ANALISI PSICOPEDAGOGICA DI UN’OPERA ASTRATTA: “IL VOLTO DI GESÙ TRA SOFFERENZA E SPERANZA”
Redazione- “La redazione presenta un’intervista con l’artista poliedrica Assunta Di Basilico, dedicata alla sua arte pittorica.”
La Dott.ssa Assunta Di Basilico ci racconta la sua arte che è un potente mezzo di espressione e comunicazione, capace di trasmettere emozioni complesse e di raccontare storie profonde attraverso forme e colori.
L’opera che analizzeremo in questo articolo è un dipinto su tela realizzato con materiale acrilico e materico, caratterizzato da forme astratte che raffigurano un volto con tratti gialli e macchie rosse vive, su uno sfondo azzurro del cielo. Questa rappresentazione è concepita dall’autore come una riflessione sulla sofferenza della vita di Gesù, aprendo a una serie di interpretazioni psicologiche e pedagogiche che meritano di essere esplorate.
Dott.ssa Di Basilico, come ci descrive la sua Opera?
L’opera in questione è caratterizzata da un forte contrasto: il volto, con i suoi toni gialli, sembra emergere da un campo di azzurro celeste, evocando la luce divina e l’umanità sofferente. Le macchie rosse, simili a schizzi di sangue, esprimono il dolore e la sofferenza, creando un forte impatto visivo e emotivo. Questa scelta cromatica non è casuale; il giallo può simboleggiare il candore e la divinità purificata, mentre il rosso evidenzia il sacrificio e la passione, collegandosi in modo diretto alla figura di Cristo.
Dott.ssa Di Basilico potrebbe descrive, al suo pubblico, l’approccio psicopedagogico presente nella sua opera su tela?
Per me l’arte astratta offre allo spettatore la possibilità di contemplare e interpretare le emozioni a un livello più profondo. La scelta di rappresentare la sofferenza di Gesù attraverso un volto stilizzato e ingigantito dai colori forti può essere vista come un invito a riflettere sulla condizione umana.
Infatti, la Rappresentazione della Sofferenza di Cristo non è solamente un evento storico, ma un tema universale che risuona con le esperienze personali di chi osserva. Questa immedesimazione può stimolare una connessione empatica, avvicinando i temi della fede e del dolore all’esperienza personale di ciascun individuo.
Dott.ssa Di Basilico dipingere può essere un viaggio di guarigione, per se stessi e per gli altri, ad esempio anche con i giovani a scuola?
Certamente sì! Dal punto di vista pedagogico, il dipinto può essere utilizzato come strumento educativo per discutere temi complessi come la sofferenza, la resilienza e la fede. Attraverso laboratori artistici ispirati all’opera, gli studenti possono esplorare il loro rapporto con il dolore e la speranza, riflettendo su come la sofferenza possa portare a nuove forme di comprensione e crescita personale. Questo processo creativo non solo stimola l’espressione emotiva, ma favorisce anche il dialogo e la condivisione di esperienze in un contesto sicuro e accogliente.
Dott.ssa Di Basilico, quindi, anche da un’opera astratta possiamo trarre significati di interpretazione e simbolismo?
Ogni elemento dell’opera che raffiguriamo, porta un significato simbolico; nel mio caso la presenza dell’azzurro, ad esempio, rappresenta il cielo, un simbolo di libertà e speranza. Questa dicotomia tra sofferenza e speranza invita a una riflessione profonda su come, anche nelle situazioni più critiche, possano esserci sprazzi di luce. Attraverso l’analisi di questa opera, è possibile educare le nuove generazioni a riconoscere e dare un senso alle proprie emozioni, legando esperienze artistiche a significati più vasti nella comprensione della propria vita e della transitorietà dell’esistenza.
La Dott.ssa Assunta Di Basilico conclude l’intervista dicendo che l’opera analizzata non è solo una rappresentazione visiva, ma un’esperienza che invita alla riflessione sulla sofferenza umana e sulla speranza che ne emerge.
Possiamo definire che attraverso la combinazione di elementi astratti e simbolici, l’artista Assunta Di Basilico, riesce a toccare il cuore e la mente dello spettatore, offrendo spunti di riflessione profondi e stimolanti. Esplorare un simile dipinto in un contesto educativo può contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva nei giovani, fornendo uno strumento potente per comprendere e affrontare i propri vissuti.
L’arte diventa così non solo un mezzo di espressione, ma anche un’opportunità di crescita personale e collettiva, capace di unire esperienza individuale e spiritualità in un dialogo continuo tra sofferenza e ricerca di significato.
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