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“NO AL RAZZISMO: SPALANCA IL CUORE ALL’ARCOBALENO” – DOTT.SSA ALESSANDRA DELLA QUERCIA

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Redazione- “Di che colore è l’anima? C’hai mai pensato? Pensi, forse, che abbia le sfumature della tua pelle?

Non è così. L’anima è un meraviglioso caleidoscopio che abbraccia i colori di tutto il mondo!

Nera è l’anima di chi spreca la sua esistenza a giudicare e ad emarginare l’altro che, in realtà, potrebbe soltanto arricchirlo e migliorarlo.

Non lasciarti fagocitare dal razzismo. Spalanca il cuore all’arcobaleno!”

Queste sono le frasi che ho scritto di mio pugno in un mio segnalibro, creato ad hoc, per dire a gran voce un deciso “No” al Razzismo. Innumerevoli e pregevoli sono state le opere (letterarie, sociali, artistiche e musicali) che hanno trattato e denunciato l’intricato e, ahimè, sempre attualissimo tema, che non riguarda soltanto ciò che si tende subito a pensare, ossia la discriminazione in base al colore della pelle, ma che include tutte quelle forme di emarginazione dell’essere umano, che deve essere invece rispettato per ciò che è e non per le sue fattezze esteriori, la sua cultura, il suo ceto, i suoi gusti o le sue visioni esistenziali.

C’è una canzone dal sapore esotico ed estremamente contemporaneo, sebbene sia un po’ datata, che affronta l’argomento, dando voce al profondo disagio sperimentato da chi viene giudicato e scansato da gente senz’anima che non riesce a comprendere ed accogliere, con cuore puro e sincero, la diversità in ogni sua forma, concependola come un qualcosa di negativo e non com’è realmente, ossia un qualcosa che può arricchire in modo straordinario l’individuo. Accompagno l’articolo con il pezzo citato che si intitola “7 Seconds”, interpretato magistralmente da Youssou N’Dour e Neneh Cherry, di cui vi metto di seguito la traduzione in italian del significativo pezzo:

7 SECONDI

Non guardarmi da lontano, non guardare il mio sorriso
E non pensare che non sappia cosa c’è al di fuori di me
Non voglio che mi guardi e pensi che quel che c’è in te è per me
E quel che c’è in me è per aiutare gli altri

Duri e scortesi
dovremmo essere
verso chi si serve di perversi incantesimi
per mezzo della spada e della pietra
Male fino alle ossa

La battaglia non è finita
nemmeno quando la si vince

E quando un bambino nasce
in questo mondo
Non ha la minima idea
del colore della pelle in cui vive

Non è questione di un secondo
Ne sono già trascorsi sette
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Non è questione di un secondo
Ne sono già trascorsi sette
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Aspetterò
Aspetterò

Immagino quali siano le ragioni che ci spingono a cambiare ogni cosa

Vorrei che dimenticassimo il loro colore affinché possano sperare
Troppi sentimenti razziali che fanno di loro dei disperati
Voglio che le porte siano del tutto spalancate
Amici per parlare del loro dolore e della loro gioia
Perché diano loro dei consigli che non dividano
Per cambiare

Sono già trascorsi sette secondi
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Non è questione di un secondo
Ne sono già trascorsi sette
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Aspetterò
Aspetterò

E quando un bambino nasce
in questo mondo
Non ha la minima idea
del colore della pelle in cui vive

Ci sono milioni di voci
Ci sono milioni di voci
Che ti dicono cosa dovresti pensare
Sarebbe meglio che le ascoltassi per un secondo.

Sono già trascorsi sette secondi
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Non è questione di un secondo
Ne sono già trascorsi sette
Solo finché sarò presente
Aspetterò
Non è questione di un secondo
Ne sono già trascorsi sette
Solo finché sarò presente

Aspetterò.

 

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