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“LA SINDROME DI HIKIKOMORI: ISOLARSI SPEGNE LA VITA”- DOTT.SSA ALESSANDRA DELLA QUERCIA

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Redazione- Con il termine hikikomori si definisce una sindrome sempre più frequente che colpisce giovani e giovanissimi. La parola giapponese hikikomori, che deriva dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi), significa letteralmente “stare in disparte, isolarsi” e sintetizza quel pericoloso fenomeno caratterizzato dal ritiro sociale, ossia da una reclusione volontaria e da un isolamento dal mondo esterno, rifiutando categoricamente non soltanto ogni forma di relazione, ma anche l’esposizione alla luce solare, intesa come un qualcosa di inutile e fastidioso. Tale disturbo, osservato ed analizzato inizialmente in Oriente, ad oggi non è ancora una diagnosi ufficiale del DSM-5 anche se per la sua pervasività richiede l’intervento sinergico di professionisti della salute mentale.

I SINTOMI

I sintomi possono essere i più svariati, i principali sono i seguenti:

  • Nessun interesse verso attività esterne;
  • Stile di vita centrato all’interno delle mura domestiche;
  • Nessuna relazione esterna mantenuta con compagni o colleghi di lavoro;
  • Si esclude la diagnosi di hikikomori qualora sia presente un disturbo psichiatrico di maggiore gravità, che possa aggiungersi ai sintomi di ritiro sociale (schizofrenia, ritardo mentale, depressione) o cause ulteriori. La vita degli hikikomori si svolge nella loro casa, prettamente nella loro camera, dove interagiscono con altri individui esclusivamente tramite internet, social network e chat, e mai direttamente, faccia a faccia. Il loro disagio psichico si manifesta attraverso forme di aggressività e vere esplosioni di rabbia, dovute al continuo reprimere le emozioni e i pensieri.

IDENTIKIT DELL’HIKIKOMORI

Sebbene sia un disturbo che può colpire chiunque, pare predominare in soggetti che riportano queste caratteristiche:

  • Giovane tra i 14 e i 30 anni;
  • Sesso maschile (nel 90% dei casi);
  • Estrazione sociale medio-alta;
  • In genere genitori entrambi laureati, padre assente e che ricopre cariche importanti, sovente dirigenziali.

Gli hikikomori, spesso, non interagiscono nemmeno con i genitori conviventi, gli unici scambi si limitano ai momenti in cui essi gli portano da mangiare.

 LE CAUSE

  • Contesto familiare difficile;
  • Forti pressioni psicologiche esercitate dai genitori sui figli;
  • Sistema educativo scolastico particolarmente rigido e punitivo;
  • Timidezza;
  • Gravi forme di bullismo scolastico, o extra-scolastico.

Inutile aggiungere che la pandemia non ha di certo aiutato a fronteggiare questo fenomeno, anzi quarantene e isolamenti hanno acuito sintomi e generato un numero maggiore di hikikimori.

LA CURA

La cura dell’hikikomori è ancora lontana dall’essere definita, ma sono state sperimentate diverse strategie terapeutiche che includono un lavoro sul contesto, sulla famiglia e sulle relazioni in generale oltre ad un percorso di psicoterapia individuale. Come accade per altre condizioni psichiatriche, la cura dell’hikikomori spesso necessita di una combinazione di psicoterapia e psicofarmacologia. La terapia familiare deve comprendere sia il paziente che i suoi genitori, il trattamento cognitivo-comportamentale dovrebbe trattare l’ansia sociale, il senso di inadeguatezza e la bassa autostima. Il percorso di cura prevede, inoltre, esercizi di esposizione alle situazioni temute, esposizione che dovrebbe essere finalizzata ad aumentare gradualmente il contatto sociale e la fiducia in se stessi e nelle loro potenzialità. Per coloro che sono ad un livello di auto-reclusione, il primo passo di solito dovrebbe comportare visite domiciliari ripetute al fine di attirare hikikomori fuori dalle loro stanze. Altra strategia potrebbe essere il ricorso alle terapie on-line.

Accompagno questo articolo con il video di una significativa canzone scritta magistralmente da un vero e proprio hikikomori, Federico Artemi, in arte Artemix, un ragazzo di spiccata intelligenza e profondità, che ha trovato nella musica la sua salvezza e terapia ed è riuscito a sintetizzare con il seguente pezzo questo tema così complesso e spinoso.

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