provvedono alla gestione elettronica delle code e delle priorità. Le App della salute, inoltre, presentano vari obiettivi e variegati fasi che riguardano il percorso del cittadino/paziente per monitorare il loro stile di vita, per tenere sotto controllo una patologia clinica o per intervenire tempestivamente in caso di trattamento specifico. Infine, il digital health[10], ovvero tecnologie digitali che accompagnano il cittadino/utente nel percorso di cura o assistenza. Questi sistema innovativi, sono oggetto dell’osservatorio di innovazione digitale in sanità con importanti obiettivi di analizzare e promuovere il ruolo delle tecnologie digitali a supporto del miglioramento e dell’innovazione dei processi in sanità. L’osservatorio, si propone di costruire un punto di riferimento permanente per i decision maker, valorizzando e diffondendo le buone pratiche di innovazione nella sanità digitale.

2. La sanità digitale nelle aziende sanitarie – Come sottolinea G.Gaudino, le tecnologie digitali:

hanno assunto un ruolo primario nella cura delle persone e a fronte di una “domanda di salute” in continuo aumento la “domanda” di tecnologie sanitarie aumenta di conseguenza”[11].

Egli sostiene che si parla di health technology assessment, perchè:

“la popolazione è sempre più informata e il cittadino è sempre più tutelato per cui la domanda si rivolge a servizi sempre più qualificati che necessitano di tecnologie sempre più avanzate. (…)la dinamica tecnologica è sempre più accelerata, spinta anche da fattori economici e commerciali e dalle crescenti richieste del mercato.”[12]

Da queste precisazioni, si osserva l’esigenza in campo sanitario di innovare sempre più la biotecnologia, la farmaceutica, i dispositivi, gli strumenti sanitari, la nanotecnologia e la robotica. Nell’era contemporanea, infatti ,le tecnologie sanitarie rientrano nello state dell’arte della high-tech, contraddistinte come alte tecnologie di avanzamento, utilissime anche in ragione delle nuove emergenze sanitarie. Esse consentono sia lo snellimento delle procedure per l’erogazione dei servizi assistenziali, sia procedure mediche e chirurgiche avanzate. Vale, ovviamente, ricordare l’importanza della formazione dai device apparecchiature, dispositivi medici, information techology, allineamento dei sistemi di supporto. Tra i sistemi più avanzati nelle tecnologicie, occorre chiarire la distinzione tra innovazione incrementale ed radicale. Nel primo caso, vediamo come i metodi e le tecniche siano già rappresentative sul mercato della conoscenza e possono essere analizzate attraverso la metanalisi e riflessioni sistematiche. Viceversa, nel secondo caso di “horizon scanning”, si tratta di rappresentazioni peculiari, non noti sul mercato che di conseguenza hanno bisogno di valutazioni prospettiche nei processi di cambiamento. Da questa prospettiva, merita evidenziare il proposito di G. Gaudino:

“Tra gli strumenti operativamente spendibili nel governo dell’innovazione crescente importanza è attribuita all’“health technology assessment” approccio multidisciplinare di valutazione dell’appropriatezza tecnologica che coniuga le dimensioni dell’efficacia clinica con quelle della valutazione tecnico-economica in senso stretto”[13].

Ne consegue come le attività decisionali dell’azienda sanitaria, debbano attuare una valutazione multidisciplinare, volta a monitorare gli effetti diretti e indiretti sui fruitori sia nel breve che nel lungo termine delle tecnologie note e non note. Nella sanità digitale nelle aziende sanitarie, oggi si inizia ad investire attraverso variegati strumenti. Tra questi, vediamo un largo impego nelle attività di e-learning, prenotazioni[14] e certificazioni on-line, ricette elettroniche, report elettronici, teleconsulto tra gli specialisti della salute, telemonitoraggio, teleassistenza e telesoccorso, nonché integrazione con i sistemi regionali. Come precisa G. Cavallo[15] con l’ Health Tecnonology Assessment, evidenzia l’interessante la carta di Trento sottoscritta dal Network Italiano di HTA, riportando chi, cosa, dove, quando, perché e come sia essenziale la valutazione:

“la valutazione delle tecnologie sanitarie deve coinvolgere tutte le parti interessate all’assistenza sanitaria(chi); la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti gli elementi che concorrono all’assistenza sanitaria (cosa); la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti i livelli gestionali dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte (dove);La valutazione delle tecnologie sanitarie deve essere un’attività continua che deve essere condotta prima della loro introduzione e durante l’intero ciclo di vita (quando); la valutazione delle tecnologie sanitarie è una necessità e una opportunità per la governance integrata dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte (perché);la valutazione delle tecnologie sanitarie è un processo multidisciplinare che deve svolgersi in modo coerente con gli altri processi assistenziali e tecnico-amministrativi dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte(come).”[16]

Tra i più innovativi strumenti digitali in sanità, messi in evidenza da G.Cavallo, troviamo:

“la Cartella Clinica Elettronica (CCE), il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), la Clinical Governance e gestione del rischio clinico, la Conservazione sostitutiva, la Firma Digitale, la Gestione informatizzata dei farmaci, l’Interoperabilità dei Sistemi Informativi, i Servizi Digitali al Cittadino, la Sicurezza dei dati e delle informazioni, i Sistemi di Business Intelligence, i Sistemi ICT a supporto della continuità assistenziale e i Sistemi ICT a supporto del processo di erogazione del servizio nella struttura sanitaria”.[17]

L’utilizzo della leva ITC, all’interno del sistema sanitario, viene indicato con il termine “Visual Health” con cui si intende garantire l’accesso ubiquo alle risorse e ai servizi sia endogene che esogene dalle strutture, creando una cultura della trasparenza e un miglioramento della comunicazione tra salute e cura digitale (Digital Health) al fine di migliorare gli esiti clinici e la qualità della vita dei cittadini, contribuendo al superamento del paradigma del curare con quello di prendersi cura. L’impatto delle tecnologie nella sanità digitale permette di affrontare le complessità attraverso l’impego e l’uso di strumenti di supporto alle decisioni cliniche a garanzia di una salute in toto. Naturalmente, l’uso delle forme elettroniche, devono far riferimento al d.lgs. n. 82/2005 e dunque, al codice dell’amministrazione digitale e al diritto dell’uso delle tecnologie, alla digitalizzazione e alla riorganizzazione, tra cui la firma elettronica, i dati elettronici, l’identificazione del firmatario il documento, il certificato elettronico. Inoltre, si evidenziano all’art. 35, i dispositivi sicuri e le procedure per la generazione della firma digitale. Quest’ultima, possiede una chiave privata e una chiave pubblica. Come di legge sul portale della camera dei deputati:

“Per l’attuazione della sanità digitale, l’Agenda digitale Italiana ha previsto una serie di interventi condivisi dalle amministrazioni operanti a livello centrale, regionale e locale. In particolare la digitalizzazione del ciclo prescrittivo, con l’introduzione della trasmissione delle certificazioni di malattia online e la sostituzione delle prescrizioni cartacee con l’equivalente documento digitale; la realizzazione e diffusione sul territorio di una soluzione federata di Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino, in linea con lo scenario internazionale; l’aumento del tasso di innovazione digitale nelle aziende sanitarie, sia nei processi di organizzazione interna, sia nell’erogazione dei servizi ai cittadini.[18]

Il patto per la sanità Digitale, evidenzia le principali direttive in tema di sviluppo digitale nel sistema salute per fronteggiare, assistere e sostenere il cittadino verso una maggiore integrazione tra ospedale e territorio. Nel patto per la sanità digitale, si legge:

“Ecco che quindi l’adozione massiva (e coordinata) di soluzioni basate sulle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICTs) diventa operazione strumentale finalizzata al raggiungimento di questi obiettivi strategici, attraverso l’efficientamento complessivo del SSN, una maggiore trasparenza del sistema, una maggiore accountability, lo sviluppo di nuova consapevolezza e responsabilizzazione del paziente e dei suoi caregivers, la realizzazione di servizi in rete capaci di promuovere stili di vita portatori di benessere, il pieno coinvolgimento di tutti gli stakeholder. In questo modo è possibile preservare la sostenibilità di un sistema che assiste a una progressiva espansione della domanda di benessere.”[19]

