Redazione- In un’atmosfera carica di emozioni, l’Associazione Essere Oltre si è riunita per un evento straordinario dedicato alla presentazione del libro di Assunta Di Basilico, un’opera che affronta tematiche profonde legate a malattie neurologiche e degenerative.
L’evento, “Rassegna Estiva Culturale, si è tenuto il 28 agosto 2024 presso il prestigioso Giardino Chiostrale del Convitto G.B. Vivo -Chieti, organizzato dall’Associazione Il Giardino delle Pubbliche Letture in collaborazione con il Liceo G.B. Vivco- Chieti”, ha visto una partecipazione calorosa e attiva di pubblico, desideroso di esplorare le sfumature dell’animo umano attraverso la poesia e la musica.
Il “Salotto delle Donne #EssereOltre” è un’iniziativa promossa dall’Associazione
Essere Oltre, che ha recentemente ospitato un evento speciale.
La presentatrice e moderatrice Erminia Giuliani ha guidato un programma ricco di contenuti e spunti di riflessione.
Il progetto si basa sull’opera della Dott.ssa Assunta Di Basilico, una nota artista di rilevanza nazionale, psicologa, pedagogista, musicoterapeuta, scrittrice.
La Dott.ssa Assunta Di Basilico è l’autrice del libro “#EssereOltre”, pubblicato dalla LFA Publisher. Il volume è arricchito da una prefazione del famoso critico d’arte della Rai, Dario Salvatori, e curato da Beniamino Cardines.
Durante l’evento è stata presente anche Cinzia Corti, conosciuta come “La Signora dei Sassi”, protagonista della poesia La Signora dei Sassi di Assunta Di Basilico, una pittrice che ha contribuito con la sua arte al tema del progetto.
Inoltre, le attrici Rosamaria Binni e Annarita Pasquinelli-Michetti hanno prestato le loro voci per narrare momenti salienti, rendendo così l’evento ancora più coinvolgente.
Assunta Di Basilico vive, costantemente, una danza tra l’oscurità e la luce, tra il dolore e la speranza. Ancora oggi vive questa danza in maniera intensa e toccante.
Un giorno, mentre la vita procedeva nella sua routine, un improvviso malore l’ha colpita. Un istante fatale, un battito di cuore che sembrava interrompersi. Ma in quel momento di crisi, un angelo ha fatto il suo ingresso: la Dott.ssa Annarita Pasquinelli Michetti. Con una prontezza e una competenza ineguagliabile, le ha salvato la vita. Assunta ha avuto la fortuna di incontrare non solo una donna straordinaria, ma una vera custode della vita umana, che ha agito come un faro in un mare tempestoso.
Ma la storia non finisce qui.
Nell’intreccio di questa esperienza, Assunta ha avuto l’opportunità di conoscere Alessio Scancella, il figlio della Dott.ssa Michetti e un poeta d’animo profondo. Le parole di Alessio hanno toccato il cuore di Assunta, offrendole un’occasione di esprimere la sua gratitudine in un modo che va oltre il semplice “grazie”. Le sue poesie, lette con passione da Annarita o dall’attrice Rosamaria Binni, hanno creato un legame speciale, un’armonia tra il vissuto di Assunta e l’arte poetica di Alessio.
Assunta non ha potuto fare a meno di avvicinarsi a questo straordinario giovane, invitandolo a partecipare ai suoi eventi. In ogni occasione, Assunta commenta magistralmente le sue opere, trasformando un momento di riflessione in un’esperienza collettiva di emozione e condivisione. Le sue parole insieme alle
poesie di entrambi, risuonato come un canto di rinascita, portando nuove speranze e
una luce radiosa nei cuori di chi ha avuto la fortuna di ascoltarli.
Questa storia è un tributo alla forza dei legami umani, a come un semplice incontro possa trasformarsi in una panacea per le ferite dell’anima.
Assunta Di Basilico ha trovato in Annarita Pasquinelli-Michetti e in Alessio Scancella non solo una nuova prospettiva sulla vita, ma un motivo per continuare a sognare, a lottare e a celebrare la bellezza della poesia e della solidarietà.
In un mondo che a volte pare dimenticarsi del valore delle relazioni, la storia di Assunta ci ricorda quanto sia importante apprezzare coloro che, con piccoli gesti, possono cambiare la nostra vita. La gratitudine di Assunta è un invito a riconoscere e valorizzare le persone che ci circondano, perché ognuno di noi, in un modo o nell’altro, può essere un faro di luce per gli altri.
**Titolo: “La Magia della Parola: Assunta e Alessio, due Anime in Cerca di
Speranza”**
In un mondo che a volte sembra avvolto da un velo di indifferenza e solitudine, ci sono storie che brillano di luce propria, racconti che ci ricordano la potenza delle parole e l’importanza dell’inclusione. Assunta e Alessio, due compagni di viaggio intraprendenti, stanno scrivendo una nuova pagina della nostra società, una pagina in cui la poesia diventa il ponte verso la comprensione, l’accettazione e, soprattutto, verso un cambiamento reale.
