LICEO SCIENTIFICO GIOVANNI PAOLO I DI AGNONE: “DALLA RIGIDITA’ DEI NUMERI ALL’ARMONIA DEI SUONI
Presentazione della tavola rotonda a cura della prof.ssa Giuseppina di Lollo referente – coordinatrice del progetto “La libertà di contare – Pigrecoday”
Redazione-Nato come esigenza di dar vita concreta ad un’idea, il progetto si è poi sviluppato in un intreccio problematico di tematiche precise che hanno trovato concretezza all’interno di una tavola rotonda le cui forze dialettiche, operanti all’interno di essa, hanno reso manifesta la portata culturale del progetto stesso. Le tematiche sviluppate hanno avuto uno svolgimento regolare il cui filo conduttore è stata la filosofia, quale indagine razionale sulla realtà, anche se hanno trovato spazio “intersezioni” tra diverse discipline che condividono lo stesso particolare universo problematico. Infatti si è partiti dal nesso pitagorico tra numeri e armonia, mostrando lo stretto rapporto esistente tra matematica e musica.
Da qui il titolo della prima argomentazione “dalla rigidità dei numeri all’armonia dei suoni” così come recitava una delle massime pitagoriche: che cosa c’è di più saggio? Il numero. Che cosa c’è di più bello? L’armonia.
“L’enigma del tempo” è stato esaminato come seconda tematica, che per quanto attraversato dall’indagine acuta di Aristotele, Agostino e Newton, conserva pur sempre un volto sfuggente e problematico. Osserva infatti con grande efficacia Agostino nelle sue Confessioni: cos’è dunque il tempo? Se nessuno mi interroga lo so; se volessi spiegarlo a chi mi interroga, non lo so.
Infine, proprio in risposta al tema della quarta edizione del Festival del Pi greco, ovvero “la libertà di contare“, i ragazzi hanno analizzato il rapporto fra ragione e calcolo.
Da qui la terza tematica: “pensare è calcolare?” Oggi, infatti, la discussione sul rapporto ragione e calcolo ispira numerosi programmi di ricerca, relativi sia all’ambito della logica matematica e dell’intelligenza artificiale, sia a quelli prettamente psicologici. La domanda quindi è la seguente, cioè se un qualsiasi ragionamento possa essere interpretato come puro processo di calcolo. Le diverse risposte ci vengono fornite da pensatori quali Hobbes, Leibniz, Pascal, Kant e Fichte,