Le priorità del patto[20] Sanità e Digitale, evidenziano le preminenze di intervento che sono:

riconducibili a logiche di performance based contracting in ambiti dove l’efficientamento dei processi di erogazione dei servizi garantisce un battente significativo di economie gestionali Realizzabili”[21]

Conclusioni-La sanità digitale nelle aziende sanitarie, mette il cittadino al centro dell’esperienza digitale, con importanti obiettivi di “connected care” per la prevenzione e gli stili di vita[22], per l’accesso[23], per il follow –up[24], per la cura[25]. Le potenzialità del digitale nel mondo sanitario, oggi consente ai pazienti il ritiro di referti dopo un esame o una visita, promuovere l’utilizzo di piattaforme certificate, l’investimento sull’integrazione dei flussi sul territorio e l’informatizzazione delle attività di presa in carico con la continuità di cura, nonché l’utilizzo della telemedicina per aziende sanitarie digitali d’innovazione e sinergia.

Bibliografia & Sitografia

Gianluca Polifrone,“Sanità digitale. Inizia la rivoluzione ?”, Ed. LSWR, Milano, 2021

Giovambattista Gaudino, Health Technology Assessment

Giuseppe Cavallo, “Tecnologia ed innovazione per l’efficienza di una azienda sanitaria”,Dispensa MADIMAS

Camera dei Deputati, https://temi.camera.it/leg17/post/app_la_sanit_digitale

Camera dei Deputati, Patto per la Salute digitale, http://www.camera.it › 2016/09/29 › OCD177-2387

https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1787122.pdf

  1. Come ben evidenziato dal piano per la ripresa e la resilienza post pandemia, si prevedono importanti investimenti nel settore tecnologico in ambito sanitario che puntano verso un potenziamento del fascicolo sanitario elettronico e della telemedicina.
  2. Tra gli ambiti più innovativi della sanità digitale sono da annoverare il fascicolo sanitario elettronico, le terapie digitali, la ricetta elettronica, la cartella clinica elettronica, il repository clinico documentale, i sistemi dipartimentali, l’enterprise imaging, i servizi digitali al cittadino, i sistemi di fornt-end, l’app in ambito salute e l’artificial intelligence.

    Tra gli ambiti di applicazione nell’intelligenza artificiale nelle aziende sanitarie, troviamo la Predictive Analytics , la Genomica e medicina personalizzata , il Supporto decisionale e l’Assistenti virtuali, chatbot.