Assunta, con la sua dolcezza e la sua determinazione, ha sempre creduto che la poesia possa trasmettere emozioni e messaggi profondi. Ogni verso che scrive è un invito a riflettere, a guardarsi dentro, a capire che ognuno di noi porta con sé un universo di esperienze, sogni e fragilità. Alessio, d’altra parte, vive e respira creatività. La sua penna scivola sulle pagine con la leggerezza di una brezza estiva, ma con la serietà di chi sa che ogni parola ha il potere di ferire o guarire.
Insieme, Assunta e Alessio hanno deciso di utilizzare la loro passione per la poesia come strumento di inclusione. Non scrivono solo per se stessi, ma per dare voce a chi, in questa società, spesso rimane in silenzio. Le loro poesie parlano di diversità, di lotta e di speranza. Parlano di storie di vita che, sebbene diverse, possono trovare un punto di incontro nei sentimenti universali che ci uniscono tutti.
Immagina di essere una persona che ha sempre combattuto contro il pregiudizio, che ha spesso sentito il peso dell’isolamento. Poi, un giorno, hai tra le mani una poesia di Assunta o Alessio. Le loro parole ti avvolgono come un caldo abbraccio e ti dicono: “Non sei solo. Le tue esperienze contano. Anche tu meriti amore e rispetto.” È in quel momento che, anche solo per un attimo, qualcosa in te cambia. Le loro poesie possono essere il seme di una rinascita personale, un faro di luce che illumina la via verso una maggiore accettazione di sé.
Assunta e Alessio non si limitano a scrivere. Organizzano eventi, poesie in piedi, presentazioni. Creano spazi sicuri dove ognuno può condividere la propria storia, dove la vulnerabilità è accolta con calore e comprensione. Ogni poesia recitata diventa un grido di speranza, un messaggio di solidarietà che risuona nei cuori di tutti i presenti. Si uniscono, piangono e ridono insieme, perché la poesia non è solo una forma d’arte, ma una forma di vita.
Il loro sogno è semplice, ma ambizioso: che ogni singola poesia possa diventare il catalizzatore di un cambiamento. Che possa ispirare qualcuno a vedere la bellezza della diversità, a comprendere il valore dell’inclusione. Per Assunta e Alessio, ogni verso è una possibilità, un messaggio di amore che può trasformarsi in azione.
In un’epoca in cui le divisioni sembrano prevalere, Assunta e Alessio ci ricordano che le parole possono unire. Attraverso la loro arte, essi sono un faro di luce per molti,
un richiamo a riscoprire il potere della parola e l’importanza dell’inclusione. Perché, alla fine, è la connessione tra le persone che ci rende veramente umani, e la poesia è la lingua universale in grado di oltrepassare ogni barriera.
E così, la loro voce continua a risuonare, un messaggio di speranza per il presente e per il futuro.
Insieme, Assunta e Alessio ci insegnano che ogni poesia può essere un seme di cambiamento, un invito a costruire un mondo dove l’inclusione non sia solo un’idea, ma una realtà vissuta ogni giorno. In un solo verso, possono trasformare il dolore in bellezza e l’isolamento in comunità. E questo, in fin dei conti, è il potere delle parole.
Durante la serata, c’è stato anche un momento di grande sorpresa e creatività, orchestrato da Assunta Di Basilico e Beniamino Cardines, due ex. I due, con una straordinaria intesa, hanno deciso di regalare a tutti i presenti un’interpretazione coinvolgente della poesia “Jazz” presa da una vecchia canzone scritta da Assunta a Roma, in una palestra famosa dove studiava danza e musicata insieme ad amici del Testaccio.
Questo gesto non solo ha ravvivato l’atmosfera, ma ha avuto anche un significato molto profondo: rappresentava un’occasione emozionante per ritrovarsi insieme dopo anni di assenza. La poesia, ricca di ritmi e improvvisazioni tipiche del genere musicale, ha saputo trasmettere l’intenso legame che esiste tra Assunta e Beniamino, rievocando ricordi del passato e celebrando la loro rinata connessione. La serata è così diventata un momento di grande riflessione, unendo tutti in un’atmosfera di gioia e nostalgia.
Assunta ha chiuso la serata con un’esibizione che sicuramente rimarrà impressa nella memoria di tutti. La scelta di cantare “Rose su rose” di Mina, uno dei brani più amati della musica italiana, ha rivelato non solo la sua abilità vocale, ma anche la sua interpretazione profondamente personale.
Cantando senza microfono, Assunta ha mostrato una padronanza della propria voce che ha saputo riempire lo spazio, rendendo l’intimità della performance ancora più speciale. Ogni nota che emetteva portava con sé un carico di emozioni autentiche, creando un legame unico con il pubblico, che si sentiva avvolto dalla magia del momento. I volti degli spettatori parlavano chiaro: erano catturati da quella magia, immersi nell’intensità dell’interpretazione.
Nonostante le innumerevoli sfide legate alla sua salute, Assunta ha dimostrato con coraggio che la musica è un linguaggio universale in grado di superare qualsiasi ostacolo. La sua forza e determinazione hanno toccato profondamente il cuore di chi l’ascoltava, regalando una serata indimenticabile che ha celebrato non solo il suo talento, ma anche la resilienza dell’animo umano. La risposta calorosa del pubblico, tra applausi scroscianti e sguardi ammirati, ha rappresentato un sincero riconoscimento della sua arte, andando oltre il freddo giudizio critico e celebrando la magia che solo la musica può portare.
Assunta non ha solo cantato; ha raccontato una storia, ha trasmesso emozioni e ha fatto vibrare gli animi di chi ha avuto la fortuna di ascoltarla.
Questo salotto rappresenta un’occasione di confronto e crescita, unendo diverse forme di espressione artistica e professionale in un contesto di solidarietà e supporto alle donne, e non solo, promuovendo quei valori di resilienza e superamento che costituiscono il cuore del progetto “#EssereOltre”.
Nella magica cornice del Giardino Chiostrale del Liceo G.B. Vivo di Chieti, la serata ha preso forma come un incontro d’arte, di cuori e di menti. Un evento che ha superato le aspettative, grazie alle parole calorose della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Paola Di Renzo, e e della Presidente dell’Associazione Il Giardino delle Pubbliche Letture Prof.ssa Cinzia Di Vincenzo.
Ogni parola pronunciata, ogni sorriso condiviso, ogni messaggi scritto dal pubblico sui postit, donato a Essere Oltre, ha creato un’atmosfera di comunione e affetto; un’autentica celebrazione della cultura che ben oltre il semplice atto di leggere. La serata è stata una valida testimonianza di come l’istruzione e l’arte possano intrecciarsi per dare vita a salotti inclusivi, spazi in cui le differenze sono abbracciate e valorizzate.
Un momento di grande impatto è stato il ringraziamento rivolto all’Associazione Essere Oltre, la cui dedizione ha reso l’evento possibile. La loro visione, orientata all’inclusione e all’arricchimento delle vite degli adolescenti, ha risuonato nei cuori di tutti i partecipanti. La presenza di diverse Dirigenti Scolastiche e di docenti appassionati ha aggiunto un ulteriore strato di significato a questa serata. Il loro interesse e il loro apprezzamento per l’intervento della Dott.ssa Assunta Di Basilico hanno dimostrato quanto sia fondamentale unire le forze per affrontare le sfide del mondo scolastico e sociale.
Le parole della Dott.ssa Di Basilico, cariche di professionalità e sensibilità, hanno toccato nel profondo, ispirando tutti a riflettere su quanto possa essere cruciale un approccio umano e inclusivo nell’educazione. La sua visione ha aperto un dialogo su nuove prospettive, suggerendo l’importanza di costruire una comunità educativa dove ogni voce è ascoltata e valorizzata.
L’augurio di tutti è di continuare a promuovere questi salotti inclusivi, dove le idee possano fiorire e i legami possano approfondirsi. In un mondo che spesso sembra diviso, eventi come questi ci ricordano che la condivisione di esperienze, conoscenze e emozioni può davvero avvicinare le persone.
Insieme, possiamo creare un caldo abbraccio di cultura che abbatte le barriere, permettendo a tutti di partecipare al bello della scoperta e dell’apprendimento.
Il Liceo G.B. Vivo, insieme a tutte le associazioni e alle istituzioni presenti, non ha solo celebrato la cultura, ma ha anche piantato semi di speranza e collaborazione, promuovendo l’idea che l’istruzione è un viaggio collettivo, ricco di scoperte, emozioni e, soprattutto, umanità.
Attraverso la narrazione, la recitazione e il canto, è riuscita a creare un legame profondo con ciascun partecipante, toccando corde intime e universali.
La Serata ha offerto l’occasione di riflettere su temi cruciali come l’amore, l’abbandono, la resilienza, la famiglia, la fede e l’importanza dell’inclusione.
Assunta ha condiviso il suo messaggio chiave:
“La poesia e la musica sono il linguaggio dell’anima, un modo per esprimere i pensieri più intimi e le emozioni più profonde.”
Con il suo libro, ha voluto raccontare la bellezza e la complessità delle emozioni umane, ispirando tutti noi a cercare e ritrovare la nostra autenticità.
L’evento non è stato solo un momento di celebrazione artistica, ma ha anche aperto un dibattito fondamentale su “l’arte senza confine”, un linguaggio universale che abbatte le barriere e ci unisce, indipendentemente dalle nostre differenze.
Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questo momento di condivisione e crescita.
L’Associazione Essere Oltre continuerà il suo impegno per sensibilizzare e supportare la lotta contro le malattie neurologiche e degenerative, promuovendo eventi e iniziative che celebrano la vita e l’arte come strumenti di inclusione e benessere.
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