  3. La telemedicina, si contraddistingue come ambito di miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria. Permette di ottenere una diagnosi e una consulenza sanitaria a distanza. Con la comunicazione europea COM- 2008/689 del 4 novembre la “Telemedicina a beneficio dei pazienti, sistemi sanitari e società”, vengono individuate tutta una serie di azioni che coinvolgono tutti i livelli di Governo, sia in ambito comunitario che nei singoli Stati Membri per facilitare una più significativa integrazione dei servizi di telemedicina nella pratica clinica e rimuovere eventuali barriere che ne possano ostacolare la piena ed efficace sinergia. Le prime linee di indirizzo nazionali risalgono al 10 luglio 2012, quando sono state approvate dall’Assemblea generale del consiglio Superiore di Sanità, con un’intesa successiva tra Stato e Regioni del 20 febbraio 2014, tendente a garantire uno sviluppo armonico della telemedicina in ambito del SSN.
  4. Il fascicolo sanitario Elettronico – FSE, noto anche come Electronic health record (EHR) – riguarda l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici che riguardano l’assistito e si riferisce alle prestazioni erogate dal SSN che a partire dal 19 maggio 2020 viene esteso anche alle strutture private. In particolare, il FSE viene istituito in base all’Art, 12 del D.lg del 18 ottobre 2012, n. 179 che ne contraddistingue il miglioramento della qualità delle cure che le strutture sanitarie devono offrire a tutti i livelli assistenziali. Con il consenso del paziente, il FSE raccoglie i dati identificativi e ammnistrativi dell’assistito, le informazioni del MMG da lui prescelto, le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, i referti di laboratorio, il profilo sanitario sintetico redatto dal MMG o dal pediatra di libera scelta che fornisce la storia clinica del paziente.
  5. Gianluca Polifrone, “Sanità digitale. Inizia la rivoluzione ?”, Ed. LSWR, Milano, 2021
  6. Cartella Clinica Elettronica
  7. Il sistema digitale nelle aziende sanitarie, hanno reso possibile l’erogazione di un servizio in modo più efficace ed hanno semplificato operazioni connesse alle prenotazioni di visite, richieste ed invii di prescrizioni mediche ed informazioni relative al proprio stato di salute, attraverso la tessera sanitaria.
  8. La CCE risulta l’ambito ritenuto più rilevante dalle Direzioni Strategiche per perseguire gli obiettivi delle strutture sanitarie.
  9. La ricetta elettronica,è disciplinata dal D,lg interministeriale del 2 novembre 2011 ed è uno strumento di accesso alle prestazioni farmaceutiche ed ambulatoriali del SSN che oggi è diventato un sistema di facilitazione per i cittadini.La digitalizzazione delle prestazioni erogabili dal SSN, consente anche l’attivazione di strumenti di controllo come verifiche preventive di erogazione e di rendicontazione da parte degli erogatori. Il nr, di ricetta elettronica ed il promemoria, viene rilasciato a garanzia della prestazione, come indicato dal decreto Interministeriale del 25 marzo 2020ealth
  10. Con la definizione di eHealth,s’intende l’erogazione di servizi sanitari utilizzando le tecnologie digitali.
  11. Giovambattista Gaudino, Health Technology Assessment, p. 6
  12. Ivi,p.8
  13. Ivi,p.34
  14. Il servizio CUP – Centro Unico di Prenotazione , rappresenta il sistema centralizzato informatizzato di prenotazione delle prestazioni sanitarie.
  15. Tecnologia ed innovazione per l’efficienza di una azienda sanitaria

    Ing. Giuseppe Cavallo, Dispensa MADIMAS

  16. Ivi, pag. 7
  17. Ibidem
  18. Camera dei Deputati, Temi dell’attività Parlamentare XVII legislatura, https://temi.camera.it/leg17/post/app_la_sanit_digitale
  19. Camera dei Deputati, Patto per la Salute digitale, http://www.camera.it › 2016/09/29 › OCD177-2387
  20. Il primo elenco di priorità degli interventi descritti nel patto, sono così riassumibili:Modelli organizzativi e strumenti per la razionalizzazione dell’infrastruttura IT della Sanità Pubblica; business continuity e disaster recovery; Unified Communication e Collaboration come nuova modalità di interazione multidisciplinare tra professionisti in ambito ospedaliero e territoriale; Soluzioni e servizi per la continuità assistenziale ospedale‐territorio: i PDTA come nuova modalità di approccio e i sistemi di Patient Workflow Management; Dal “Taccuino personale del cittadino” al “Personal Healthcare Assistant”: nuove piattaforme di servizi “information intensive” per i cittadini. Dalla prenotazione e check‐in on line, dal pagamento multicanale e contactless al download e upload bidirezionale di informazioni sullo stato di wellness; Cure primarie: nuovi modelli organizzativi e cartella clinica condivisa; Sistemi Informativi Ospedalieri integrati.Questi specifici obiettivi di efficienza, trasparenza e sostenibilità del servizio sanitario nazionale, evidenziano l’innovazione digitale come sistema di risorsa che fanno delle Aziende Sanitarie un unicum di cambiamento verso la riorganizzazione della rete assistenziale del Sistema Sanitario Nazionale, con una promozione sistematica dell’innovazione digitale culturalmente condivisa.
  21. https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1787122.pdf
  22. Ricerca informazioni sulla salute e raccolta gestione dati
  23. Prenotazione ricerca strutture sanitarie
  24. Continuità di cura , monitoraggio e nuovi stili di vita
  25. Fruizione dei servizi sanitari: visite, esami, ricoveri, terapie

Commenti (0)
Aggiungi un commento